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25 aprile: l'importanza militare dei partigiani

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da maie, 24 Aprile 2010.

  1. maie

    maie

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    Ciao a tutti!

    Domani è il 25 aprile.

    Oggi, sfogliando l'edizione online del Giornale :)look:) ho notato un articolo a fondo pagina intitolato "Più che una festa una liturgia: divide il Paese, falsifica la storia", sottotitolo "A liberarci sono state le truppe Anglo-Americane, ma si finge ancora siano stati i partigiani rossi. Il Risorgimento degli anti Cav. L'INEDITO Pio XII a Roosvelt: "Accetta la resa di Badoglio"".

    http://www.ilgiornale.it/interni/pi...-04-2010/articolo-id=440098-page=0-comments=1

    Tralasciando le parti (praticamente tutta la seconda pagina dell'articolo) dove si difende Berlusconi e si accusano i comunisti che qui non interessano, nella prima pagina si legge che:

    < La liturgia del 25 aprile dà per scontate alcune pseudo-verità. Che l’Italia sia stata liberata dalla Resistenza piuttosto che dai carri armati angloamericani;>

    Questo è il punto: quanto hanno influito realmente le forze partigiane sull'andamento del conflitto nel teatro italiano? ovviamente (io penso... ma liberi di smentirmi) in termini assoluti poco.
    Ma il peso relativo, soprattutto sotto l'aspetto psicologico, dell'azione partigiana qual'è stato?

    Sarebbe anche interessante entrare in un livello di dettaglio piuttosto approfondito, anche commentando, ad esempio, l'armamento, l'organizzazione, la tattica, le strategie, ecc.. delle forze partigiane perchè penso che possa aiutare a rispondere alla domanda.

    Solo una considerazione di tipo politico (ma solo perchè può interessare ai fini della discussione): è, penso, ormai assodato che l'associazione partigiano=comunista sia stata in buona parte messa da parte, in favore di una visione (peraltro più veritiera) che prevede che le forze partigiane non fossero composte solo da "rossi" (anche se erano la maggioranza, almeno credo. E comunque, almeno a livello di immaginazione collettiva, è stato così e anche di più, per praticamente 60 anni, fatto che non si può non tenere in considerazione) ma anche da altre componenti, come i liberali, i cattolici, anarchici.

    Venendo alle considerazioni personali, ritengo che l'articolo (che pure non entra nell'ambito prettamente militare) sia errato nelle parti qui in discussione. In parte perchè tratta la vicenda con occhio politico (un occhio cieco a quanto pare...).

    A voi la parola. :approved:

    Ciao
     
  2. andy

    andy

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    Non sono di sicuro il più preparato sulla lotta partigiana, ma come i Maquis in francia e quelli di Tito in Yugoslavia(quelli di Mihailovic non li conto perché spesso collaborarono coi tedeschi) e quelli russi, i più attivi tra l'altro, quelli italiani ostacolavano i rifornimenti, attaccavano le infrastruttre etc .
    Un proclama lasciato dal generale Kirponos alle sue truppe durante la ritirata(per altro sarebbe morto poco prima di uscire dalla sacca di Kiev) diceva più o meno così:
    "Colpite le arterie di rifornimento, le strade, i convogli truppe,mirate all'elité, agli ufficiali, danneggiate i sistemi di comunicazione,bruciate ciò che può tornar utile al nemico".
    Certo queste direttive furono date per la politica della terra bruciata , ma spesso, escluso forse l'ultimo punto un'pò estremista per il contesto italiano, le altre penso racchiudano un'pò la "tattica" partigiana.
     
  3. ange2222

    ange2222

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    siamo alle solite: la guerra l'hanno vinta gli americani sbarcando in normandia. Questa è l'unica verità.
     
  4. huirttps

    huirttps

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    Per quanto ne so io tra i partigiani c'erano anche molti soldati che dopo l'8 settembre si sono sbandati.
    Quindi non solo comunisti, ma anche truppe che hanno ricevuto addestramento e pratica alle armi.

    Poi credo che ci sia anche una visione diversa del fenomeno Resistenza in base alle zone geografiche, cioè al sud dove sono arrivati più velocemente gli Alleati, la Resistenza viene vista come un qualcosa di abbastanza aleatorio, mentre al nord la storia è diversa.

    Personalmente mi rifaccio ai racconti di mia nonna che si ricordava i partigiani come "dei briganti che scendevano in paese, ci rubavano quel poco da mangiare che avevamo e tornavano sui monti".
    Se poi questi partigiani facessero anche azioni contro i tedeschi non saprei.
    Per inquadrare la zona stiamo parlando dei monti intorno alla piana del Fucino e della Val Peligna, immediato retrovia della linea Gustav
     
  5. GyJeX

    GyJeX

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    L'hanno vinta i canadesi sbarcando a Dieppe :contratto:
     
  6. AntonioLopezDeSanta Ana

    AntonioLopezDeSanta Ana

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    prevedo una lunga discussione fatta di gente che si affila gli artigli, prepariamoci alla battaglia :)

    Nonostante il fatto che il giornale mi disgusti profondamente (lui, il suo direttore ed il suo editore), non posso negare il fatto che il 25 aprile io non abbia nulla da festeggiare se non il compleanno di mio padre.

