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Kriegsspiel a Netwargaming

Discussione in 'Wargames da tavolo' iniziata da generalkleber, 18 Dicembre 2017.

  1. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    io confermo la mia partecipazione. preferirei il lato russo (magari da subordinato), me se si aggiungesse gente e fossimo almeno in 2 in giappone mi andrebbe pure bene giocare quel lato!
     
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  2. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Interessante, parteciperei volentieri, anche se sono insicuro di avere tutto il tempo necessario. Comunque se serve qualcuno fatemi un fischio.
     
  3. Amadeus

    Amadeus

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    L'ho già detto, ma nel caso servisse una dichiarazione più esplicita provvedo subito: sono disposto anch'io a partecipare, preferibilmente dalla parte russa.
     
  4. Darksky

    Darksky Admin Membro dello Staff

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    giusto per chiarezza ritiro la mia partecipazione, l'ambientazione non e' lontanamente di mio interesse purtroppo :stress:
     
  5. generalkleber

    generalkleber

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    Partiamo in 3?
     
  6. Amadeus

    Amadeus

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    Secondo me dipende dalla percentuale dei "posti" preventivati che riesci a coprire. Non conoscendo l'ordine di battaglia per lo scenario da te proposto non mi azzardo a dare una valutazione, comunque...

    Se io dovessi decidere per lo scenario da me ipotizzato, riterrei indispensabile la copertura del 100% dei comandi d'armata e di circa il 50% di quelli di corpo. Credo sia un suggerimento sensato se ti dicessi di regolarti in maniera similare.

    E comunque, finché non pubblichi una richiesta di giocatori nella sezione del forum dedicata (intendo: c'era una volta l'Intelligenza Artificiale), dubito potrai dirti sicuro di aver raccattato tutto il raccattabile su NWI! ;)
    Se scrivi lì due righe di descrizione dello scenario, con qualche informazione aggiuntiva sui tempi e sul e del livello di impegno richiesto ed aspetti una settimana, avrai sicuramente un quadro più preciso della partecipazione potenziale.
     
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  7. Longstrett

    Longstrett

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    ciao,
    io sarei interessato se c'è ancora posto... però sappiate che non conosco il regolamento e se giocate la guerra russo giapponese non ne so granché...
    Attendo un vostro riscontro.
    ciao
    ps. fosse un napoleonico avrei diversi board games e relativi OdB.... non so se possono essere utili.
     
  8. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Benvenuto, scrivi a MArco perché effettivamente un posto c'è (ovvero, abbiamo disperatamente bisogno di un comandante d'armata!)
     
  9. generalkleber

    generalkleber

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    Abbiamo deciso di interrompere lo scenario alla fine di giugno 1904. La campagna è duranta pertanto poco meno di 30 giorni/gioco. Dal mio punto di vista, quello dell'arbitro, nulla è andato come avevo pensato potesse andare e sono rimasto continuamente spiazzato dalle scelte dei vari comandanti, con attese continuamente mandate all'aria dai vari ordini, tanto che varie volte ho mutato le mie previsioni ("se continua così vincono facile i Giapponesi" e dopo due giorni "se continua così vincono facile i Russi" e poi di nuovo i Giapponesi e poi di seguito).
    Ciascuna parte disponeva di tre comandi. I Russi, inoltre, avevano ordini "personali" segreti che potevano indurre alcune contraddizioni nelle reciproche pianificazioni. Vale la pena di rivelarli.
    Kuropatkin, comandante in capo, doveva tenere la Corea (doveva vincere) infischiandosene delle perdite e anche di Port Arthur. La sua strategia (nelle _mie_ intenzioni) doveva essere tener duro a tutti i costi, cedendo spazio a volontà in attesa che i rinforzi facessero pendere la bilancia dalla sua parte. Reciprocamente Alekseev doveva a tutti i costi tenere Port Arthur. Qualora il porto fosse caduto lui avrebbe comunque perso la campagna, indipendentemente dalla parte che vinceva. Il terzo comandante, Linievitch, doveva invece vincere una battaglia a tutti i costi entro il primo mese di combattimenti.
    Non so quanto queste istruzioni private abbiano inciso sulle scelte dei Russi (e sarà carino ascoltarne le ragioni). Lo scopo era di simulare la storica divergenza di posizioni tra i vertici russi all'epoca. Simili istruzioni non erano state invece inviate ai Giapponesi. Che quindi potevano liberamente pianificare le cose come credevano. I Giapponesi disponevano inoltre di un vantaggio implicito nel numero di giocatori: La IIIa e IVa armata dipendevano dal medesimo generale che pertanto era il solo, avendole indirizzate in due diverse aree della regione, ad avere una visione relativamente ampia di ciò che accadeva sulla mappa. Quando unità russe sono state tagliate fuori dalla linea di comando il generale che le comandava è stato "oscurato", cosa che, appunto, non accadeva al giapponese.
    I Russi potevano usare per comunicare (e a lungo lo hanno fatto), il telegrafo. Ignoro se sia esistita all'epoca una linea che unisse tutti i villaggi. Ne era una lungo la linea ferroviaria ma non sono sicuro per gli altri. Per compensare in parte lo svantaggio appena citato, ho assunto l'esistenza di alcune linee telegrafiche (non una rete ma proprio alcune linee) che univano i vari villaggi. Sino a che non venivano tagliate si supponeva che gli ufficiali del telegrafo avvertissero i comandi di quallo che avveniva nel villaggio stesso.
    Tutti usavano i corrieri. Ho assunto inizialmente 50 km/giorno come movimento dei corrieri. Così un comando lontano avrebbe fatto giungere gli ordini più tardi e le truppe si sarebbero mosse tardi. Poi è stato superfluo. Lo ho mantenuto, relativamente ai Giapponesi, per i contatti tra le armate. Di fatto non ha influito molto: serviva solo a ritardare di 1-3 giorni la cognizione delle reciproche posizioni: cosicchè la I armata aveva conquistato una città e la IIIa lo veniva a sapere 3 gironi dopo. Solo un pizzico di realismo.
    Una scelta importante riguardava l'attrito. I Giapponesi, (Ia, IIa, IVa) si sono avventurati per passi e montagne: oltre a rallentarli con opportuni avvisi (le truppe sono stanche e il morale si abbassa) ho fatto pagre una tassa, in termini di perdite, di 200 uomini a reggimento di fanteria. Non saprei se poco o tanto. Inoltre i Giapponesi dovevano guarnigionare tutti i centri abitati della loro linea di comunicazione (andavano diversificandosi), e sottraevo a guarnigione da una singola unità. Ad esempio un intero rgt della IIa armata era di fatto sottratto all'OdB perché impegnato a guarnigionare.
    Ogni corpo/armata disponeva di un treno o deposito. Di fatto il ruolo è stato marginale e meno importante di quanto avessi sperato. In pratica tenendo le unità riunite in pochi esagoni perdeva ogni funzione. Il solo caso rilevante è stato a proposito della brigata di cavalleria della IIa armata giapponese che, avviata in una esplorazione a larghissimo raggio, è trnata sotto il comando fortemente debilitata sia in termini numerici che morali, tanto da perdere il primo scontro in cui è stata impegnata. Ridotta a poche centinaia di uomini si è però riscattata (dopo una dura ramanzina del comandante in capo) nel proseguo :)
     
