1. Questo sito utilizza i cookies. Continuando a navigare tra queste pagine acconsenti implicitamente all'uso dei cookies. Scopri di più.

L'annessione del Regno Delle due Sicilie fu un atto illegale?

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da nethunter, 18 Giugno 2011.

  1. Pandrea

    Pandrea Guest

    Ratings:
    +0
    No, l'annessione non fu un atto illegale
     
  2. Panzer

    Panzer

    Registrato:
    26 Luglio 2007
    Messaggi:
    3.922
    Località:
    Bergamo
    Ratings:
    +9
    Infatti mi stavo soltanto riferendo ai due piroscafi, non all'intera vicenda dell'annessione...:approved:;)
     
  3. Pandrea

    Pandrea Guest

    Ratings:
    +0
    Rispondevo alla domanda del topic ;)
     
  4. mazzocco

    mazzocco

    Registrato:
    14 Giugno 2007
    Messaggi:
    2.572
    Località:
    Rimini
    Ratings:
    +4
    questa non è una chat, quando rispondi argomenti, altrimenti tti astieni, grazie
     
  5. Vestinus

    Vestinus

    Registrato:
    1 Ottobre 2009
    Messaggi:
    1.643
    Località:
    Pescara
    Ratings:
    +45
    perchè l'intervento dell'esercito sabaudo diretto contro truppe borboniche lealiste a Civitella del Tronto, Gaeta e sul Volturno in base al diritto internazionale dell'epoca era un vero e proprio atto di guerra aperta contro uno stato sovrano, senza alcuna dichiarazione...:humm:
     
  6. archita

    archita

    Registrato:
    18 Settembre 2007
    Messaggi:
    6.269
    Ratings:
    +1
    senza parlare poi del passaggio attraverso il territorio dello Stato Pontificio, pare anche lì senza alcuna formale dichiarazione di guerra.
     
  7. generalkleber

    generalkleber

    Registrato:
    15 Ottobre 2006
    Messaggi:
    1.202
    Località:
    Castelli Romani, nell'antico Stato della Chiesa
    Ratings:
    +196
    Ho sempre dubbi sulla possibilità di applicare concetti e criteri giuridici ad una guerra. IL diritto di guerra è nato con il nobile scopo di limitare la violenza (ad esempio sui prigionieri a sui civili) ma è sempre stato soggetto alle esigenze degli Stati. Dalla II GM in poi questi criteri si sono trasformati, con un certo arbitrio, nella definizione di ciò che (in realtà: di chi) è buono e di ciò che (in realtà sempre: di chi)è cattivo. Cosicché è possible accettare massacri inenarrabili senza battere ciglio e chiamare poi criminali di guerra coloro che perdono. Va be', la civiltà giuridica va in questa direzione e magari quella che a me pare una grossa ipocrisia è invece un segno di progresso. Certo, però, mi pare di scarso senso valutare con simili criteri una guerra dell'800. Bismarck a proposito dei Ducati danesi: "la verità è che noi non abbiamo affatto migliori ragioni dell'Austria per tenerceli". Però se li è tenuti e, sappiamo oggi, sarebbe stato antistorico (e anche con i criteri di oggi moralmente sbagliato) lasciare che i Danesi danesizzassero i territori tedeschi e risibile che questi ducati finissero all'Austria. Del pari, la vera questione è se il Regno delle due Sicilia avesse o meno un avvenire o la capacità di costituire un elemento aggregativo nazionale. La risposta può solo esser negativa. Così come non lo poteva lo Stato della Chiesa. Molti videro nelle azioni del periodo un atto rivoluzionario. Poi finito nell'involuzione conservatrice ma al momento rivoluzionario. E certo sarebbe singolare pretendere che una rivoluzione si sviluppi secondo i criteri della legalità. Reciprocamente i conservatori videro nell'intervento il mezzo per evitare che la rivoluzione portasse l'anarchia e quindi, nuovamente sia pure in senso opposto, videro l'intervento come il ripristino della legalità.
    Se invece parliamo strettamente dell'aspetto formale, poiché non esisteva un diritto sovrastatale riconosciuto e accettato, ma solo convenzioni di cui a tutti era noto il carattere appunto convenzionale, l'azione italiana non era illegale.
     
