Dominions 3 AAR - Ci riprovo

Lo script avvolte fa come gli pare in più sono truppe lente prova a dare un turno di stop alle tue truppe o a posizionarli in modo diverso.

 

Turno 4 – Estate
In questo turno non succede nulla di particolare. Arruolo altri 7 soldati Pallidi e un custode degli Oracoli e prolungo per altri tre mesi il contratto mercenario di Fordo Boggit.
Alcune candele nere sono comparse nelle province circostanti. L’altra nazione deve essere vicina.

PS: molto probabilmente hai ragione tu, Kael. Gli hoburg sono lentissimi, ma non posso scriptare le altre truppe con Hold + Attack o gli arcieri nemici le decimeranno.

 

Già vedi l'altro dominio. per quanto sia piccola la mappa ha fatto presto a trovarti.

 

Grazie, Max!
Temevo potesse essere qualcosa di più complicato.
E complimenti per l'AAR!!!!

 

Turno 5 – Estate
“Il viaggio verso Lomark, benchè lungo e faticoso, si è rivelato privo di incidenti. Lomark, a differenza di Werk Ernum, è una terra boschiva, nel cui confine occidentale si apre un grande e placido lago. Foreste di betulle e conifere si estendono su tutto il suo territorio e tali luoghi sono abitati da selvagge tribù, i cui membri indossano pelli di lupo e adorano totem e falsi idoli.
Non dovrebbe essere un problema, per i nostri guerrieri, sottomettere i barbari, per cui ho inviato il messaggio ad Agartha. La mancanza di catene montuose ha reso più difficoltoso stabilire il contatto con le linee energetiche della terra. Devo affinare le mie capacità. Aspetto la risposta degli Oracoli e mi preparo a trascorrere qui il resto dell’estate”.

Dal resoconto di Erborn l’esploratore

“Il mio nome è Zenan, e sono soltanto un umile servitore degli Oracoli. Ma, quest’oggi, alla mia indegna e miserabile persona è stato concesso un onore che va oltre le più grandi aspettative di qualunque abitante di Agartha.
È stato Dikumah in persona a convocarmi nelle Sale degli Oracoli. Il gigantesco Pallido ha affermato di aver udito la voce dell’antico dio di Agartha risuonargli nella mente. La rinascita della nostra nazione, una volta fiera e potente, è appena iniziata. Sono giunti dei dispacci dalla provincia di Lomark. Quella terra è pronta a essere conquistata. Così, Dikumah mi ha incaricato di unirmi all’armata di Stanebor. Sarà destinato a un manipolo di soldati Pallidi e dovrò incitarli e confortarli in battaglia con i sermoni della vera fede, secondo quanto trascritto nelle sacre tavole di marmo.
Dinanzi al sommo Dikumah, ho proferito un voto: che avrei dedicato tutto me stesso a tale nobile causa, senza timore per la mia incolumità. Il fiero Antico ha annuito debolmente e subito dopo si ritirato nella sua alcova.
Fra pochi giorni inizieranno i preparativi per la partenza. Spero fortemente che il dio di Agartha parli anche a me, nonostante sia soltanto un semplice servitore”.

Dai registri personali di Zenan, servitore degli Oracoli

Zenan lancerà due benedizioni all’unità di soldati Pallidi e poi resterà al sicuro dietro le linee amiche. La tribù del lupo è una fazione indipendente debole e non dovrebbe creare nessun intoppo alla nostra forza espansionistica. Il prossimo obiettivo è la fertile provincia di Borale.

 

Turno 6 – Autunno
“Giungemmo a Lomark quando l’autunno era alle porte e le foglie dei frondosi alberi avevano assunto i mille colori della fiamma. Le tribù selvagge ci accolsero con ostilità, suonando i loro tamburi e invocando lo spirito del lupo. Ma a nulla valsero i loro canti rituali contro l’esercito di Agartha e i mezzuomini di Fordo. Come una pietra da macina le nostre truppe spezzarono le linee dei selvaggi e li misero in rotta.
Poi, lentamente, inevitabilmente, le tribù di Lomark si sottomisero al nostro dominio e ci recarono i tributi di guerra: le pelli dei lupi e il prezioso legname delle grandi selve. Ho incaricato Erborn di tornare ad Agartha e recare la lieta notizia, mentre addestro una valida milizia provinciale e mi preparò a partire da Lomark con il resto dell’esercito”