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  10. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Chi meglio dell'arbitro può tracciare la storia di quanto è successo, avendo accesso a tutti i documenti di entrambe le parti? :)
    (oltre ad aver gestito il tutto in modo encomiabile).

    attendiamo con ansia la storia della campagna (che segue o precede quelle di parte? se vuoi possono iniziare con le memorie della 1° armata giapponese, corredata dalle sue "Lagekarten").

    Devo dire che la trasmissione delle informazioni ha funzionato, nel senso che ho sempre avuto un'idea piuttosto vaga di cosa capitasse alle altre armate (perché le comunicazioni erano volontarie, quindi ricevevo, in ritardo, solo ciò che dalle altre armate decidevano di comunicare via corriere), e praticamente nulla sugli avversari (in parte anche per mia ignoranza sulla campagna terrestre).
     
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  11. generalkleber

    generalkleber

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    Le due parti hanno preparato le loro forze in vista di progetti avversari ben diversi.
    Guardiamo le forze: i Russi, che partivano con forze inferiori, dovevano resistere per un certo tempo, in modo da poter raggiungere nella seconda parte di giugno, una quasi parità. L'utilizzo della linea ferroviaria permetteva ai Russi non tanto una celerità (sbarcare una divisione comportava 5-6 giorni) quanto una vicinanza ai potenziali teatri. Hanno dunque deciso di tenere le loro forze ben arretrate, chiudendo a riccio in modo deciso solo P. Arthur. Storicamente, appena conquistato un porto, i Giapponesi si sono lanciati contro la piccola penisola del porto. I Russi, forse immaginando qualcosa di simile, hanno tenuto oltre la metà delle forze iniziali ini quell'area. Il resto delle forze si sono piazzate dietro la linea delle colline e dei passi, nell'idea o di colpire alle spalle i Giapponesi lungo la costa o di lasciarli logorare in una avanzata lenta e faticosa che avrebbe permesso di guadagnare tempo. Almeno: questo è quello che ho ricavato io.
    Per i Giapponesi sto cercando di allegare la mappa iniziale ma non ci riesco: magari può farlo il comandante in capo (perché non ci riesco?). Per contenere la prima ondata i Russi hanno puntato sulle truppe peggiori, le Gaurdie di Frontiera. A loro spettava di costituire il "tappo" all'ingresso dei Giapponesi. I Giapponesi erano avvantaggiati anche dal fatto che tre armate, in modo irrealistico, entravano contemporaneamente. Ciò derivava dal mio desiderio di evitare lungaggini iniziali (e infatti il turno iniziava alla fine di maggio e non di aprile!). Le truppe russe sono state sbaragliate subito, e solo il non essersi accorti di alcune unità ha rallentato i Giapponesi, che sono dovuti in parte tornare indietro.
    Le truppe avevano un valore, espresso da una lettera, che indicava insieme il morale e la preparazione. In linea di principio il valore poteva scendere e avevo previsto per i "veterani" un incremento. Non c'è stato il tempo di farlo. Alcune forze Giapponesi avevano un valore alto, A o B, mentre i Russi alla frontiera erano D. Non c'è stata storia.
     
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  12. Amadeus

    Amadeus

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    Salve a tutti.

    Innanzitutto rinnovo anche in pubblico i ringraziamenti che ho fatto in privato agli altri partecipanti a questo divertente ed interessante "esperimento", innanzitutto all'arbitro che ha sacrificato tempo e fatica per organizzare lo scenario e permetterci di giocare.

    In seconda battuta, faccio qualche commento sull'andamento delle operazioni dal lato russo, in particolare da quello del generale Aleksej Nikolaevič Kuropatkin, da me impersonato.


    1) LA CATENA DI COMANDO

    Va precisato che ci è stata data sufficiente latitudine, come squadra, nel decidere il piazzamento iniziale e il piano d'azione, probabilmente perché (l'arbitro lo confermerà) lo scenario prevedeva aggiustamenti rilevanti, anche se non stravolgenti, a ordini di battaglia e calendario delle operazioni.

    L'assenza di una chiara catena di comando e la presenza di obiettivi personali divergenti non ha facilitato il ruolo di noi giocatori russi, anche se non credo l'abbia particolarmente complicato. A parte un po' di "gioco di ruolo" nei cablogrammi scambiati tra il sottoscritto e l'ammiraglio Alekseev, in cui ognuno ribadiva le sue priorità, questa rivalità di ruoli non ha causato problemi reali (probabilmente non ne ha avuto neppure il tempo).

    Ad ogni modo, per dare un po' di ordine, ai rispettivi ruoli, prima dell'inizio della partita, noi tre giocatori russi ci siamo accordati per ripartire le forze inizialmente disponibili sotto i seguenti comandi:

    COMANDO DELLE FORZE RUSSE IN ESTREMO ORIENTE (Ammiraglio E. I. Alekseev)

    SQUADRA NAVALE DEL PACIFICO

    GUARNIGIONE DI PORT ARTHUR

    GUARDIE DI FRONTIERA

    ARMATA DELLA MANCIURIA (Generale della Fanteria A. N. Kuropatkin)

    I CORPO DI CAVALLERIA

    X CORPO (in arrivo)

    DISTACCAMENTO SUD (Generale della Fanteria N. P. Linevič)

    II CORPO SIBERIANO

    III CORPO SIBERIANO

    Una volta chiarito l'ordine di battaglia, bisognava passare a decidere l'iniziale piano d'azione.