  8. nethunter

    nethunter

    Registrato:
    25 Marzo 2008
    Messaggi:
    152
    Località:
    Roma
    Ratings:
    +0
    Sono d'accordo sullo spirito generale del post :) però non bisogna confondere:

    - lo jus in bello o diritto di guerra: ovvero le regole da rispettare nella condotta delle operazioni militari, parliamo quindi del diritto umanitario e dei conflitti armati, che certamente all'epoca non esisteva!
    - lo jus ad bellum o diritto alla guerra: ovvero le procedure di diritto che permettono legalmente ad uno stato di entrare in guerra con un altro. Il diritto internazionale all'epoca esisteva eccome, dato che l'abbiamo inventato proprio noi europei! Che all'epoca prevedesse legalmente l'uso indiscriminato della guerra nella tutela degli affari nazionali è un conto, ma tutta quella procedura estremamente formalizzata della dichiarazione di guerra (convocazione degli ambasciatori, consegna della dichiarazione di guerra, inizio delle operazioni dopo tale dichiarazione) era proprio funzionale all'esistenza di queste regole.

    E' questo secondo aspetto che talvolta viene sollevato nei confronti dell'azione piemontese verso il regno borbonico, non certo le buone o cattive intenzioni :D; queste formalità e consuetudini nella dichiarazione di guerra d'altronde all'epoca erano tenute in grandissima considerazione. Sul fatto che tale aspetto di civiltà una volta ci appartenesse e ora si è perso probabilmente è dovuto a nostre responsabilità e all'ascesa di ideologie straniere (vedi wilsonismo e leninismo) che in seguito fecero di tutto per estirpare i vecchi "giochi imperialisti europei" (le democrazie liberali -secondo il pensiero di Wilson- e le democrazie proletarie - secondo Lenin- non fanno mai guerre agli altri popoli, perciò in caso di conflitto si chiamano interventi di legittima difesa, azioni di polizia internazionale, interventi umanitari :p ecc..). Vorrei ricordare che nei civilissimi tempi moderni l'ultima dichiarazione formale di guerra è stata quella fatta da Stalin al Giappone l'8 agosto del 1945.

    Dunque, domandarsi sulla legalità formale dell'unificazione dell'Italia meridionale è legittimo rispetto ai parametri (pur scarni) dell'epoca. Non che io contesti l'annessione del sud italia eh sia chiaro :)

    Infine, sul fatto che esista da sempre un pregiudizio nei confronti della politica estera italiana è fuor di dubbio. Perciò se Bismarck faceva il Trattato di Controassicurazione con la Russia (alle spalle dell'Austria) era un grande statista ed un genio, se Visconti Venosta faceva un accordo con la Francia quando eravamo nella Triplice era il "giro di Valzer", il tradimento, i voltagabbana, il doppiogiochismo ecc..
     
  9. generalkleber

    generalkleber

    Registrato:
    15 Ottobre 2006
    Messaggi:
    1.202
    Località:
    Castelli Romani, nell'antico Stato della Chiesa
    Ratings:
    +196
    Giustissimo: prendo nota. Grazie
     
  10. Vestinus

    Vestinus

    Registrato:
    1 Ottobre 2009
    Messaggi:
    1.643
    Località:
    Pescara
    Ratings:
    +45
    si racconta che il "diritto di guerra", prettamente europeo, nacque dopo la Guerra dei Trentanni. Infatti fu l'ultima grande guerra un pò senza confini e "senza legge"...per un pò...

    infatti dopo questa, specialmente a partire dal primo '700 nacquero tutta una serie di "regole di ingaggio" tra gli eserciti, nacquero grandi sistemi di rifornimento (risparmiando, in parte, i territori attraversati dai saccheggi, che erano stati la vera rovina della guerra del 1618-48). Forse tutto questo avvenne anche sulla spinta illuministica che tendeva a razionalizzare e codificare leggi empiriche in ogni aspetto umano e anche nell "arte della guerra", sta di fatto che è in quel momento che iniziano ad essere più importanti che mai le formali dichiarazioni di guerra con tanto di casus belli estremamente "codificati" (o giustificati). questa eredità rimarrà fino alla WWII dove Hitler e i giapponesi stravolgeranno questa visione della guerra in favore dell'aggressione dura e pura.
     
  11. Pandrea

    Pandrea Guest

    Ratings:
    +0
    Aldilà dei giapponesi che appunto non sono europei, Hitler per invadere la Polonia organizzò la pantomima della provocazione polacca, agli USA fece formale dichiarazione di guerra... con l'URSS attaccò di sorpresa, si.
     
  12. Vestinus

    Vestinus

    Registrato:
    1 Ottobre 2009
    Messaggi:
    1.643
    Località:
    Pescara
    Ratings:
    +45
    infatti intendevo l'aggressione tedesca all'URSS, giustificandola con la sua politica: il popolo slavo e i bolscevichi come "inferiori".Praticamente non ne riconobbe il diritto di stato sovrano che "merita" una formale dichiarazione di guerra...
     
  13. Pandrea

    Pandrea Guest

    Ratings:
    +0
    La Germania aveva riconosciuto ufficialmente il nuovo stato sovietico? Si, vero?
     
