SR 20230 - AAR

Discussione in 'Strategici - Generale' iniziata da albertismo, 3 Giugno 2025.

  1. albertismo

    albertismo

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    Approfondimento: le capacità missilistiche Iraniane (Ingame)
    scrivo questa parentesi per chiarirci le idee. Premesso che ho trovato in SR un buon equilibrio tra Grand strategy, RTS e wargame. è un gioco che adoro perché, appunto, fa un po' di tutto e ti permette di giocare in molti modi.
    In ogni caso, veniamo alle capacità missilistiche.

    Nel gioco, come nella realtà, sono presenti missili
    - Tattici: corto-medio raggio, ad esempio Scud, ATACMS, Harpoon
    - Strategici: lungo raggio, anche nucleari (ICBM)
    - Cruise: lanciati da aerei, navi o sottomarini
    - SAM

    Si costruiscono da fabbriche di missili (Missile Fabrication Facility). Vanno prima ricercate le relative tecnologie e, ovviamente, si possono sbloccare nuove tech e nuovi design. Si producono come unità a parte, poi si stoccano nei depositi o si assegnano.

    Si possono lanciare assegnandoli manualmente o automaticamente a:
    - Lanciatori mobili
    - Aerei da attacco
    - Navi / Sottomarini
    - Siti di lancio fissi (silo) per ICBM

    Per lanciarli, una volta assegnati, cliccare sull'unità → Missiles → scegli il missile → target. Oppure attivare l'opzione “Auto Fire” se vuoi che li usino automaticamente.
    Si possono usare per attaccare unità, edifici, attaccare infrastrutture e come arma finale in caso di missile nucleare.

    L'Iran dispone di navi, sottomarini con capacità missilistiche nonchè aerei ES: Tomcat e lanciatori terrestri. Guardiamo questi ultimi.

    Possiamo costruire 6 tipi di missili.
    1. Zelzal. Di origine iraniana, 1991. L'immagine in alto (i missili che cadono), stanno a significare che si tratta di missili ideali per un Saturation Attack. Info: https://en.wikipedia.org/wiki/Saturation_attack
    in effetti, si producono velocemente - 3 giorni - costano poco 3mln, ma possono colpire obiettivi max 90km alla velocità di 1.000 km/h. Causano un buon danno a qualsiasi cosa tranne navi. Sono ideali appunto per un attacco di saturazione ovvero lanciare molti missili in poco tempo contro infrastrutture, unità nemiche.

    upload_2025-7-1_17-51-6.png

    Y J - 22 Saccade
    Buon raggio - 400 km, economici e veloci (7 giorni, 6M), lanciabili sia da terra che navi/sottomarini, sono ideali per strike su edifici- infrastrutture.

    upload_2025-7-1_18-8-43.png

    Scud C - Buon raggio, discreti danni. Lanciabili solo via terra

    upload_2025-7-1_18-11-15.png

    Shahab Scud D - di origine iraniana, possono colpire a 1350 km! Ottimo danno contro infrastrutture ed unità.

    upload_2025-7-1_18-11-28.png

    Shahab Scud D- Versione modificata con testata nucleare. Devastanti.

    upload_2025-7-1_18-11-42.png


    upload_2025-7-1_18-13-40.png


    ovviamente con la ricerca possiamo sbloccare i vari Shahab -2, SS-1e Scud D Etc.

    c'è una anomalia perché abbiamo in stock gli Shahab2 che non possiamo produrre senza ricerca, però si sbloccano velocemente.

    nei magazzini, abbiamo anche qualche missile coreano
     

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  2. kaiser85

    kaiser85

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    Io SR l'ho giocato tantissimo, tanto tempo fa, l'avevo pure comprato con la scatola per avere il manuale, ma il 2010. Enormi lacune, gioco praticamente non finito, ma graficamente godibilissimo e chiarissimo, inoltre mai un crash, finire una campagna con qualunque nazione era fantastico.
    Quelli che sono usciti dopo non riesco proprio a giocarli, ci ho provato diverse volte, sono graficamente un pasticcio assurdo, non si capisce nulla, tutto sovrapposto alla cazzum e troppo grande.
     
