Le leggi internazionali e la lotta anti-partigiana nella WW2

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da Armilio, 7 Settembre 2009.

  1. ange2222

    ange2222

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  2. Wolf

    Wolf Guest

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    E allora se erano considerate unità combattenti perchè in molti casi i tedeschi sono stati giudicati non per le rappresaglie commesse, bensì per i civili fucilati in più(vedi Fosse Ardeatine)?Evidentemente se avevano il diritto di fare rappresaglie è perchè venivano considerati atti terroristici e non azioni di guerra.
    Che poi portassero fazzoletti al collo sinceramente è relativo(mica è detto che tutti lo portassero) e sinceramente lo trovo dubbio come segno di riconoscimento.Chiunque poteva portarlo, anche un civile.
    Per quanto riguarda il mancato rispetto delle leggi di guerra, come avrai già notato, mi trovo perfettamente d'accordo con te
     
  3. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Rimango della mia idea: se non hai segni di riconoscimento, non puoi chiedere di essere trattato come un soldato (il che non vuol dire che ti debbano per forza impiccare). Quelli delle forze speciali, se catturati, sanno a cosa vanno incontro.
    Ma è una mia personalissima opinione può benissimo essere che per i reparti speciali si applichino altre regole.
    Discorso mine o tattiche di guerriglia: anche qui non capisco perché si parli di terrorismo. Qui si parla di come devono essere trattati eventuali "partigiani" catturati. La discriminante è l'essere distinguibile dal nemico per avere dei benefici in termini di trattamento (essere trattato da prigioniero di guerra o da semplice civile insorto).


    Ciao!!!
     
  4. PanzerAlex

    PanzerAlex

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    come sicuramente sai essendo piccoli gruppi armati non organizzati da uno stato e trovati impreparati dalla repentina invasione nazista non potevano ovviamente fare divise uguali per tutti.il fazzoletto era qualcosa che tutti avevano o che comunque era facile reperire ...

    ( per quanto riguarda le fosse ardeatine Kappler fu condannato per avere ucciso più persone di quelle richieste dalla legge tedesca. non essendoci un trattato internazionale che regolasse le rappresaglie i giudici hanno utilizzato la legge tedesca vigente al momento )
     
  5. MrBrightside

    MrBrightside

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    In linea di principio, naturalmente, potrebbe essere giusto ciò che dici, ad ogni modo esistevano anche reparti della quarta armata rimasti in divisa del Regio, o reparti di alpini nella loro divisa, poi considererei anche che in quelle condizioni procurare migliaia di divise uniformi è un po' difficile... Le uniche divise disponibili in relativa abbondanza erano quelle dei militi della RSI, e l'esperienza ha dimostrato come rubare o contrabbandare divise del genere per poi indossarle non fosse assolutamente una buona idea, al limite c'era parecchia gente che indossava solo i calzoni, o solo la giubba, dipende da cosa si intende per uniforme.
     
  6. Topo

    Topo

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    Non sò quanto possa essere utile questa cosa, però ricordo che durante il servizio di leva, in preparazione per una eventuale missione all'estero, ci venne molto semplicemente spiegato di considerare alla stregua di un militare chiunque portasse un'arma.
    Alla luce degli interessanti interventi che ho letto mi viene una domanda:
    Un ipotetico ufficiale inglese che combatte ad esempio a Creta in abiti civili, era da considerarsi un terrorista, una spia o un militare?

    Saluti!
     
  7. Armilio

    Armilio

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    1) Ovviamente, ovviamente...

    2)Non mi pare sensato uccidere arbitrariamente dei civili auto-mettendosi dei limiti che si vogliono, ma non mi pare sensato nemmeno cercare di trovare una giusta proporzione: Chi è che dice qual'è quella giusta? Anche per questo sarebbe meglio non fare rappresaglie sui civili, ma visto che la legge durante la WW2 non diceva niente di preciso a riguardo, e che questa legge nei processi la si è voluta seguire, bisogna tenerne conto, come in certi casi, infatti, si è fatto.

    Su Norimberga, forse mi è sfuggito qualcosa: di quale legge è una re-interpretazione? è quella re-interpretazione che ho già criticato nel mio post precedente perchè poco "coerente"?

    P.s: Tra l'altro, non voglio sparare castronate, ma se per 20 anni s'è interpretata una legge in un modo, e poi alla fine di questi 20 anni la si interpreta nel modo opposto, bhè, come si fa a dire che uno ha violato una legge?

    P.p.s: In realtà il testo dice chiaramente, verso la fine, "il diritto di rappresaglia non esiste", ma non è questo il punto, lasciamo perdere.

