Domande WW1

Fece di peggio. In realtà il desiderio del re, che da tempo andava in giro vestito _in divisa_ (!) era noto a tutti. Inoltre il re poteva contare sull'appoggio di molti ambienti influenti a corte e fuori. Restava la deprecabile valutazione razionale del Parlamento, Giolitti in testa (per non parlare dei fastidiosissimi cattolici: il re e il governo pretesero a Londra che _per principio_ il Vaticano non fosse invitato alla successiva conferenza di pace). Per superarla il re esercità una pressione odiosa: minacciò di dimettersi. Minaccia che fu presa sul serio da molti, Giolitti compreso. Insomma, disse il re, o mi fate giocare come voglio io oppure mollo tutto e voi ve la vedete con uno Stato che va a pezzi. Per quanto incredibile possa apparire oggi (e quando mai il re si sarebbe dimesso? figuriamoci...), la cosa spaventò quella classe politica che, tra mille difetti, aveva un senso altissimo dello Stato. Presa tra la minaccia di una dimissione e comunque il rischio di sconfessare pubblicamente il re (che aveva già fatto firmare a Londra, e il rischio di una guerra (che si pensava comuqnue breve), il Parlamento cedette. La classe dirigente parlamentare sapeva che lo Stato era debole e che c'era il rischio che un problema costituzionale lo mandasse in pezzi. Nessuno si fidava della saldezza delle istituzioni (probabimente a ragione) e sconfessare il re non sembrava cosa da poco. IL tipo, che naturalmente si guardò bene dal trovarsi mai in vicinanza del fronte o di mandarci un suo parente stretto, ne approfittà per realizzare nei successivi anni, decine di "prpeziose" fotografie: aveva l'animo di artista...
Insomma, da tutti i punti di vista politici un colpo di stato; dal punto di vista morale una ipocrisia del re (e dei suoi) che non ebbero nemmeno il coraggio di fare un colpo di stato con la forza. Ha ragione Del Boca: una dinastia simile non ce la meritavamo.

 

condivido l'analisi ma non imputerei a tutta la dinastia le turbe mentali di un suo esponente...

per inciso lo stesso che fece richiamare dal fronte il cugino che si stava mettendo troppo in luce...

 

di tutta la dinastia salverei forse Umberto II

 

Ragazzi, per i Savoia aprite discussione apposita, grazie!

 

Sarebbe interessante sapere quanti ordini di fucilazione eseguirono i "carabinieri reali" (i cani del re) ai danni dei poveri militari italiani, durante tutto il conflitto, il clima nelle nostre linee assomigliava a quello dell'armata rossa nella WWII con i carabinieri nella veste dell' NKVD a volte si giustiziavano i militari per motivi assurdi... poveri ragazzi la maggior parte analfabeti costretti a combattere per un paese che per loro non aveva speso niente e che costantemente li minacciava di morte.....

 

Mi pare si ebbero 750 fucilazione eseguite nella WWI sul fronte italiano.
300 inglesi fucilati nella WWI.
48 tedeschi.
e gli altri non ricordo.

 

per la Francia:
http://en.wikipedia.org/wiki/French_Army_Mutinies_(1917)

 

Non ci sono dati valutabili: le fucilazioni dopo processo sono solo una parte, e minima, delle fucilazioni eseguite su ordine dei nostri generali. La cifra complessiva, che non sapremo mai, si conta nell'ordine delle decine di migliaia. Sono noti i casi di generali che si vantavano di aver realizzato più eliminazioni (di nostri soldati) rispetto a quelle del generale vicino. Le testimonianze sono agghiaccianti. Uno dei motivi per cui CAviglia (quello di Fiume) non aveva un buon nome era per la sua ritrosia a fucilare i nostri. Se con il siluramento di CAdorna le cose cambairono non fu perché Diaz, praticamente nessuno, una uniforme che camminava da sola, avesse altre idee, ma solo eprché, esaurita la crisi, la situazione complessiva migliorò e ci furono meno "esempi"/vendette da dare.
E' interessante notare che, ad armistizio firmato e dichiarato, nostri ufficiali scorgendo degli austriaci in ritirata verso casa ordinarono di attaccarli, producendo altri morti, nostri e loro, praticamente a guerra finita. Mentre ai prigionieri liberati fu riservato il trattamento dei traditori: alla loro richiesta di pane un generale commentò: "altro che pane, piombo bisognerebbe dargli".
Aveva ragione Giolitti (che aveva invece molta stima dei quadri): in Italia le famiglie potenti avviavano alla carriera militare i figli più stupidi, incapaci di fare carriera altrove.

 

Ho chiesto di aprire una discussione separata per argomenti che non rientrano nel topic iniziale. Vedo che avvisare è servito a poco. Dato che siamo arrivati a parlare di tutt'altro. Peccato perché sono dati interessantissimi (ma non capisco che vi costa aprire una discussione separata)...

Discussione chiusa per 24 ore.

Un saluto