    2) LA LOGISTICA

    Sottolineo che la mia conoscenza della guerra Russo-Giapponese è molto superficiale, quindi non avevo un'idea precisa delle potenzialità delle unità sotto il mio comando o di quelle nemiche. Conoscendo, invece, abbastanza bene eserciti e battaglie della Grande Guerra, in particolare del 1914, ho pensato bene di regolarmi a spanne, sulla mia conoscenza di quel periodo.

    Il primo aspetto che ho considerato è stato quello logistico. Nel 1914 si dava per assodato che un esercito europeo sarebbe stato di fatto impossibilitato ad operare oltre 100 km dalla ferrovia agibile più vicina. Senza entrare in dettagli (altrimenti dovrei scrivere per un'ora) si creava un deposito di armata presso una opportuna stazione ferroviaria ed le unità logistiche dei singoli corpi facevano la spola tra questo deposito e le divisioni per rifornirle.

    Questo significa che mi aspettavo di non poter operare efficacemente con le mie grandi unità molto oltre cento chilometri dalla linea ferroviaria.
    Che cosa significava per i giapponesi? Bella domanda. I giapponesi non avevano linee ferroviarie in Manciuria (salvo il tratto di ferrovia che poi fu conquistato ai russi e parzialmente utilizzato). Storicamente i loro depositi di armata sono stati realizzati nei porti conquistati sulla costa della penisola e poi, faticosamente, spostati verso l'interno.
    Mi aspettavo quindi la possibilità per i giapponesi di operare entro un centinaio di chilometri dai porti in loro possesso, con la possibilità di stabilire, eventualmente, altri depositi logistici più all'interno col passare del tempo.


    3) IL PIANO

    Le condizioni irrinunciabili per una conclusione vittoriosa della campagna erano per noi russi:

    - impedire che i giapponesi raggiungessero la ferrovia tagliando fuori Port Arthur dalla possibilità di ricevere rifornimenti e rinforzi e dividendo in due le forze russe presenti nel teatro
    - guadagnare tempo sufficiente per permettere ai rinforzi in arrivo di far pendere la bilancia della superiorità numerica dalla nostra parte

    Data la lunghezza enorme della linea ferroviaria e la possibilità per il giapponese di scegliere quando e dove attaccare, una difesa statica della linea ferroviaria lungo tutto il suo percorso era da escludere a priori.
    Data anche l'inferiorità numerica iniziale era anche poco sensato spargere qui e lì le poche truppe presenti all'inizio della campagna in diversi raggruppamenti che avrebbero rischiato di essere sconfitti uno ad uno.
    Per citare il vecchio adagio militare: chi vuol difendere tutto non difende nulla (Luigi Varriale sarà senz'altro d'accordo), quindi bisognava valutare in quale zona del teatro di operazioni era opportuno concentrare inizialmente il grosso delle truppe.

    Concentrarsi sullo Yalu e contestare dall'inizio con tutto l'ingresso dei giapponesi in Manciuria mi è subito parso un piano poco sensato. Non solo l'inferiorità numerica (e qualitativa) avrebbe reso incerta la vittoria in una grande battaglia difensiva sul "confine" ma, considerando che i russi avrebbero agito lontani dalla ferrovia e da Port Arthur, il rischio di essere aggirati e tagliati fuori da uno sbarco nelle retrovie era enorme.

    Quello che consideravo il vero asso nella manica del Giappone era la quasi totale superiorità navale che avrebbe consentito sbarchi in qualsiasi punto della costa. Chiaramente, essendo impossibile difendere tutta la costa, i giapponesi non sarebbero neppure stati costretti a sbarchi in stile "Normandia '44", ma avrebbero potuto prendere terra in zone poco o nulla difese muovendo poi rapidamente per aggirare o separare le unità russe, una volta conquistato un porto come snodo logistico per i rifornimenti.

    Pertanto un Corpo è stato schierato lungo il fiume Daisha, per bloccare l'avanzata verso Port Arthur lungo la costa, con un altro Corpo di rincalzo, pronto ad intervenire per contrastare eventuali sbarchi nelle nostre retrovie, sbarchi volti a tagliar fuori la ferrovia, aggirare le posizioni difensive o tentare un colpo di mano contro Port Arthur.

    Questa è una mappa approssimativa dello schieramento russo iniziale (non sono presenti piccole guardigioni e guardie di frontiera) in verde le zone di schieramento russe, in nero le direttrici storiche di avanzata dei giapponesi:

    mappa1.jpg

    Il rischio di una puntata diretta verso nord, una volta penetrati in Manciuria senza grossa opposizione, era teoricamente presente ma l'ho considerato poco plausibile (almeno a breve) essenzialmente per i motivi logistici elencati in precedenza.


    4) LE OPERAZIONI

    Manco a farlo apposta, i giapponesi hanno fatto esattamente il contrario di quanto mi aspettassi! :lol:
    Nessuno sbarco nelle retrovie o, comunque, in direzione Port Arthur, e il grosso delle truppe fiondato direttamente verso nord.

    Questa è uno schizzo approssimativo delle direttrici di avanzata giapponesi, non ho riportato gli spostamenti russi rispetto allo schieramento iniziale, né gli ingressi dei rinforzi russi. Almeno per quel che ho potuto desumere dai rapporti e dagli avvistamenti delle mie truppe. I giocatori giapponesi potranno commentare sulla correttezza delle direttrici indicate, tenendo comunque presente che le direttrici sono indicative e che in questa immagine manca ancora più a nord una parte di territorio che è comunque stata oggetto di operazioni.

    mappa2.jpg

    Per farla breve, in meno di due settimane i giapponesi già minacciavano le linee di comunicazione delle retrovie russe nella zona tra Liaoyang e Mukden. Spostando un po' di truppe da sud e rischierando in maniera opportuna i nuovi ingressi, sono riuscito a frenare o contenere l'avanzata nemica per una decina di giorni, dopodiché, è stato impossibile impedire ulteriori aggiramenti tattici che hanno portato le due armate giapponesi concentrate in quel settore a raggiungere la ferrovia in due diverse zone (più in un altro punto più a sud, con una terza armata giapponese). Come ultima azione, sono riuscito a sganciare il I Corpo di Cavalleria dalla linea del fronte per inviarlo in un'azione aggirante che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto tagliare i rifornimenti giapponesi all'altezza di Benshen.