  3. albertismo

    albertismo

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    Capisco, però nel 2030 può ridurre la dimensione delle unità 3d, e fa molto la differenza, e puoi provare la mia mod per la mappa! Io darei una seconda possibilità. Come contenuti SRU è avanti, ma il 2030 ha apportato miglioramenti e piano piano stanno migliorando con patch
     
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  4. albertismo

    albertismo

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    L’Ora del Contrattacco

    Ce l’abbiamo fatta.

    situazione prima del contrattacco:

    7.jpg

    Dopo settimane di resistenza, è bastato un colpo chirurgico, ma perfetto. Un’ondata di missili Scud sulle postazioni di artiglieria turche: distrutte. Tutte.

    Senza artiglieria, le loro unità sono diventate bersagli mobili. I nostri cacciabombardieri, o quello che ne resta, attaccano come falchi le colonne in ritirata, distruggendole una ad una. È il caos.

    1.jpg

    2.jpg

    4.jpg

    La fine dell’armata turca

    Senza copertura, senza linee difensive, e con la fanteria sparpagliata, l’intera armata turca viene annientata.
    Lanciamo il contrattacco immediato.
    Due città di confine cadono rapidamente. La loro importanza? Le linee di rifornimento.

    Mentre i Turchi combattevano con convogli lunghi centinaia di km, ora noi abbiamo basi avanzate operative, controlliamo città e le loro infrastrutture. Abbiamo attivo così un corridoio logistico che funziona a pieno regime.

    Da queste nuove posizioni, lanciamo un contrattacco.

    Conquistiamo prima l'importante base aerea di VAN

    5.jpg

    e la base di Malatya.

    6.jpg


    I Turchi crollano. Ma non sono soli. Intravedo truppe bulgare. E romene. Non ufficialmente. Ma ci sono.
    Fanteria NATO sotto mentite spoglie, forse "volontari". La guerra si sta allargando?
    Ma la strategia regge. Le basi conquistate ci garantiscono un vantaggio logistico inimmaginabile fino a pochi mesi fa. Possiamo difenderci e lanciare attacchi aerei, mentre conquistiamo ad una ad una le città curde.

    8.jpg

    Ogni tanto, qualche caccia turco ci attacca.

    9.jpg

    Copriamo l'avanzata anche grazie ai rifornimenti dal cielo. Abbiamo creato il gruppo 3, composto da aerei ed elicotteri cargo che forniscono supporto, munizioni e carburante alle nostre truppe in avanzata.

    10.jpg

    Contrattacco aereo Turco! 6 squadre di caccia bombardano pesantemente, perdiamo più 6 unità di fanteria

    11.jpg

    Piazziamo i nostri 4 sistemi S-300 P. Decine di razzi vengono lanciati contro le unità nemiche, alcuni F16 abbattuti.

    s300.jpg

    I rapporti con Iraq e Pakistan sono buoni. Riusciamo a scambiare tech con l'Iraq, tecnologia radar a noi sconosciuta.

    3.jpg

    Erdogan cede. Ore 03:22. 11 ottobre 2025.

    Messaggio riservato via canale diplomatico intermedio.

    "Siamo pronti a trattare. Ankara vuole una tregua."

    Erdogan chiede la pace.

    Dopo settimane di guerra totale, vuole sedersi al tavolo.

    12.jpg

    Ecco la situazione sul campo.

    13.jpg

    Consulta del Consiglio Supremo – Che fare?

    A. Accettiamo, consolidiamo, ricostruiamo, ci prepariamo alla prossima guerra?
    B. Continuiamo la spinta, ora che siamo dentro, e prendiamo ciò che la storia ci nega da un secolo?

    ps. ricordo che ci hanno attaccato loro, a tradimento.