    Sinceramente non me la sento di festeggiare qualche milioncino di ipocriti (nel dopo guerra arrivarono qualche milione di richieste per la pensione da partigiano, non ricordo il nome dell'archivio che tutt'ora le contiene) che visti i carri armati americani, si diedero al banditismo, abbassandosi al livello dei nazisti (forse anche peggio) depredando, saccheggiando, compiendo violenze sui civili e massacrando "i fascisti" nel dopo guerra. Devo festiggare questo? Ah, no, quasi dimenticato, devo anche festeggiare 60 anni di schiavitù americana.
     
  7. Darksky

    Darksky Admin Membro dello Staff

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    Allora, rimaniamo in topic.

    Il titolo del topic è "25 aprile: l'importanza militare dei partigiani", e non potrebbe essere altrimenti visto che siamo sul forum di Storia Militare.

    Considerazioni del tipo: "eh però da un punto di vista simbolico la resistenza bla bla bla" sono off topic. Idem considerazioni sul fenomeno resistenza in sè non attinenti all'ambito prettamente militare.
    Non si sta discutendo neanche della ricorrenza del 25 aprile.
     
  8. Wotan Masseblut

    Wotan Masseblut

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    La questione non è "da chi" ma "se".
     
  9. Caronte

    Caronte

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    Credo che quelli yugoslavi siano stati i più efficaci in questo senso.
    I partigiani italiani lo furono meno: in parte per le notevoli differenze ideologiche e di preparazione,ma anche per l'ambivalenza degli alleati verso di loro.
    Da una parte li sostenevano con armi e rifornimenti (tagliandoglieli in caso di dissidi con quel gruppo), dall'altro puntavano ad usarli come supporto (recupero prigionieri alleati/fuggitivi, raccolta informazioni) più che come truppe vere e proprie: spesso i gruppi di partigiani con al comando ufficiali inglesi o americani avevano l'ordine di evitare il più possibile i combattimenti e di limitarsi a proteggere questi soldati.
     
  10. Sottocutaneo

    Sottocutaneo

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    Premetto che parlo da persona estremamente poco informato, ma comunque mi sento di dire due parole sull'argomento.
    Certamente l'apporto militare che possono dare dei gruppi di partigiani non sono assolutamente paragonabili ad un esercito organizzato. Mi spiego: se non ci fossero stati i partigiani gli alleati avrebbero avuto un pò più di difficoltà ma l'obiettivo lo avrebbero raggiunto lo stesso; naturalmente non vale il viceversa, ossia se non ci fossero stati gli alleati, i partigiani da soli avrebbero fatto ben poco.
    L'apporto della resistenza credo sia stato comunque prezioso se non altro per iniziare a creare quello spirito di appartenenza ad un popolo, insomma per creare una comunione tra tutti gli italiani (cosa che è sempre un pò mancata) , uno spirito nazionale sotto il medesimo obiettivo. Peccato poi che siano bastati solo 60 anni a far scemare tutto.

    Comunque, da uomo del sud, non posso non citare "le quattro giornate di Napoli"
    Con il nome di Quattro Giornate di Napoli (27-30 settembre 1943) si indica comunemente un episodio storico di insurrezione popolare avvenuto nel corso della Seconda Guerra Mondiale, tramite il quale civili, con l'apporto di militari fedeli al cosiddetto Regno del Sud, riuscì a liberare la città di Napoli dall'occupazione delle forze armate tedesche, coadiuvate da fascisti fedeli al neonato Stato Nazionale Repubblicano.
    L'avvenimento, che valse alla città di Napoli il conferimento della Medaglia d'Oro al Valor Militare, consentì alle forze alleate di trovare al loro arrivo, il 1 ottobre 1943, una città già libera dall'occupazione nazista, grazie al coraggio e all'eroismo dei suoi abitanti, ormai esasperati ed allo stremo per i lunghi anni di guerra. Napoli fu la prima, tra le grandi città europee, ad insorgere con successo contro l'occupazione nazista.

    ecco il link a wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Quattro_giornate_di_Napoli
    Per chi fosse interessato all'argomento consiglio vivamente di vedere il film "le quattro giornate di Napoli" di Nanni Loy
     
  11. franz

    franz

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    Ho letto che pare che anche Tito nel marzo-maggio 1943 (in quel periodo se la passava molto male) abbia fatto accordi (o quanto meno ci abbia provato) con i Tedeschi in chiave anti-cetnica e anti-alleata proponendo loro la sua collaborazione per impedire sbarchi anglo-americani nei balcani, la situazione yugoslava è sempre stata un caso molto particolare e complicato, concordo sul fatto che il movimento partigiano più efficace sia stato il Russo (o il Cinese).