    Un commento sul ruolo del treno rifornimenti che Marco ha sottolineato essere meno rilevante di quel che si sarebbe aspettato.
    Il treno ha il compito principale, più che di portarsi dietro rifornimenti bastanti per una lunga campagna (come era usuale in epoca antica), di distribuire alle unità i rifornimenti che arrivano dai depositi d'armata, depositi che si spostano con la conquista di nuove stazioni ferroviarie, porti etc. La scelta di simulare la carenza di rifornimenti o la lunghezza delle linee di comunicazione mediante la riduzione di organici (l'esempio di 200 uomini a reggimento) mi sembra sia contemporaneamente troppo severa e troppo blanda. Troppo severa perché dubito che in tali situazioni si sarebbero raggiunte tali quantità di perdite irrevocabili a causa di quelle condizioni, troppo blanda perché, se il problema principale di andare oltre il proprio "guinzaglio" logistico è solo quello di perdere uomini, diventa accettabilissimo lasciarsi i rifornimenti indietro. Dico questo per dare un ulteriore spunto di discussione al dibattito (fondamentale) sulla gestione della logistica, non per far polemica, anche perché non conosco i dettagli delle scelte arbitrali.
    Fatto sta che la mia impressione è che, sia i giapponesi, sia noi russi, abbiamo avuto un guinzaglio logistico molto più lungo delle nostre controparti storiche.

    Dove invece mi è sembrato che il formato Kriegsspiel abbia funzionato alla grande, è nella gestione di una catena di comando articolata con altri giocatori in carne ed ossa e nel ricreare una fog of war ottimale, non solo per la mancanza di informazioni sui movimenti avversari (questo riesce a farlo anche un buon gioco per PC) ma anche per l'impossibilità di avere un quadro perfetto sia della situazione iniziale, sia delle regole. Questo comporta un'incertezza su che cosa possa succedere e come possa succedere che un altro sistema di gioco non riuscirebbe mai a riprodurre.

    Non ultimo, mi sono divertito molto e, anche se interrotta in anticipo, questa esperienza è stata sicuramente utile per valutare in presa diretta tutta una serie di elementi utili anche per la mia proposta di scenario sulla Prussia Orientale nel 1914 (se mai dovesse realmente andare in porto).
     
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  13. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Appena ho un po' di tempo riscrivo le vicende da parte giapponese.

    PS: @generalkleber ti riferisci alla mappa col piano?
     
  14. generalkleber

    generalkleber

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    Amadeus ha pienamente ragione. La parte meno soddisfacente è stata proprio la logistica. In pratica (prescindendo dalle loro scelte che, lo ripeto, mi hanno continuamente sorpreso: sono stati bravissimi) i Giapponesi hanno potuto fare quel che volevo evitare: hanno potuto muovere come corazzate in mare. Ho provato raramente a rallentarli ma non è stato sufficiente. Sotto questo aspetto il meccanismo ha funzionato davvero male. Devo dire che non immaginavo affatto che i Giapponesi puntassro così rapidamente oltre le colline e quindi non avevo sufficientemente studiato la cosa.

    Spero davvero che possa andare in porto!

    Aspetto le vicende giapponesi!
    Si Basileus, mi riferisco proprio alla mappa con il piano. Ho scoperto (Santa Lucia!) che esiste un pulsante apposito che non vedevo (Santa Lucia 2!)
    Ho mappe mie a partire dal 6 giugno/gioco, prima di quella data prendevo appunti scritti. Appena scrivi qualcosa comincio a postarle da quella data
     
  15. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Allora ecco la tanto attesa visione della situazione da parte giapponese:

    Premetto che nessuno di noi tre aveva una grande idea delle forze russe (ignoranza storica nostra sulla campagna terrestre), se non che inizialmente sono un po' inferiori ma che riceveranno numerosi rinforzi, tanto che, dopo diversi mesi, i rapporti numerici di forze saranno rovesciati, per cui il problema si è presentato subito su come trovare una strategia che permettesse di assestare un colpo decisivo al nemico prima dell'arrivo dei suoi riforzi. La cosa non si presenta lì per lì semplice, perché se da un lato non abbiamo alcuna idea né della composizione delle forze nemiche né del loro schieramento, dall'altro dobbiamo decidere su quale obiettivo puntare (e come) per realizzare l'obettivo, alla Clausewitz, di distruzione delle forze nemiche. (è un po' come giocare "a mosca cieca")
    Dopo qualche discussione con l'arbitro, per capire bene le possibilità delle armate, deduciamo che i fanti possono avanzare senza problemi ad un passo di 20 km/giorno, la cavalleria anche di 40 km/giorno, l'artiglieria massimo 20 km/giorno ma solo su strada, che le truppe per essere regolarmente rifornite devono essere a non oltre 60 km dal deposito, che per essere riforniti basta essere collegati da una strada alla Corea (lasciandosi dietro una scia di piccole guarnigioni nelle cittadine e negli incroci), che una divisione in marcia ha una colonna di 5 km, ed infine che possiamo sbarcare un paio di divisioni la settimana. Pertanto in un paio d'iterazioni si è convenuto di adottare il seguente piano, di per sé molto semplice:

    Il piano finale adottato è il seguente:

    Strategia generale:

    Superare subito il fiume Yalu con tre armate (1°, 2° e 3°), quindi con due armate (1° e 2°) procedere velocemente verso nord/nord-est per conquistare rapidamente i valichi, conquistati i quali le due armate marceranno verso Mukden su due linee parallele. Nel frattempo la 3° armata avanzerà lungo la costa verso Port Arthur per tenere sotto pressione i russi, lasciare dubbi su eventuali sbarchi e mascherare l'azione principale. Si presuppone che i russi impiegheranno un po di tempo per rendersi conto della minaccia e reagire. A Mukden ci si aspetta di trovare al massimo un debole corpo d'armata che dovrebbe essere facilmente affrontato dalle due armate. Questa azione in profondità dovrebbe tagliare le linee di comunicazioni russe, isolando le forze russe nella penisola dalle Siberia (quindi tagliando le loro linee di rifornimento e bloccando i rinforzi), costringendo i russi a reagire e sfruttando così il vantaggio tattico della difensiva. Dal momento che a Tieling il fronte si restringe, una sola armata dovrebbe essere sufficiente a bloccare i rinforzi che arriveranno per ferrovia nei mesi successivi, mentre le altre forze si occuperanno dei russi nella penisola.
    Una volta isolata la penisola e ricevuti i rinforzi dal Giappone, si procederà con la graduale conquista della penisola. Se la 2° armata riuscirà a bloccare i rinforzi dalla russia, il tempo giocherà a nostro favore, riducendo le scorte e morale delle forze russe bloccate nella penisola.