    «Chi si ferma troppo presto, combatte due volte. Ma chi spinge troppo oltre, rischia di perdere tutto.»

    Che facciamo?

    grande stratega, consiglio, illuminate il nostro destino.
     
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    Ultima modifica: 7 Luglio 2025 alle 07:45
  5. Prostetnico

    Prostetnico

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    Ci sono obiettivi strategici (giacimenti, industrie, porti) abbordabili? Una semplice tregua mi sembra pochetto... fai una controproposta "pesante",e vedi cosa risponde... se gli è rimasta solo un po' di aviazione e se tu sei in grado di reggere lo sforzo per qualcosa cui valga la pena continuare, continua: al ballo è lui che ti ha invitato, adesso gli tocca ballare.
     
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  6. ^_AC_^

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    Concordo.
    Prima si decide quali sono gli obiettivi papabili (giacimenti, industrie, porti) e poi si decide quanto siano importanti rispetto a continuare la guerra per altri x mesi. Inoltre spero ci sia anche un elevato compenso pecuniario da poter chiedere, necessario per il successivo riarmo date le spese e le perdite incorse.
     
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  7. Iscandar

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    Tu volere vedere cammello (tregua) camminare? tu dovere pagare
     
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  8. kaiser85

    kaiser85

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    Mi accodo ai colleghi del consiglio supremo AC e Prostetnico, il mio entourage è comunque più incline ad un cessate il fuoco momentaneo se possibile, magari puoi arrivare ad una linea di difesa naturale? (fiume, montagne).
     
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  9. albertismo

    albertismo

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    Avete ragione… è vero. Una semplice tregua sarebbe poco. Soprattutto dopo il sangue versato. Dopo le città riconquistate, le basi occupate, gli arsenali svuotati, i piloti caduti per difenderci. Dopo il rischio che abbiamo corso. Volevano distruggerci, scatenare contro di noi i nostri storici alleati.
    Ci sono giacimenti, porti strategici sul Mar Nero, corridoi logistici che ora sono esposti e… abbordabili.

    controlliamo già il grosso del petrolio turco

    Screenshot 2025-07-07 141015.png

    e gli importanti stabilimenti idroelettrici lungo le dighe turche.

    Screenshot 2025-07-07 141004.png

    abbiamo inoltre occupato i porti di Trabzon, a nord, le due basi al centro, con tanto di airfileds, e stiamo occupando le importanti città turche lungo il confine tra Siria e mediterraneo.
    Godiamo di una posizione invidiabile. La nostra posizione ci permette di intercettare con anticipo gli attacchi, a decine, di unità bulgare/rumene contando su centri di rifornimento vicini, artiglierie piazzate ed uno scudo antiaereo efficace.

    va bene, il consiglio ha deciso. Non accettiamo, ed inviamo ad Erdogan una controproposta: risoluzione del conflitto alle attuali linee di controllo. Significherebbe per noi controllare le maggiori risorse naturali turche, senza però intaccare la loro capacità bellica ed industriale. Mi sembra un ottimo compromesso.

    La Controproposta

    Quindi no, non accettiamo una semplice tregua. Ecco cosa mettiamo sul tavolo:



      • Cessione delle città di confine già occupate (ormai sotto controllo logistico iraniano).
      • Consegna dei giacimenti energetici nel settore sudorientale dell’Anatolia.
      • Demilitarizzazione dell’intera fascia di confine (in cambio ci impegniamo a non proseguire l’invasione).
      • Accesso ai porti nord-orientali per il commercio e il rifornimento navale.
    Solo così ci fermeremo. Altrimenti continueremo a ballare. Dopotutto, è stato Erdogan a invitarci al ballo. Ora non può lasciare la sala.


    La risposta di Ergoan è categorica: no. L'unica strada per rimanere al potere è per lui non accettare.

    Erdogan è convinto di poter trascinare la Nato, i suoi alleati europei in questo conflitto. Vedremo. Non molliamo. Si va avanti

    Ma… c’è di più.