    Allora, ragassuoli, lo sò che siete a lavoro, ma se leggeste tutti i post, anche quelli lunghi, non sarebbe male... :asd:

    Per terrorismo, in questa discussione, abbiamo inteso azioni "partigiane" compiute in modo non legittimo (vedere sopratutto la convenzione dell'AJA del 1907 postata nella prima pagina) , con tutto ciò che ne consegue.

    Un combattente non legittimo, poi come definirlo dipende cosa faceva, a Creta: terroristi o spie erano trattabili alla stessa stregua.
     
  8. Armilio

    Armilio

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    1) Ovviamente, ovviamente...

    2)Non mi pare sensato uccidere arbitrariamente dei civili auto-mettendosi dei limiti che si vogliono, ma non mi pare sensato nemmeno cercare di trovare una giusta proporzione: Chi è che dice qual'è quella giusta? Anche per questo sarebbe meglio non fare rappresaglie sui civili, ma visto che la legge durante la WW2 non diceva niente di preciso a riguardo, e che questa legge nei processi la si è voluta seguire, bisogna tenerne conto, come in certi casi, infatti, si è fatto.

    Su Norimberga, forse mi è sfuggito qualcosa: di quale legge è una re-interpretazione? è quella re-interpretazione che ho già criticato nel mio post precedente perchè poco "coerente"?

    P.s: Tra l'altro, non voglio sparare castronate, ma se per 20 anni s'è interpretata una legge in un modo, e poi alla fine di questi 20 anni la si interpreta nel modo opposto, bhè, come si fa a dire che uno ha violato una legge?

    P.p.s: In realtà il testo dice chiaramente, verso la fine, "il diritto di rappresaglia non esiste", ma non è questo il punto, lasciamo perdere.

    Allora, ragassuoli, lo sò che siete a lavoro, ma se leggeste tutti i post, anche quelli lunghi, non sarebbe male... :asd:

    Per terrorismo, in questa discussione, abbiamo inteso azioni "partigiane" compiute in modo non legittimo (vedere in particolar modo per la definizione di legittimo e non legittimo la convenzione dell'AJA del 1907 postata nella prima pagina) , con tutto ciò che ne consegue.

    Un combattente non legittimo, poi come definirlo dipende cosa faceva, a Creta: terroristi e spie erano trattabili alla stessa stregua.
     
  9. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Fin qui d'accordo.

    Non c'era uniformità di giudizio già precedentemente a Norimberga. La sentenza di Norimberga ha semplicemnete dato una chiave di lettura (non vincolante!) ai processi per crimini di guerra che sono stati, inevitabilmente, ripresi successivamente. Ma non puoi parlare di retroattività, retroattività è quando io vengo condannato in virtù di legge promulgata DOPO che ho commesso il fatto. Dal punto di vista del diritto penale ciò è un assurdo.

    No, sbagli:
    1) Non c'era già prima uniformità di interpretazione. La convenzione dell'aja, all'articolo 43, dice che l'occupante può adottare misure per assicurare l'ordine pubblico sul suolo occupato. Secondo alcuni ciò dovrebbe includere anche la fucilazione di civili, secondo altri no...
    2) nel nostro ordinamento, le sentenze dei processi non sono giuridicamente vincolanti per un giudice che si trova a presiedere un processo analogo. La Cassazione, in genere, viene citata come "giudice di ultima istanza" e viene presa a riferimento, soprattutto per le questioni interpretative (ovviamente gli articoli del codice non possono normare ogni situazione penalmente o civilmente rilevante ma saranno inevitabilmente generici e soggetti ad interpretazione) ma non è detto che un giudice debba rifarsi alle decisioni prese in altra sede da altri giudici, anche se di grado superiore (in questo senso, siamo profondamente diversi dal sistema giuridico anglosassone). Oltre al fatto che nel caso di Norimberga è un processo estero quindi non ha il minimo effetto nel nostro ordinamento...
    3) L'interpretazione di una norma da parte di un giudice non c'entra con la retroattività. Vedi il punto 2.
     
  10. Armilio

    Armilio

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    Ma non è solo l'articolo 43 a dirlo, ma anche quell'articolo 8 della legge di guerra che permette di sospendere il rispetto della stessa come rappresaglia, e quindi di poter fare, in pratica, tutto quello che si vuole. Che non ci fosse uniformità di giudizio ok, ma fatto sta che secondo me, per i motivi spiegato 2 post fa, imho la legge di guerra non vietava la rappresaglia su civili, non chiarendo la sua posizione in materia.
     

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