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[CAM] Italia 1936 Xmas91 (Il diario di un nuovo Duce)

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da xMas91, 18 Settembre 2014.

  1. xMas91

    xMas91

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    Salve a tutti =) questo è il mio primo messaggio nonostante sia un po di tempo che bazzico su questo forum :) allora..questa è la prima campagna che ho deciso di pubblicare e spero proprio di riuscir a far qualcosa di decente :p

    Gioco: HOI II Doomsday Armageddon v 1.3 versione Mac
    Nazione: Italia
    Anno: 1936
    Difficoltà: Normale
    Altri settaggi: tutti predefiniti.


    Premessa
    19 dicembre 1935, la voce di Guido Notari annuncia agli italiani la morte del Duce, Benito Mussolini, con il seguente comunicato:

    “il Duce è morto, si preavvisano tempi bui per la nostra nazione.”

    Il Re, preoccupato per la situazione che potrebbe crearsi, nominò il 21 dicembre un nuovo primo ministro con effetto immediato, ero io. Nato il 19 dicembre 1891, volontario durante la prima guerra mondiale e tra i pochi superstiti della mia divisione, aderii al Partito Fascista pur non condividendo in parte ad ideologie così estreme e, nonostante ciò, venni nominato dal Duce in persona Ambasciatore italiano a Monaco il 24 marzo 1933. Al momento della morte del Duce, mi trovavo a festeggiare il compleanno assieme ad altri ambasciatori amici miei e, mio malgrado, al Reichfuhrer Himmler e altri graduati tedeschi. Vivendo a Monaco conoscevo molto bene le ideologie nazionalistiche del Fuhrer ed ero a conoscenza della sua ammirazione per il defunto Duce. So anche che la popolazione tedesca è scontenta della poca determinazione di Hitler in campo bellico, e il Fuhurer, ne sono quasi sicuro, prima o poi accontenterà il popolo tedesco. Giunto in Italia e, archiviato il maestoso funerale di stato di Mussoliini, il mio primo compito è convincere gli italiani che io sono la persona adatta per guidare l'Italia e il 31 dicembre 1935, con un discorso pronunciato dal balcone di Palazzo Venezia in Roma degno del miglior Benito, la gente mi proclamò Duce.

    1936
    1 Gennaio 1936: Avevo già presentato al Re la lista dei ministri per il mio nuovo Governo, ed oggi alla presenza di Vittorio Emmanuele III si riunirà il primo consiglio dei ministri con i seguenti partecipanti:

    Capo di Stato: Vittorio Emmanuele III
    Capo del Governo: Ale Sandro (io^^)
    Ministro degli Esteri: Gian Galeazzo Ciano
    Ministro della Difesa: Guido Jung
    Ministro Sicurezza: Guido Buffarini-Guidi
    Servizi Segreti: Umberto Ricci
    Capo di Stato Maggio: Francesco Grazioli
    Capo dell’ Esercito: Alberto Pariani
    Capo della Marina: Domenico Cavagnari
    Capo del Areonautica: Tommaso Tittoni


    Presi la parola esponendo i vari problemi che andavano risulti al più presto:

    a) L’eredità del duce: La guerra d’Etiopia, nazione da annettere il prima possibile archiviare così definitivamente l’esperienza di Mussolini.
    b) Industria ed economia: La nostra PI è di appena 64 punti, niente a che vedere con le super potenze europee. le nostre risorse sono quello che sono.
    c) L’esercito: E’ uno scherzo!? abbiamo 21 divisioni equipaggiate con armamenti risalenti alla Grande Guerra. Bisogna rimediare aspettando la fine della produzione delle due navi e poi bisogna concentrarsi per rinnovare le truppe

    Questa è la costituzione militare italiana odierna:
    Divisioni Terrestri:
    Fanteria '18: 21 divisioni
    Fanteria '36: 10 divisioni
    Alpini '37: 5 divisioni
    Cavalleria ’36: 3 divisioni
    Milizia ’36: 10 divisioni
    QG ‘36: 1 divisione

    Navi:
    Trasporto Navale: 6 navi
    Sottomarini: 11 navi
    Incrociatori Pesanti: 8 navi
    Incrociatori Leggeri: 12 navi
    Corazzate: 4 navi
    Cacciatorpediniere: 18 navi

    Aviazione:
    Intercettori: 5 veicoli
    Bombardieri strategici: 3 veicoli
    Bombardieri navali: 3 veicoli
    Trasporto: 1 veicolo

    Tra aviazione e marina c’è comunque molto da potenziare.
    d) Tecnologia: svilupperemo assieme alla Breda la Fanteria del 39, e assieme alla società Montecatini le attrezzature meccaniche di base. Giulio Natta l’agrochimica e Badoglio insegnerà la dottrina del assalto di massa.