  14. Vestinus

    Vestinus

    Registrato:
    1 Ottobre 2009
    Messaggi:
    1.643
    Località:
    Pescara
    Ratings:
    +45
    Penso di si...erano decenni ormai che l'URSS esisteva ed era stata riconosciuta dalle maggiori ambascerie...poi considerando il patto Molotov-Ribbentrop penso che fin dai tempi di Weimar l'URSS fosse riconosciuta sovrana, cioò rende ancora più evidente il disprezzo nello spezzare il patto di non belligeranza e nell'attaccare senza dichiarazione...però sarebbe meglio rimanere in topic
     
  15. nethunter

    nethunter

    Registrato:
    25 Marzo 2008
    Messaggi:
    152
    Località:
    Roma
    Ratings:
    +0
    Si, il riconoscimento di fatto era già avvenuto con il trattato di Brest - Litowsk del 1918, perfezionato con il trattato di Rapallo del 1922.
     
  16. Pandrea

    Pandrea Guest

    Ratings:
    +0
    Paradossalmente l'invasione del regno barbonico sarebbe stata internazionalmente giustificata più oggi che nell'800, in quanto si poteva configurare come intervento umanitario e liberale contro uno stato violento e reazionario.
     
  17. Carlos V

    Carlos V

    Registrato:
    15 Dicembre 2010
    Messaggi:
    1.713
    Località:
    Puglia
    Ratings:
    +546
    Non è detto. Se per ipotesi oggi l'Italia fosse divisa come lo era nel 1860 i vari staterelli avrebbero degli ordinamenti democratici, come nel resto dell'Europa. Quindi non ci sarebbe alcun motivo per dichiarare guerra (ma il pretesto si trova sempre).
    Forse al giorno d'oggi, l'annessione più plausibile sarebbe una sorta di assimiliazione culturale e/o federazione: nel senso che il Regno di Sardegna-Piemonte crea una federazione con il Regno delle Due Sicilie riconoscendo una comune base linguistica, un comune (seppur diverso sotto molti punti) substrato culturale, ecc...
     
  18. Pandrea

    Pandrea Guest

    Ratings:
    +0
    In questi discorsi penso non se ne uscirebbe più, magari senza l'Italia unita l'Europa non sarebbe democratica :D

    Dicevo solo che coi criteri di oggi applicati a ieri sarebbe più giustificabile.
     
  19. regnodinapoli86

    regnodinapoli86

    Registrato:
    22 Agosto 2008
    Messaggi:
    36
    Ratings:
    +0
    ragazzi per rispondere all'argomento in origine del post.

    il regno di sardegna compì (secondo il diritto di guerra vigente in quegli anni) due palesi violazioni:1 non solo attraversò senza permesso e in armi uno stato sovrano (lo stato pontificio) ma ne annesse delle parti organizzando plebisciti-truffa in cui i votanti che incautamente si esprimevano per il NO andavano incontro ad ogni genere di vessazioni (fin anche all'assassinio,come succederà con i plebisciti-burletta di napoli)
    2 per rispondere a chi dice che i piemontesi entrarono nel regno delle due sicilie a plebiscito avvenuto:FALSO..alcuni reparti piemontesi parteciparono alla battaglia del volturno,quindi mooolto prima che avvenissero i cosiddetti plebisciti,inoltre i soldati piemontesi deliberatamente e senza alcuna dichiarazione di guerra attaccarono i soldati napoletani in abruzzo (facendo anche dei prigionieri e minacciando rappresaglie)

    quello che io ora vi chiedo è come è possibile che uno stato sovrano si arroghi il diritto di sparare sui soldati di un altro stato sovrano (seppur in difficoltà causate da una rivoluzione),di fare prigionieri DI GUERRA senza aver DICHIARATO GUERRA?i soldati napoletani prigionieri furono inviati tutti a morire nella fortezza di fenestrelle,in piemonte (il primo campo di concentramento della storia) secondo quale diritto delle genti?
     
  20. Blede

    Blede

    Registrato:
    8 Agosto 2008
    Messaggi:
    1.650
    Località:
    Massa Lombarda (Ra)
    Ratings:
    +0
    E' semplicemente quello che hanno fatto tutti gli stati dal 1945 a questa parte (non è un caso se si parla di "interventi" o "conflitti", mai di "guerre"), solo un po' precoce. D'altra parte come qualcuno ha detto in questo post anche la Prima Guerra d'Indipendenza è iniziata senza dichiarazione, quindi è evidente che la cosa non era poi così strana o riprovevole all'epoca (soprattutto alla luce della campagna diplomatica organizzata da Cavour per legittimare l'unificazione). Il "diritto delle genti" stava semplicemente passando di moda.
     

Condividi questa Pagina