    Operativamente le istruzioni sono le seguenti:

    1° e 2° armata marciano su due colonne parallele fino allo Yalu, seguite, ad una giornata di marcia, dalla 3°armata. La 1°armata supererà il fiume ad Andong, quindi attenderà l'arrivo della 3°armata a rilevarla e proseguirà verso nord con obiettivo Mukden via Fonghuangcheng [0831] - passo 1535 - Benshen [1636].
    La 2° armata supererà il fiume più ad est (Yijhou) e marcerà verso nord su Fushun-Tieling via Saimajun [1236] - passo 1438 - Qingcheng [1841] - Fushun.
    La 3° armata, che avanza in coda alla 1°, raggiunta Andong procederà verso ovest lungo la costa verso Port Arthur.
    La 4° armata, la più debole di tutte, rimarrà inizialmente in riserva, da fare sbarcare dove e quando parrà opportuno ma non oltre 15 giorni dall'inizio della campagna (in modo che possa dare il suo contributo).

    Si conta che la 1° e la 2° armata supereranno lo Yalu nel giorno X+3/X+4 e che possano raggiungere i valichi intorno al giorno X+15, per poi, salvo intoppi, essere in grado di attaccare la linea Mukden/Fushun intorno al giorno X+25/X+30.


    La divisione dei comandi è 1° armata (io), 2° armata ("Silvan" visto che la 2° armata compirà l'azione più audace e lui ha proposto il piano finale), 3° e 4° armata ("Biondo", che preferiva non avere subito un comnado che lo impegnasse troppo). Comando generale assegnato al comandante della 1° armata :) (sempre io, ma solo per meriti cartografici in quanto autore delle mappe dei vari piani).

    --------------------------------------------------------------------
    PS:
    1) Come si vede dalla mappa che allego (in cui mi pare che le date siano anticipate di un mese), ci rendiamo conto in ritardo, a cose ormai fatte, che s'inizia il 28 maggio, un mese dopo l'avvio storico della campagna di terra, cosa che ci regala la 3° armata quasi al completo, ma che sicuramente avrà permesso anche al nemico di essersi riforzato.
    2) nell'evoluzione del piano il baricentro del'azione si è spostato sempre più sul fianco destro, e mentre i valichi venivano passati sempre più ad est si è rinunciato quasi subito agli sbarchi vicino alla punta della penisola (ed in generale ad ogni sbarco), lasciando la possibilità di sbarco alla sola 4° armata. In realtà anche la 4° armata sarebbe dovuta entrare in campo via Corea alle spalle delle altre secondo il piano "Silvan", ma poi è prevalsa l'idea di lasciarla in riserva perché avremmo regalato un vantaggio all'avversario se si fosse accorto che avevamo in campo l'intera nostra forza e che non rischiava più sbarchi alle spalle.
    --------------------------------------------------------------------

    Allego la mappa (spero che si veda!)
     

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  16. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Ed ecco il "rapporto" della prima armata giapponese.
    Pur essendo ufficialmente il comandante in capo, la mia conoscenza delle vicende delle altre armate è più lacunosa ed estremamente frammentaria, e la rimando ad un secondo momento.

    1° armata:

    La 1°armata marcia in colonna su Andong dal 28.5, con in testa 2° e 12° div, seguite dalla div. della Guardia e dalle brigate della riserva. Immaginando che Andong fosse difesa da circa una divisione, raggiunto il 29.5 lo Yalu di fronte ad Andong, viene dato ordine che la 2° divisione schieri le artiglierie e finga un assalto frontale preparando passerelle, mentre i genieri della 12° gettano un ponte ad est della città per permettere l'attraversamento al resto dell'armata e prendere così la città sul fianco. In realtà la foga della 2°divisione la trascina in un assalto frontale non autorizzato, supera rapidamente il fiume ed attacca Andong, costringendo di fatto le altre divisioni ad unirsi all'assalto. Per fortuna la città è difesa solo da un paio di reggimenti appoggiati da un paio di batteria e, superato facilmente il fiume, viene presa il giorno dopo. Circa un migliaio scarso di perdite, forse 3-4000 perdite nemiche. Qualche superstite russo è segnalato ripiegare verso ovest. Reparti di cavalleria russa osservano gli scontri da lontano per tutta la durata dei combattimenti ma non intervengono.
    A questo punto l'armata si ferma un giorno per riordinarsi, facendo riposare i reparti, ed attendere l'arrivo della 3°armata, non fidandosi di marciare verso nord lasciandosi truppe nemiche, tra cui l'elusiva cavalleria nemica, sul suo fianco sinistro. La 2°armata, che non ha questo problema, pare sia più avanti.
    [NOTA: a questo punto mi rendo conto del primo errore commesso: la 1° armata avrebbe dovuto marciare dietro la 3° armata, in modo da non perdere il contatto col nemico in ritirata e mascherare il movimento verso nord. In questo modo, oltre a perdere contatto con le truppe nemiche, l'avversario si sarà inevitabilente chiesto perché non si stiano inseguendo le sue truppe in fuga.]
    Il giorno 1.6 l'armata riprende la marcia, inizialmente su due colonne su ampio fronte in modo da non rischiare di lasciarsi della cavalleria nemica alla spalle (che però si dilegua all'avanzare dei soldati giapponesi), quindi dopo aver raggiunto Fonghuagcheng, procede lungo la strada su un'unica colonna. In avanguardia, 10 km più avanti del grosso, la cavalleria della 12° divisione, sia come ricognizione, sia per mascherare ad eventuali nemici la presenza dell'intera armata, quindi le tre divisioni in fila, in coda le brigate della riserva ed il deposito. Non si hanno più avvistamenti di cavalleria nemica e, marciando a passo costante, il giorno 4.6 l'armata s'impadronisce del bivio [in 1334] dove si separano le strade per i tre valichi, bivio che con sua grande sorpresa trova sguarnito. Il morale sale alle stelle, la sopresa strategica pare assicurata. La cavalleria viene subito mandata ad esplorare il valico per Benshen (quello che interessa davvero), mentre la brigata 3K viene dirottata a coprire il fianco sinistro e quindi ad occupare il valico di Motien, di nuovo inspiegabilmente sguarnito. La brigata 24-48 si trincera nel bivio a proteggere le comunicazioni mentre l'armata prosegue la sua marcia per Benshen. Le comunicazioni con la 2° armata divengono difficili, pare sia rimasta indietro, ma non si hanno notizie certe. Anche la 3° armata ha incontrato solo una scarsa resistenza, dove saranno i russi?
    La cavalleria in avanguardia, raggiunto il ponte sul fiume Taizih, rileva la presenza di numerose truppe nemiche trincerate a Benshen. Prova invano a costeggiare il fiume alla ricerca di purtroppo inesistenti guadi, mentre la 12° divisione, con le artiglierie d'armata raggiunge il fiume e si schierano anche le artiglierie d'armata per appoggiare l'assalto. Nel frattempo le altre due divisioni sono dirottate a nord-ovest per attraversare il fiume 20 km più a valle. Riescono a gettare un ponte senza incontrare resistenza ed attraversano il fiume ma sono avvistate da colonne di salmerie che muovono lungo la strada Liaoyang-Benshen. Le due divisioni quindi muovono rapidamente per schierarsi alle spalle di Benshen, mentre la loro cavalleria viene distaccata per chiudere l'accerchiamento tagliando la strada per Qhencheng, lungo la quale sono avvistati reparti dell'8° divisione nemica. La brigata 3K scende da Motien a proteggere il ponte. La 2° armata comuncia di avere incontrato reparti nemici a Qhencheng. La 3° armata comunica che avanza lungo la costa e che è iniziato lo sbarco della 4° nei porti conquistati dalla 3°.