    Dopo le mie parole, gli attimi di silenzio furono smorzati in principio da dei timidi applausi, susseguiti poi da uno scroscio..ora vediamo cosa accade.

    Inizi di febbraio, e finalmente è iniziato il processo che porterà al aggiornamento delle mie truppe. La campagna africana procede scena intoppi, con la più classica delle “chiusure a tenaglia”. Da Sud avanza verso AdisAbeba il Generale Amedeo Duca degli Abruzzi con 4 divisioni, mentre da nord con 8 divisioni avanzano il Tenente Generale Visconti Prasca, il Tenente Generale Parini e il Generale Guzzoni. l’annessione del etiopia è sempre più vicina. Gli etiopi hanno chiesto una pace, ma a me non interessa il deserto a me interessa quel minimo guadagno di 5 fabbriche della capitale e qualche risorsa (rimane pur sempre una delle ultime volontà del governo precedente).
    Alle ore 23.00 del 23 febbraio, le radio nazionali annunciarono l’annessione etiope al Regno d’Italia. La “guerra” si concluse con un rullino di marcia devastante da parte delle ormai in parte aggiornate truppe italiane: 14 battaglie vinte, una persa (ma agli italiani di questa battaglia non seppero mai nulla).
    il 24 mattina convocai Grazioli nei miei uffici. L’ordine era perentorio: “Francesco, convoca lo Stato Maggiore! Riportiamo i soldati sulla penisola.”

    3 Marzo 1936: Il Re mi convoca in Quirinale. Sembrava entusiasta della campagna africana e, sulle orme del entusiasmo mi fece una richiesta: la Jugoslavia. La mia risposta fece illuminare gli occhi del monarca :” Vostra Altezza, è da quando mi avete incaricato di formare il governo che penso all’annessione della Jugoslavia”. Infatti avevo già discusso con il Capo di Stato Maggiore e con Umberto Ricci, capo del SIM. Secondo loro l’invasione dei balcani era cosa fattibile anche senza aver richiamato tutte le truppe dal Africa. Mi fidai e..il 20 marzo 1936 arrivò puntuale la dichiarazione di guerra alla Jugoslavia. L’invasione iniziò partendo da Venezia, e subito dopo la conquista di Maribor succedette l’impensabile e quello che nessuno in Europa si sarebbe mai aspettato: La Germania di Adolf Hitler ci dichiara guerra. Io sapevo. Il giorno prima di questa dichiarazione di guerra, un caro amico, ministro nazionalsocialista mi mandò un telegramma con scritto :” Il Fuhrer è in collera. Convocato Stato Maggiore. Prepararsi alla guerra.”. Le parole di Hitler alla nazione tedesca furono offensive nei miei confronti. Mi aveva definito una merda di uomo, un traditore, un verme, una nullità, non degno di portare il nominativo di Duce. Tutto sommato questa dichiarazione di guerra non modifico i miei piani, sopratutto grazie alla presenza della barriera austriaca, che mi divide dalle ire del Fuhrer. l’11 aprile 1936, con mezza Jugoslavia occupata, grazie anche allo sbarco di Split di inizio aprile, contavo 13 divisioni su territorio conteso. La guerra prosegui fino al ultima provincia, e dopo varie richieste di pace, cortesemente rispedite al mittente slavo, il 13 luglio 1936, con 38 battaglie vinte, 6 battaglie pedute e 22 divisioni in territorio ormai ex jugoslavo, annettiamo la Jugoslavia al Regno d’Italia. due giorni dopo, il 15 luglio 1936, abbiamo creato lo stato Sloveno, donando loro le provincie di Maribor e Ljubljana.. Ora un po di ore di sonno, e poi lascerò Milano per tornare a Roma, dove presenzierò al secondo consiglio dei ministri.

    **scusate per la presenza di qualche errore ortografico.

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    Ultima modifica: 18 Settembre 2014
  2. huirttps

    huirttps

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    Se li fai fucilare entrambi preventivamente, forse qulche speranza di vittoria c'é :D
     
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  3. xMas91

    xMas91

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    ahahah :) provvederò al più presto :) comunque sto scrivendo la parte 2 :) sono un po impegnato con lo studio e altre faccende ma sto cercando di amalgamare le cose e spero entro mercoledì di pubblicarla :) sono avvenute tante cose fino a febbraio 1938 (sono arrivato qua^^)
     

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