Regia Marina : le incredibili performances

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da rob.bragg, 14 Aprile 2011.

  1. MrBrightside

    MrBrightside

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    E' verissimo, anche se in realtà il disastro di Matapan fu provocato prima di tutto da motivazioni politiche (come anche lo spropositato consumo di nafta dell'inverno del 1942) e poi dall'idiozia di un paio di nostri ammiragli.
    La cosa assurda è che le Littorio sparavano da 29.000-35.000 metri quando poi le esercitazioni si svolgevano a distanze dal bersaglio di molto inferiori. Quindi anche la celebre assunzione di iachino secondo cui i nostri cannonieri e i DT erano specialmente addestrati a sparare dalle grandi distanze è la sua ennesima sciocchezza (per non usare altri termini meno nobili): in realtà erano addestrati a sparare come tutti gli altri, però in effetti sparavano dalle grandi distanze, senza esserne addestrati (e comunque glielo raccomando, un centro da oltre 30 km sparando contro un bersaglio mobile).
     
  2. MrBrightside

    MrBrightside

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    500 metri di dispersione sono troppi, ma 50 sono decisamente troppo pochi.
    Una buona dispersione potrebbe essere un po' più di 180-270 metri a distanze comprese fra i 25.000 e i 31.500 metri
    La dispersione dei 381/50 italiani era compresa fra i 185 e i 422 metri a distanze fra i 17.000 e i 22.500 metri.
    La dispersione dei 320/44 italiani era compresa fra i 145 e i 620 metri a distanze fra i 15.100 e i 23.600 metri.

    Una dispersione di 300 metri a 27 km secondo me non è affatto male. Il problema, a parer mio, è semmai la dispersione variabile da salva a salva.
     
  3. mg822

    mg822

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    Non volevo certamente provocare fastidio.

    Non sono estramamente ferrato in materia ma ho una buona memoria, mi ricordo di aver letto qualcosa in quel senso. Poi sicuramente non sarà vero per tutti i battelli ma qualcosa di vero credo ci debba essere. Anche tu infatti dici "in parte".

    Se mi potessi spiegare meglio faresti un favore a me e, credo, anche ad altri utenti.


    Ciao e grazie.
     
  4. franz

    franz

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    E' sempre Fioravanzo che riporta questi dati, anzi afferma che per riuscire ad inquadrare i bersagli i cannonieri dovevano variare leggermente da pezzo a pezzo l'alzo perchè altrimenti la salva veniva troppo concentrata.

    Aspetta, ai 300 (che però è un valore max) va sommata anche la dispersione data dagli altri fattori , questo è solo il valore dovuto al differente peso dei proiettili, non ho idea di quanto fosse la tolleranza sul peso delle cariche di lancio, i controlli che venivano fatti sulla qualità della carica o quanto fosse l'errore introdotto dalla canna.
     
  5. Sicut leones

    Sicut leones

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    sulla maggiore dispersione del munizionamento Italiano sui cannoni tedeschi sarebbe interessante sapere quanto erano equivalenti i calibri tedeschi e italiani, in una lista di munizoni che ho trovato in rete il 15cm tedesco in armi diverse è in realtà un 150 o un 155mm o addirittura un 161 mentre gli Italiani usavano i 149 e i 152mm. quindi potrebbe essere che le munizioni italiane non erano esatte per le armi tedesche , in tal caso questo esempio è poco significativo, perchè potrebbero aver usato munizioni adattate al calibro tedesco ma per forza di cose meno efficenti.

    Nell'articolo citato su SM c'è un dato di un esercitazione Inglese del 1918, Renow e Repulse, armati con i 381, a 20km ottennero un apertura tra i 500 e 992mt, un altro confronto è fatto con i giapponesi nella battaglia di Leyte a Samar quando 4 corazzate giapponesi da tra i 25/31 km non riuscirono a colpire le portaerei USA.

    Mi chiedo perchè non potessero mettere dei piombi o simile per recuperare quel 1% di tolleranza, in fondo stiamo parlando di 7/8kg in proiettili del costo di varie migliaia di euro attuali e prodotti in poche centinaia di esemplari, Boh!
     
  6. franz

    franz

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    In effetti potresti avere anche ragione, il Taranto montava i 150/45 (i famosi cannoni da 15 cm della marina tedesca), noi avevamo pronto il munizionamento da 149, e l'autore li chiama anche 149...

    In effetti non sembrano molto precisi.

    Più o meno i proiettili potevano anche differenziarsi di circa 16 Kg (se ne prendevi uno con tolleranza -1% e uno con tolleranza +1%). Sul perchè non hanno abbassato la tolleranza non ho idea, toglier peso non doveva comportare grossi problemi, forse per non ammettere di aver sbagliato ad aver scelto valori così elevati.

    Fioravanzo afferma che volendo sarebbe bastato riunire a gruppi i proiettili con pesi più vicini e segnare su ogni gruppo il peso medio, aggiunge però che in battaglia non sarebbe stato semplice gestire la cosa. Mi immagino che il direttore di tiro avrebbe dovuto rifare i calcoli per ogni salva tenendo presente il peso medio dei colpi impiegati, quindi calcolare più o meno dove sarebbe finita la nuova serie di colpi in base al nuovo peso aggiustandola sui valori di distanza e velocità rilevati del bersaglio, le centrali di tiro delle Littorio erano dotate di calcolatori meccanici?
     