    Il giorno 11.6 le tre divisioni iniziano l'attacco sulla città accerchiata, ma le forze nemiche sono superiori al previsto, alla fine pare almeno una divisione, e resistono valorosamente. Inoltre, mentre il grosso dell'armata combatte a Benshen, la brigata 1K si trova a respingere un pericoloso contrattacco nemico da Liaoyang, cosa che le riesce solo a prezzo di gravi perdite. Nonostante la minaccia nemica sul fianco, la priorità viene data ale oeprazioni contro Benshen, che finalmente cade il giorno 13.6. L'armata può riprendere la marcia il 15.6, dopo aver fatto riposare le truppe provate dai combattimenti. La pressione sul fianco sinistro e l'avvistamento di forti reparti di cavalleria per circolano liberamente per la campagna, anche alle spalle del precario blocco della brigata che rischia di essere aggirata, impongono di mettere in sicurezza il fianco sinistro prima di poter procedere.

    [NOTA: a questo punto mi rendo conto del secondo errore, ben più grave del primo: la 4° armata, invece che sbarcare dietro la 3°, sbarco autorizzato verso il 9-10.6, avrebbe dovuto marciare alle spalle della 1° armata per coprire il fianco sinistro della 1° e della 2° armata, ma ormai lo sbarco è in corso ed impiegherebbe troppo tempo per raggiungere le posizioni della 1° armata, meglio lasciare che operi autonomamente]

    Ciò costringe ad una diversione, così mentre la divisione della guardia si riordina a Benshen e la sua cavalleria va in ricognizione verso nord (direzione Mukden), la 2° e la 12° divisione ricevono l'ordine di unirsi alla brigata 1K per un attacco verso Liaoyang, con lo scopo di respingere le forze di fronte alla brigata 1K. Il 15 sera le due divisioni raggiungono le posizioni della brigata 1K, il 17 iniziano le operazioni. Il nemico però si ritira dopo un breve combattimento, la sua cavalleria scompare, probabilmente ripiega su altri reparti in seconda schiera.
    Per quanto l'obiettivo minimo di allontanare il nemico da Benshen si possa considerare raggiunto, la tentazione di attaccare verso Liaoyang è forte, ma ciò allontanerebbe l'armata dalla sua direttrice d'avanzata e dalla 2° armata rischiando inoltre di farla cozzare contro posizioni fortificate nemiche vanificando il piano generale. Tuttavia non si può sguarniere del tutto il fianco sinistro.
    Come compromesso, per continuare a mantenere la pressione sul nemico (ed indurlo a credere che questa sia la direttrice d'avanzata principale), la 2° divisione continua ad avanzare insieme alla cavalleria delle due divisioni [NB: la cavalleria a questo punto viene distaccata dalle divisioni per operare come ricognizione e copertura] per spingere il fronte il più lontano possiible da Benshen e dalla linea di comunicazione dell'armata. Le truppe riescono ad avanzare fino a 10 km dalla ferrovia prima d'incontrare una resistenza significativa.
    Nel frattempo il 22 giugno il grosso della 12° divisione torna indietro per riprendere la marcia verso Mukden insieme alla divisione della guardia. L'idea è di scalzare il nemico dal bivio in cui si separano le strade per Mukden e Fushun, attraversare il fiume a metà tra Mukden e Fushun (in un punto che si spera poco controllato) in modo da poter prendere Fushun alle spalle se la 2° armata ha bisogno d'aiuto o attaccare Mukden senza dover forzare il passaggio fiume di fronte al nemico.

    In questo modo l'armata si ora trova divisa in due colonne: due divisioni seguono la direttrice d'avanzata del piano verso Mukden/Fushun, mentre una divisione ed una brigata di riserva coprono il fianco sinistro. Le altre truppe d'armata (due brigate scarse della riserva) tengono una Benshen e l'altra il bivio a sud del valico.
    La diversione verso nord-ovest ha fatto perdere tempo prezioso, che rischia di vanificare il piano generale se il nemico è in grado di reagire.