Dai diari di Stanebor, Capitano delle Caverne

Questa volta la battaglia è andata decisamente meglio: soltanto otto unità uccise, per lo più hoburg. La prossima destinazione è Borale, dove il nostro esercito combatterà in “dominio” nemico. Purtroppo non posso perdere dei turni preziosi ad aumentare il mio dominio, in questa fase iniziale della partita. Arruolo un altro Servitore degli Oracoli e una seconda unità di soldati Pallidi, che Stanebor raccoglierà al ritorno. Spero anche di riuscire ad assoldare un’altra compagnia di mercenari: la cavalleria pesante di Hector, che mi aiuterà a resistere all’urto dei cavalieri di Borale. Di seguito il momento culminante della battaglia e le mosse del prossimo turno

 

La cavalleria pesante di Hector e una buona idea, sfruttati per bene fanno veramente male. Dovresti iniziare anche ad animare le statue per usarle in battaglia. Che ricerca stai completando?

 

Incantamento, ma ricordi le regole che mi sono autoimposto? Un solo ricercatore per laboratorio, quindi ci vorrà del tempo prima di arrivare alle statue animate

 

Turno 7 - Autunno
In questo turno non si verifica nulla di eccezionale. Hector e i suoi cavalieri compaiono nella provincia di Lomark, quindi devo perdere un ulteriore turno per aspettare che si riuniscano alla mia forza d'assalto principale. Prolungo di altri tre mesi il contratto con Fordo Boggit.

 

Turno 8 – Autunno
Rinchiuso nelle vuote e sepolcrali Sale degli Oracoli, l’austero Antico di nome Dikumah esultò di giubilo. Era appena riuscito a decifrare un’antica pergamena, appartenuta ai suoi avi da lunghe generazioni. Nella pergamena era riportato un potente sortilegio delle ere passate, un rituale in grado di donare la vita alle effigi di pietra di Agartha.
L’Antico era deciso a consegnare il prezioso foglio ai fabbricanti di golem. Grazie a esso le numerose statue contenute nella città sotterranea sarebbero servite a favorire l’espansione militare e territoriale dell’intera nazione. Le statue erano in grado di discendere nelle profondità dei flutti senza annegare, potevano obbedire a ogni tipo di ordine e non vacillare mai dinanzi al nemico. Erano i soldati perfetti: efficienti, silenziosi e facilmente sostituibili.
Dikumah si alzò dal suo scranno. Doveva far presto. Vi erano ancora molti altri rotoli da esaminare e un’infinità di segreti da riportare alla luce.

Raggiunto il primo livello nella scuola di Incantamento e sbloccato il primo rituale “nazionale”: Statue Servitrici (perdonate la pessima traduzione).
Arruolo subito un fabbricante di golem e dal prossimo turno inizio a produrre le statue.
Nel frattempo, Atlantis, nazione subacquea, ha proclamato il suo profeta. Muovo il grosso delle forze a Borale e mando Erborn a Umidor, prossima provincia da conquistare. La ricerca magica continua nella scuola dell’Incantamento. Ci sono ancora molti incantesimi interessanti di cui Agartha può servirsi.

 

Turno 9 – Inverno
“La battaglia di Borale si è rivelata un grandioso trionfo militare. Le forze unite di Agartha, di Hector e di Fordo hanno letteralmente massacrato i contingenti posti a difesa della provincia indipendente. Ho avuto modo di osservare l’imponente carica di cavalleria degli uomini di Hector, in sella ai loro rutilanti e maestosi destrieri da guerra, infrangersi contro le fila nemiche e penetrare al loro interno come un coltello nel burro.
I soldati Pallidi hanno fatto il resto, immobilizzando quei soldati isolatisi dai loro compagni e finendoli con il tridente. La neve del campo di battaglia è stata irrorata da fiumi di cremisi.
Malauguratamente, Borale confina con la roccaforte di corallo di Atlantis. La fortezza si erge nel mezzo dei flutti, immersa in un perenne banco di nebbia tale da renderla quasi una visione onirica. Ho dato ordine di intensificare fortemente le difese del regno. Agartha deve ancora consolidare il proprio dominio nei suoi confini. Mi è giunta voce che l’esercito di Umidor dispone di un gruppo di elefanti da guerra. Di certo dovremo adottare una tattica ben differente contro codesti pachidermi”.