    Per quanto riguarda l'Italia: l'istituzione delle repubbliche partigiane che si sono susseguite durante la guerra è indicativa, a mio parere, della forza raggiunta dal movimento partigiano italiano.
     
  12. morfeo89

    morfeo89

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    ma diciamo che la guerra fu vinta in Germania non certo qui in italia, perciò il loro contributo alla vittoria fu marginale, ma non dimentichiamo che comunque almeno nel nord ebbero il ruolo di logorare e di combatte sicuramente di più la Wehrmacht, di quanto fecero gli alleati sulla linea gotica.
    non dimentichiamo che i partigiani riuscirono a contendere anche città all'esercito dell'RSI vedi per esempio Alba
     
  13. MrBrightside

    MrBrightside

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    In termini assoluti quasi nullo, in termini relativi (parlando delle mie parti) non del tutto trascurabile ma variabile a seconda della zona e del periodo.


    E' difficile rispondere a questa domanda perchè armamenti e tattiche erano troppo eterogenee, tanto per dare un'idea fra quelli delle mie parti erano di moda, che mi ricordi da letture e racconti orali, pistole Beretta, Llama, Walther, Luger, Colt (lanci), fucili Carcano, Mauser, Enfield (lanci), US Carbine (lanci), pistole mitragliatrici MAB, MAS, Sten (lanci), Thompson (lanci), mitragliatrici Breda, Skoda, Bren (lanci), Browning (lanci), lanciagranate PIAT (lanci), mortai Brixia.
    Intendiamoci bene, anche qui, dove i partigiani erano piuttosto forti e si sono anche comportati abbastanza bene, niente assassinii e stupri e furti su vasta scala, e la gente non dico desse loro da mangiare volentieri ma ci si sopportava, anche perchè l'alternativa erano Cacciatori degli Appennini e Mai Morti, nessuna formazione partigiana che io conosca ebbe mai meno uomini che armi, di mortai ce n'erano, esagerando anche, una dozzina per tutta una divisione, i distaccamenti (qualche decina di uomini l'uno) avevano una o al limite due mitragliatrici, e la maggior parte degli uomini era armato di fucile o di pistola o di niente; il problema più grave, comunque, erano le munizioni e non le armi, e sfido chiunque a trovare i caricatori di un MAS o di uno Skoda in Italia.

    Mi pare di ricordare che dividendo il numero delle varie brigate/divisioni per appartenenza politica, o anche perchè non avevano appartenenza politica, il numero di quelle comuniste era leggermente inferiore al numero di tutte le altre messe assieme, quindi decisamente i partigiani non erano tutti comunisti; però questa classificazione non può tener conto, e credo che ormai sia impossibile farlo, dell'effettiva forza di queste formazioni.
     
  14. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Come dice Brightside, in termini assoluti pressoché zero, a livello "morale" e locale a tratti altissimo.
     
  15. ange2222

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    in termini assoluti anche la campagna africana ebbe un'importanza militare molto limitata.

    Il grosso della guerra fu combattuta dagli eserciti sul fronte orientale ed in cina, e dalle forze navali nell'atlantico e nel pacifico.
    Il resto fu di contorno.

    Però una guerra mondiale è fatta di innumerevoli fronti di guerra e di retrovie.
    Ogni arma, risorsa o combattente dell'asse distolto dai fronti principali fu elemento utile alla vittoria finale.

    Quanto valore ebbe il ruolo dei belgi di degrelle nella guerra dell'asse? 0,02% ?
    e la division azul? 0,023%
    o dall'altra parte i partigiani monarchici greci? quelli comunisti?

    I due schieramenti erano costituiti da forze piccole o grandi, ma non si può dire che l'importanza militare delle forze piccole fosse pari a zero.
     
  16. archita

    archita

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    anche se il fronte orientale è stato decisivo, lo è stato però per la mancata chiusura del fronte occidentale dapprima aeronavale poi terrestre in tempo successivo accelerandone la disfatta mentre la guerra del pacifico fu anche violento fronte terrestre da Guadalcanal a Okinawa non di certo vinta solo con portaerei. L'idea di "contorno" privilegia un ottica sopratutto "terrestre e continantale" della guerra tipica appunto di potenze di questo tipo come l'URSS quando i fattori aeronavali hanno avuto altrettanto peso per alcuni valutato pure decisivo per la durata e intensità dello sforzo bellico dell'Asse.

    invece concordo sull'effettivo ruolo militare della resistenza interna, a parte il caso iugoslavo essa ha iniziato ad operare in modo significativo dal '43 in poi quando sul fronte le potenze dell'asse erano già ormai fortemente indebolite e l'esito della guerra in pratica già deciso.
     