    Il 23 giugno la divisione della Guardia e la 12° divisione attaccano il bivio per Mukden/Fushun ma il nemico che lo presidiava in forze fino a poco prima si ritira precipitosamente. Con sopresa si prende contatto con reparti della 2° armata che sono già a nord-est del bivio. Pare che la 2° armata abbia raggiunto il fiume Hun e stia già operando intorno a sud-ovest di Fushun. Data l'apparente mancanza di reazione avversaria e la scarsità di truppe dell'armata impegnata in varie direzioni (e che ha anche subito un po' di lorogamento, intorno al 15-20% della sua capacità di combattere) le truppe di riserva vengono spinte in avanti: la brigata 1K abbandona Benshen per unirsi alla divisione della Guardia, la brigata 24-48 abbandona il bivio oltre i valichi per porsi a difesa di Benshen.
    Poiché si giudica che la 2° armata non abbia bisogno di aiuto da ovest [ma due giorni dopo la 2° armata avrebbe comunicato di non ritenere di essere in grado di superare il fiume prendere Fushun], la 1° armata marcia rapidamente su Mukden inseguendo il nemico in ritirata, che distrugge i ponti appena le avanguardie vi si avvicinano il giorno 24 giugno. La divisione della Guardia grazie ai genieri attraversa il fiume ad est ed attacca la città da est il 26, mentre la 12° divisione con l'artiglieria d'armata bombarda la città e la cavalleria della guardia taglia la ferrovia tra Mukden e Liaoyang. La città pare difesa da almeno due brigate che frustrano parzialmente il primo tentativo il giorno 26, un nuovo attacco più massiccio è ordinato per il 27, ma con sorpresa si scopre che i difensori si sono ritirati verso ovest. La cavalleria della guardia deve rapidamente ripiegare dalla ferrovia, attaccata da due lati, per non essere annientata. Con la conquista della città l'armata ha raggiunto il suo obiettivo strategico.
    Nel frattempo le truppe schierate ad ovest di Liaoyang su un ampio fronte (2° divisione, brigata 3K e cavalleria della 2° e della 12° divisione) ingaggiano qualche battaglia col nemico più che altro a mascherare la propria debolezza. Le fanterie riescono ad avanzare di 10 km sul loro fianco sinistro - direttrice strada Benshen-Lioyang - minacciando la ferrovia ancor più da vicino (ma rischiando d'infilarsi in una sacca avendo il fianco destro completamente scoperto, con soli 700 cavalieri a coprire 20 km) ma non riescono a procedere oltre, Infatti il 27.6 la cavalleria rileva un paio di divisioni nemiche schierate lungo la ferrovia di fronte alle loro posizioni.

    (a seguire le mappe, devo prima ridurne le dimensioni da 2,1 Mb a qualcosa meno (e non mi piace che i pdf non si vedano ma si scarichino solo!). Sarà interessante confrontarle con quelle dell'arbitro).
     
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    Ultima modifica: 17 Maggio 2018
  17. generalkleber

    generalkleber

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    Questa la situazione all'11 giugno
     

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  18. generalkleber

    generalkleber

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    E questa il 13.
    La 9^ della IIIa armata giapponese è stata passata alla IV armata che sta iniziando a sbarcare. Lo sbarco sarà assai lento per l'azione di disturbo (per i timori di azioni di disturbo) della flotta russa a Pt. Arthur. Ciò impone una pausa alle azioni del lato sinistro giapponese. Peraltro su quel fronte si è prodotta una strana stasi e i Giapponesi hanno potuto, muovendo assai lentamente e con prudenza, avanzare senza ostacoli di sorta. Il solo problema è il logorio della 9^ tra le montagne.
    Peraltro il piano giapponese ha funzionato tutto sommato bene poiché i Russi sono stati costretti a bloccare sostanziali forze a SO.
    A Benshen i Giapponesi hanno preferito accerchiare la città: ai Russi non è restato che combattere sino alla fine. La conquista ha comportato 3 giorni di combattimenti
     

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  19. Amadeus

    Amadeus

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    Sui problemi generali della logistica nel teatro di operazioni della Manciuria può essere utile leggere questa citazione di J.N. Westwood da Russia Against Japan, 1904-1905 (enfasi mie):

    "The strategy of both sides had been hampered by transport difficulties. For the Japanese, there had been anxiety about the sea communications between Japan and the mainland, and the difficulty of bringing up supplies from the coast to the armies as they penetrated northwards. For the Russians, the basic problem had been the movement of supplies and reinforcements over the single-track Trans-Siberian Railway.

    By 1904 Japan had built up a considerable merchant fleet, and most ships were put at the disposal of the army and navy, leaving foreign vessels to fill the resulting gaps in commercial services. The Japanese coast was well-provided with ports where transports could assemble and await their cargoes and then slip down the coast to begin the
    100-mile crossing from Japan to the nearest point of Korea. This nearest point was the Korean port of Fusan which, however, lacked a rail outlet. Most ships therefore passed Fusan to creep up the west coast of Korea, initially to Chemulpo and Chinampo, and later to ports in southern Manchuria. The lethargy of the Russian squadron enabled these supply and transport operations to proceed with remarkably little loss. Only the cruisers from Vladivostok operated against them, and not often.

    During its march from Chemulpo to the Yalu, Kuroki's 1st Army was supplied from the sea; as its route was along the coast its lines of communication from successive base depots could be short. After the Battle of the Yalu the port of Antung became available, and a light railway (narrow-gauge) was laid from Antung northwards to the road junction of Fenghuangcheng, which became the initial base for the 1st Army's advance towards Liaoyang. This railway was later extended and was a valuable supplement to the hundreds of transport
    carts serving the army. Its wagonettes, hand-propelled, could each carry 1000 lb.


    Kuroki also had the services of the transport corps (conscripts rejected for health reasons and given brief training as military coolies, carters and drivers). Despite this, and despite the use of a very convenient base port, the 1st Army was the worst-placed for supplies. Unlike the other armies, it was far from the main railway, its advance was along mountain roads that were impassable at certain periods, and the surroundings were poorly endowed with horses, carts, forage and grain. It was not until the railway was reached at Liaoyang that these problems were solved. Until then, each advance was followed by a long pause during which supplies were laboriously brought up to the latest advanced base.