Dal diario di Stanebor, Capitano delle Caverne

La provincia di Borale è ricca di terre coltivabili, il che equivale a un pingue afflusso monetario alle nostre casse reali. Con tre sole unità uccise, la vittoria è schiacciante. La capitale di Atlantis confina con Borale, quindi dovrei conquistare almeno una provincia subacquea in modo da disporre di truppe anfibie che diano man forte ai nostri Pallidi.
Nel frattempo, ordino a Ipobor – il fabbricante di golem – di lanciare il rituale delle Statue Servitrici e arruolo un altro incantatore. Inizia così la costruzione della mia armata “artificiale”.
Prevedo che la battaglia di Umidor sarà molto interessante da un punto di vista tattico. Sposto la cavalleria al centro e la fanteria con gli hoburg ai lati, insieme ai Pallidi. Quattro elefanti possono decimare anche interi plotoni, per cui non mi resta che incrociare le dita e sperare nel minor numero possibile di perdite. Ma, prima di attaccare Umidor, muovo il grosso dell’esercito ad Agartha. Forse le nostre statue viventi faranno la differenza.



Le truppe di Hector assorbono la carica di cavalleria nemica

 

Turno 10 – Inverno
Dinanzi ai grandi e acquosi occhi di Ipobor, fabbricante dei golem di Agartha, le due statue iniziarono a muoversi, agitando le braccia e scuotendo le teste. Le effigi di marmo, impolverate dal tempo e consunte dall’incuria, discesero dai loro piedistalli e si posero dinanzi al loro creatore come automi obbedienti. Il costruttore era rimasto senza parole. Per lunghe ore si divertì a guidare le statue nel suo laboratorio, commissionandogli diversi semplici compiti e appurando come esse li portassero efficacemente a termine.
Infine, quando fu sicuro del risultato ottenuto, andò dall’anziano DIkumah, recando con sé i frutti del suo lavoro. L’Oracolo fissò le cariatidi con ammirazione e si congratulò con l’artefice. Dikumah diede ordine che altre immagini di pietra venissero riportate in vita. Si sarebbero rivelate degli ottimi soldati e dei valenti guardiani della città sotterranea.



Le statue servitrici sono delle ottime macchine da guerra e sono anche utili nel pattugliamento provinciale. Putroppo, vengono prodotte soltanto in numero di due per rituale e sono molto lente. L’unica maniera per sfruttarle sul campo è come supporto alle altre unità.
Ad ogni modo, l’esercito fa marcia verso Umidor, mentre altri fabbricanti di golem vengono arruolati da Agartha.

 

Turno 11 – Inverno
“La battaglia di Umidor si è conclusa nel migliore dei modi: con la vittoria di Agartha. I maestosi pachidermi hanno seminato la morte tra le fila dei minuscoli mezzuomini, ma il loro valore in battaglia è encomiabile. Indifferenti al caos e allo scompiglio, gli hoburg hanno resistito alla carica degli elefanti, finché l’arrivo dei soldati Pallidi, armati di reti intrappolanti, non si è rivelato decisivo. Nel mentre, la cavalleria di Hector, lancia in resta, si è scagliata contro le fila dei frombolieri, seminando il panico.
Come al solito do ordine di organizzare una difesa provinciale, raccolgo i superstiti e faccio ritorno alla capitale. Rimane soltanto da conquistare la debole provincia di Vocan, dopodiché le terre intorno ad Agartha saranno sicure e potremo dedicarci agli abissi oceanici”.

Dal diario di Stanebor, Capitano delle Caverne

Con 12 unità uccise e tre elefanti caduti, non posso certo lamentarmi. Gli artefici di golem stanno continuando a creare statue senzienti. Le userò per dare man forte alle mie truppe anfibie durante l’invasione delle province acquatiche. Ora si va verso Vocan. Sotto riporto la consueta immagine della mappa aggiornata e il momento topico della battaglia di Umidor.

 

Turno 12 – Primavera



Un turno non degno di nota, se non fosse per questo sfortunato evento verificatosi a Umidor. I soldati di Agartha, dediti al saccheggio e alle razzie, hanno distrutto la capanna di una strega, rubandone le gemme magiche. La fattucchiera li ha, perciò, maledetti.
Le unità maledette sono afflitte dalla mala sorte durante il combattimento e subiscono danni critici con più facilità.
Tornato ad Agartha, Stanebor riorganizza l’esercito e marcia verso Vocan. Ipobor e Qos Qon, i due artefici di golem, guideranno in battaglia le statue servitrici.