    Qualcosa di più grande ci balena nella mente.


    La Turchia... un paese da 656.384 km2, 84 milioni di abitanti... controllo di punti strategici sul mediterraeo e lo stretto di dardanelli. È la porta dell Europa.
    Screenshot 2025-07-07 141115.png

    una buona capacità industriale bellica
    Screenshot 2025-07-07 141105.png

    Screenshot 2025-07-07 141058.png


    Un sogno antico… c'era un sogno, ormai svanito. ed ebbe inizio quando i Medi si unirono ai Persiani. Quando due grandi popoli diedero vita al più grande impero del mondo.
    Ricordatevi cosa furono i nostri antenati achemenidi. Governavano da Susa a Sardi, da Ecbatana fino all’Indo. Gestivano 30 satrapie, in pace e prosperità. Avevano una rete stradale (la Strada Reale) che faceva impallidire Roma. inarrestabili sul campo.

    Il nostro sogno non è più solo la difesa. È l’unificazione di quello che un tempo era nostro. Per orgoglio. Per futuro. una follia?
    Ma la storia ci sta offrendo un’occasione unica.
    Non ne avremo una seconda.

    Se sottomettiamo la Turchia, se pieghiamo Ankara, allora daremo nuova vita al cuore dell’Impero di Serse. Di Dario.

    impero.jpg

    Quando Teheran abbraccerà di nuovo i figli dell’altopiano, del Caucaso e della Mezzaluna, allora si leverà la Fenice d’Oriente. Così recita un'antica profezia.

    Un mare di persone si riversa nelle piazze, con una sola voce. vittoria totale!
     
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    Ultima modifica: 7 Luglio 2025 alle 18:53
  10. albertismo

    albertismo

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    La proposta è nelle mani turche ... Chissà se cambieranno idea...
     
  11. Prostetnico

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    Ma un porticciolo sulle rive del mediterraneo, giusto per farci le ferie (Adana-Mersin)?... ;)
     
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  12. ^_AC_^

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    L'annessione completa mi sembra un piano molto ambizioso, non so se ne vale la pena.
    Al massimo la creazione di un governo "amico" e subalterno (oltre all'annessione di territorio), ma non so se è fattibile.
    Un'eventuale accesso al Mediterraneo garantirebbe vantaggi, ad esempio commerciali?
     
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  13. albertismo

    albertismo

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    Magari....
     
  14. albertismo

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    Si, nel gioco si può creare una colonia con un governo fantoccio.
    Un porto sul Mediterraneo, puo ospitare e rifornire una flotta, così da poter operare nel Mediterraneo, cosa impossibile attualmente. Inoltre, il porto darebbe un boost alle linee di rifornimento nell'area. Da anche un bonus in ambito commerciale, facilitando gli scambi. Pero questo ultimo punto non mi è chiaro, perché non è come in hoi con i convogli. Colgo l occasione per chiedere su discorso a chi ne sa di più
     
  15. Prostetnico

    Prostetnico

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    era quello che volevo chiedere: con dei porti sul mediterraneo (Mersin, Iskendurn) si avrebbe una sorta di effetto Suez? (Oceano indiano-Mediterraneo)
     
  16. Iscandar

    Iscandar

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    Un solo avvertimento, ricordati come è caduto questo impero e chi lo ha fatto cadere, è meglio creare nuove glorie.
     
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  17. ^_AC_^

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    Uno sbocco sul Mediterraneo può essere utile anche perché in seguito può essere esteso (ciao Siria, ciao Libano), anche se bisogna stare attenti ad altre potenze locali (ciao... Israele).