  7. MrBrightside

    MrBrightside

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    Tranquillo, non è che mi desse fastidio quello che dici tu, ci mancherebbe.
    Il punto è che lamentarsi del fatto che nel dicembre 1942 il sommergibile Ametista, un vecchio leone del Mediterraneo, vecchio di quasi dieci anni e con 19.000 miglia di navigazione di guerra sul groppone, facesse 13,6 nodi in superficie e 7,2 in immersione invece di, rispettivamente, 14 e 7,7 nodi (mi sembra siano questi i dati ufficiali) come prescritto e probabilmente anche rilevato durante le prove dei battelli della sua classe, risalenti però agli anni trenta, mi sembra francamente un po' ridicolo e anche irrispettoso nei confronti della gente di quel battello, che lo teneva al 95% di efficienza pur sapendo che poco avrebbe potuto contribuire allo sforzo bellico.
    Questo è un caso particolare che mi era stato sottoposto tempo fa, in generale secondo me è come hai detto tu stesso, non valeva sempre in tutte le occasioni e sempre per tutti i battelli.

    Ci credo che Fioravanzo abbia detto questo, magari ha anche ragione, non lo so. Io riportavo solo il discorso fatto da un'altra persona, il vice ammiraglio Thomas L. Sprague, quello della battaglia del mare di Samar, quando i DD e i DE (statunitensi) caricarono i CA e le BBB (giapponesi), per salvare le CVE amiche, portando a termine il compito molto bene. il fatto di variare leggermente l'alzo non mi sembra sia significativo, lo hanno fatto anche Bismarck e/o Prinz Eugen mentre sparavano contro l'Hood e lo affondavano. E la DT diurna dei tedeschi nel 1941 era la migliore del mondo.

    Non ho capito, scusami. Come ha fatto Fioravanzo, o chi per lui, a scomporre la dispersione nelle sue varie componenti? O lo sapeva a priori? E allora, come ha fatto a saperla prima?
     
  8. franz

    franz

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    Fioravanzo fa più o meno questo calcolo: se la carica di lancio imprime al proiettile da X Kg una velocità iniziale di circa 900 m/s, a parità di carica di lancio se il proiettile ora pesa X-0,01X Kg ottiene una velocità iniziale maggiore (il proiettile pesa meno) che gli permette sulla distanza di 27.000 metri di andare 160 metri più lontano, ora se uso un proiettile che pesa X+0,01X Kg la velocità iniziale è minore e il proiettile cade più corto di 160 metri, quindi si può ottenere un'apertura teorica di 320 metri dovuta solo alla tolleranza in peso del proiettile, se a questo aggiungi che le cariche di lancio non pesavano tutte allo stesso modo (tolleranza anche qui), che la loro composizione chimica poteva variare leggermente, e tutti gli altri fattori che influenzano il colpo, ottieni la dispersione della salva.
     
  9. MrBrightside

    MrBrightside

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    Capito. Approccio deduttivo invece che induttivo, in termini grezzi. A tutto questo aggiungiamo anche il fatto che l'aria non è un fluido uniforme, anche se in prima approssimazione può essere considerato tale.
     
  10. Sicut leones

    Sicut leones

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    Ma sulla diversa velocità tra prove di accettazione e quella reale, anche di mezzi sicuramente in perfette condizioni , avevo letto ( non ricordo dove ) che siccome c'era un premio detto "sovraprezzo" per i cantieri per ogni nodo raggiunto in più di rispetto alle richieste,venivano in qualche maniera "taroccate" , è vero o è una leggenda ? penso che si riferisse a questo mg822..

    Per la questione dei pesi dei colpi da 381, una volta pesati e raggruppati questo fattore , essendo noto, dovrebbe essere poco influente , solo un altro fattore di correzione nei calcoli come l'usura delle canne o il loro riscaldamento , il movimento del bersaglio e del tiratore , il vento...penso e spero che per tutti questi conti si avvelessero di calcolatori almeno evoluti come quelli della contraerea terreste, ma non sò esattamente.
     
  11. MrBrightside

    MrBrightside

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    Ma quale sarebbe la velocità reale? Se è la velocità della nave a dislocamento standard o in carico normale o in pieno carico, è naturale che fosse inferiore, anche di molto, rispetto alla velocità conseguita alle prove, perchè per queste si sceglievano specchi d'acqua particolarmente calmi e con un fondale particolare come profondità e composizione (ad esempio, il percorso fra l'Isola Palmaria e l'Isola del Tino, nella zona di mare antistante Portovenere), ed inoltre spesso non si imbarcavano le dotazioni militari e solo una parte di combustibili ed acqua riserva caldaie, magari anche l'equipaggio era ridotto quindi le varie velocità non sono assolutamente confrontabili.
    All'atto pratico, conosco contemporaneamente la velocità alle prove e poi in servizio ma non in guerra soltanto di due categorie di navi, gli esploratori classe Da Recco, che all'atto pratico furono molto meno veloci che alle prove, ma dato il fatto che dopo qualche anno furono pesantemente modificati ciò non è decisivo, e l'esploratore Tashkent, che invece fu più veloce una volta consegnato alla VMF ed installato l'armamento che alle prove (!).

    Comunque sì, esageravano, almeno secondo i sovietici, che infatti non volevano pagare il sovrapprezzo.
     

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