Io, Anselmo quarto nel nome, vicario del comune di Milano, come editto del comune, in comunione con il consiglio comunale decreto: III°Editto comunale, anno 1099 Visto l'enorme aumento di terra Milanese, i poveri e i nullatenenti della città avranno la possibilità di ottenere un piccolo appezzamento di terra ed una casupola con la quale rincominciare una vita alle fuori delle mura. Queste persone dovranno rifornire i mercati milanesi dei tre quarti delle merci prodotte, mentre un terzo potranno venderlo liberamente all'interno dei mercati locali. Si cerca in questo modo di utilizzare al meglio l'improvvisa enorme disponibilità di terra nel circondario della città.
L'Imperatore Romano d'Oriente plaude a questa grande dimostrazione di bontà e generosità di voi, Anselmo quarto nel vostro nome, vicario del Comune di Milano
Con una tassa di 3/4 probabilmente nessuno di essi avrà nulla da vendere, ma i mercanti milanesi apprezzano che le masse dei poveri e dei diseredati siano gettati fuori dalle mura, lontani dai centri di commercio e dalla vita dei cittadini rispettabili
Il comune è disposto a aumentare il loro mantenimento fino ai tre quarti del raccolto, non vuole sterminare la sua popolazione, vuole il suo bene. Purche questi campi vengano coltivati con i nuovi metodi a rotazione e con l'aratro pesante. Questi indispensabili Strumenti verranno forniti a spese del comune.