    Direi che la mia lista di priorità (da più alta a più bassa) sarebbe:
    1. città di confine già controllate (cmq un cuscinetto per eventuali vendette turche e giusta ricompensa per l'attacco subito)
    2. giacimenti petroliferi / minerari e industrie nella zona orientale della Turchia
    3. sbocco sul Mediterraneo (in forma territoriale)
    4. sbocco sul Mar Nero (anche solo in forma di accordi)
    5. governo fantoccio in Turchia
    6. annessione completa
    Non so se vale la pena ottenere un corridoio terrestre verso nazioni deboli a nord est della Turchia (ciao Armenia, ciao Georgia), soprattutto se queste sono sotto la protezione di altre potenze (ciao... Russia).
     
  18. albertismo

    albertismo

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    mi correggo, ho chiesto ad utente esperto e, a suo avviso, non da bonus commerciali. Anche se però avevo letto sul forum bg di si. indagherò. In ogni caso, la rilevanza strategica è data dal fatto che permette di costruire piattaforme petrolifere offshore nella zona, costruire e rifornire unità navali, progettare invasioni via mare e da un boost ai rifornimenti di tutta l'area.
     
  19. albertismo

    albertismo

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    noted!
     
  20. albertismo

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    mentre nelle stanze chiuse il consiglio discute sulle priorità e strategie della guerra, tra carte geografiche, forum di wargame e schermate radar, esaminiamo con grande soddisfazione le recenti conquiste del nostro grande popolo.

    Il primo satellite per telecomunicazioni viene lanciato. Rappresenta il primo passo di una costellazione che aumenterà drasticamente l'efficienza militare delle nostre unità terresti, aeree e navali. Ne mettiamo in programma un altro, sarà pronto tra due mesi. Con quattro-cinque satelliti, potremo iniziare ad avere un minimo supporto. I nostri scienziati riflettono sulla possibilità, ancora teorica per le nostre conoscenze nel settore, di lanciare satelliti da ricognizione, per seguire gli spostamenti delle truppe nemiche ed avere fotografie satellitari di tutto il territorio nemico e, ancora più avanti, progettare una rete di satelliti MDI, capaci di difenderci dai missili balistici intercontinentali nemici.

    Grazie ad un investimento di oltre 10 miliardi, oggi disponiamo di 8 linee simultanee di assemblamento missilistico. Solo una manciata di paesi al mondo detiene una capacità migliore della nostra. Le linee sono a pieno regime, ogni mese produciamo 8 Shahab Scud D. Spostiamo i nostri lanciatori ai confini dei territori occupati. L'enorme portata ci permetterebbe di raggiungere il cuore dell'Europa! Nessun bersaglio, nessun paese nemico è al sicuro.

    missili.jpg

    lanciamo una richiesta al comando: abbiamo capacità per distruggere i due ponti sul Bosforo?

    la riposta, al momento, è negativa. Nei magazzini rimane qualche decine di missili Saccade, YJ-22, la cui portata - 400 km- rende impossibile uno strike sul bosforo. I primi Scud arriveranno il prossimo mese. Vedremo.

    bosforo.jpg

    Abbiamo inoltre raddoppiato la linea di produzione di aerei militari. Siamo a due linee. Ancora troppo poco. I nostri scienziati sono vicinissimi al prototipo di un nuovo radar avionico, capace di sbloccare una nuova categoria di caccia, i Saeqeh. Il prossimo passo, sarà realizzare una nuova linea di missili aria-aria.

    Lo spostamento della linea del fronte al di fuori dei nostri confini, ci permette di risparmiare munizioni d'artiglieria, poiché la linea difensiva è al momento inattiva. Le artiglierie non sparano, i magazzini tornano a crescere.

    Grazie ai nuovi pozzi, l'export di petrolio va a gonfie vele ed il bilancio statale è in utile. Possiamo iniziare a ragionare su un abbassamento dell'imposizione fiscale o su un ripagamento di parte del debito nazionale.

    Il livello di approvazione è ai minimi, il popolo inizia ad essere stanco del prolungato sforzo bellico che ha comportato un forte incremento del debito e dell'imposizione fiscale. Dobbiamo stare attenti.
     
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