  17. generalkleber

    generalkleber

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    Limitandomi solo al caso italiano (e quindi tralasciando Jugoslavia, Francia...) e tralasciando le considerazioni di carattere morale (sono stati buoni o cattivi?). La questione non può essere, naturalmente, se il ruolo militare dei partigiani sia stato paragonabile a quelle degli angloamericani. Può, pertanto, essere solo posta in questi termini: hanno portato un contributo alla liberazione? La Risposta non può che esser positiva. Hanno portato un contributo importante sul piano militare, con la liberazione di alcune città, con la creazione di zone franche, con la continua azione di disturbo verso i tedeschi. Hanno facilitato la vittoria degli Alleati (o la sconfitta dei Tedeschi) in Italia. Lo ripeto: la vittoria ci sarebbe stata comuqnue. Però il contributo c'è stato. Se non decisivo almeno importante. Superiore a quello delle stesse attese alleate che, nella nota occasione, chiesero ai Partigiani di sbandarsi nell'inverno 44 per ricominciare in primavera: gli Alleati, anche per motivi politici, avrebbero preferito che i partigiani italiani operassero secondo il modello dei maquis francesi, con piccole azioni di sabotaggio. Le azioni partigiane italiane sono state in alcuni casi assai più ampie di quelle dei maquis e questo ha caratterizzato la nostra guerra partigiana.
    Importante sul piano militare l'azione partigiana lo è stato ancora di più su quello politico: più che per il lavoro, peraltro eccellente (ma mai ammesso come tale) dell'esercito monarchico, è stato per la guerra partigiana che all'Italia è stato evitato lo smembramento che si sono presi Germania e Austria. Cosicchè ("la guerra è la continuazione della politica...") pare più che legittima la pretesa dei partigiani di aver contribuito in modo decisivo alla liberazione. Tutto questo senza poi dover condividere necessariamente la fastidiosa retorica (che in parte per fortuna sta svanendo) che ha sempre avvolto il 25 aprile.
     
  18. ange2222

    ange2222

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    A me la retorica del 25/4 piace.

    Ognuno ha la retorica che preferisce.

    Detto questo ritorno al tema "militare".

    Cosa fecero le formazioni partigiane per favorire la guerra contro il Reich?

    cominciamo dal punto più semplice: non aderirono alla RSI o alle varie ffaa germaniche.
    Già questo fu un vantaggio per gli alleati.

    Tolsero risorse, armi ed equipaggiamenti che potevano servire al Reich.
    Svolsero opera di intelligence per le forze alleate.
    Effettuarono il recupero e la riconsegna di piloti alleati abbattuti e di prigioneri alleati liberati.
    Svolsero azioni di guerriglia e sabotaggio.
    Occuparono parti del territorio della RSI costituendo unità statali autonome.

    svantaggi per gli alleati?
    le forniture di armi ed equipaggiamenti inviate ai reparti partigiani.
     
  19. rawghi

    rawghi Moderator Membro dello Staff

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    I discorso a me sembra più orientato sul fatto che ci si chiede nel post quale sia il peso della lotta partigiana al fine della vittoria in italia.

    E personalmente credo che possa essere l'equivalente del peso delle forze bulgare impiegate durante Iraqi Freedom, in sostanza c'erano, se non ci fossero stati sarebbe stato lievemente più difficile, ma da qui a dire che hanno avuto un importanza tattica e strategica tale da determinare l'esito della campagna d'italia ce ne vuole...

    Mi dispiace dirlo perchè alcuni "nonnetti" nostri che hanno combattuto e sputato sangue per i loro ideali ovviamente hanno rischiato, hanno sofferto e soprattutto hanno stretto i denti, ma credo che in loro assenza avremmo festeggiato la liberazione se non il 25, il 27 o il 28...
     
  20. ange2222

    ange2222

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    direi di no,
    non si tratta di valutare il ruolo dei polacchi o dei neozelandesi rispetto a quello degli angloamericani.
    Essendo forze che svolgevano attività di guerriglia non possono essere paragonate a unità regolari.

    Hai tralasciato un aspetto fondamentale della vicenda: cosa sarebbe accaduto se i 600.000 internati e le centinaia di migliaia di renitenti si fossero messi a disposizione della RSI o del Reich?

    Le truppe del reich e della RSI impegnate contro le forze partigiane non furono poche: avrebbero potuto essere impiegate in altri fronti.

    Siamo in grado di valutare di quanto accellerarono la sconfitta nazista le azioni partigiane sul fronte orientale? SEnza di esse quando sarebbe caduta Berlino?
     

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