    Further to the west of the 1st Army was the 4th. This, to the strength of one division, had landed at Takushan and pushed northwards. The road was quite serviceable, being only disrupted occasionally by rain, and the locality was populated enough to provide forage, meat and vegetables. This relative ease of supply was one reason why the First Division was followed by others, to create a complete army. This army was able to abandon its original supply line when it reached the main railway at Haicheng.
    "

    Dal punto di vista logistico, sarebbe stato meglio simulare la costruzione di depositi avanzati lungo la linea di comunicazione (quelli che nel gergo militare dell'epoca erano chiamati étapes - tappe) ed il loro rifornimento via treno (o carretti).
    Questo avrebbe rallentato il tempo delle operazioni offensive lontane dai depositi costieri rifornibili via mare (come successo realmente) e avrebbe simulato anche la maggiore difficoltà di avere ben due armate rifornite lungo la medesima strada/ferrovia.
    Tutto ciò, ovviamente, vale anche per i russi! Il sistema scelto ha favorito logisticamente entrambi, non solo i giapponesi, anche se, essendo questi ultimi all'offensiva strategica, hanno forse potuto spremere qualcosa in più da questa semplificazione logistica.

    Adesso sono oberato di lavoro ma tra un mesetto potrei anche proporre lo scenario. Da parte mia devo provare in solitario ancora un paio di cose per valutare la validità di alcune soluzioni da me ideate, se l'esperimento funziona, e se verifico di essere in grado di gestire il carico di lavoro: ho intenzione di aggiornare personalmente le mappe e di smistare tutte le comunicazioni tra i partecipanti, per me si potrà partire. Basta solo trovare giocatori a sufficienza: ritengo indispensabile avere, oltre i tre comandanti di armata, anche (quasi) tutti i comandanti di corpo. Mi piacerebbe molto se si realizzasse. Vedremo!


    Innanzitutto complimenti per il dettagliato resoconto, per la splendida mappa (posso chiederti che software hai utilizzato?) e, non ultimo, per l'abile capacità manovriera che... infiniti lutti addusse al sottoscritto! :D

    Di seguito faccio qualche commento volto a chiarificare che cosa si stava pensando dall'alto lato del fronte...
    A questo punto mi sono reso conto che, nonostante quanto avessi dato per scontato all'inizio, si rischiava che una grossa quota delle truppe giapponesi procedesse verso nord, zona in cui non era presente al momento alcuna unità russa, e ho iniziato a dare ordini per il rischieramento il 29 maggio. Tant'è che il giorno successivo, informavo il comando a Port Arthur della mia decisione di rischierare parte delle truppe già presenti nel teatro di operazioni e i rinforzi in arrivo (tutte unità del X Corpo Siberiano) a nord. Di seguito il messaggio da me inviato:

    ——————————————————————
    Telissu, 01.06.04
    DA: Quartier Generale dell’Armata di Manciuria
    A: Comando Forze Russe in E.O.

    Ammiraglio Alekseev,
    ho già dato ordini alle unità del X Corpo di ridispiegarsi (via ferrovia) a Liaoyang: è mia intenzione creare una base avanzata a Beshen. Da lì, il X Corpo potrà intervenire contro unità giapponesi che dovessero valicare le montagne. Rimane essenziale una informazione tempestiva ed accurata su tutte le direttrici di avanzata giapponesi.

    Per quanto riguarda la protezione degli accessi a Port Arthur, il Distaccamento Sud già è schierato adeguatamente per difendere la parte sud della penisola da un'avanzata nemica in direzione SO.

    firmato
    KUROPATKIN
    ——————————————————————




    I russi non ci sono!
    Come già detto, la nostra preoccupazione era sì, ovviamente, il taglio della linea ferroviaria ma ci aspettavamo, per motivi di tempo e logistica, un tentativo in prossimità di Port Arthur. Assumevo, in caso di una puntata verso nord, di avere il tempo di inviare adeguati rinforzi in zona dalle truppe che ancora dovevano essere trasferite nel teatro di operazioni.

    [Continua...]
     
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  20. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    In effetti era il nostro obiettivo :)

    Sinceramente volevo: 1) evitare un sanguinoso assalto frontale con attraversamento di fiume, 2) mettere fuori combattimento il maggior numero possibile di russi, evitando che potessero scappare, 3) evitare che reparti russi scappassero e dessero notizia degli avvenimenti (ingenuità mia pensare che fosse possibile).


    Sarebbe stato interessante leggerlo prima, la mia ignoranza sulla campagna terrestre era pressocché totale.

    attendiamo fiduciosi...

    Grazie. Per le mappe ho usato Inkscape https://inkscape.org/it/ programma di grafica vettoriale open-source che uso da anni (ottimo e superato il primo impatto ci si fa di tutto). Fondamentalmente in questo caso l'ho usato per caricare la mappa jpeg fornita da Marco, e su un livello superiore disegnarvi unità e direttrici di marcia.
    Se vuoi ho un'altra trentina di mappe (le aggiornavo giorno per giorno) solo che sono pdf di 2,1 Mb e devo ridurle (devo ridurre la qualità del file jpeg, che da solo occupa 2 Mb e rigenerare i pdf).

    Reazione veramente rapida, molto più del previsto! complimenti per la capacità di analisi sulla base dei pochi dati a disposizione. Lioyang era l'obiettivo più nord-orientale della versione precedente del piano, poi, valutando che in effetti potevamo marciare anche più lontano (limiti del sistema logistico che hai evidenziato, e che è critico per una campagna come questa. Infatti un numero piuttosto elevato di email era stato scambiato con l'arbitro, ritardando così l'inizio di qualche giorno, proprio per capire bene quali fossero capacità e limiti di movimento e manovra delle nostre forze prima di formulare uno straccio di piano), su proposta di Silvano si è optato per Mukden, meno ovvio e soprattutto più lontano dalle truppe russe, che immaginavamo sparpagliate tra i principali nodi stradali/ferroviari con distaccamenti sui valichi (facili da difendere). La cosa che ci sorpresi (o almeno che mi ha sorpreso) è stata l'assenza totale di difese, o anche solo osservatori e pattuglie sui passi. Temevo anche solo un paio di reggimenti, che sarebbe stato difficile scalzare e che non si potevano aggirare tra i monti. In breve, di rimanere imbottigliato senza avere vie alternative. Puntare su Mukden serviva.

    PS: ma dove era finita la cavalleria che mi osservava ad Andong? capisco che da vista dall'altra parte la circospezione pare esagerata, in effetti mi sembrava di operare come la 2° flotta del Pacifico nella sua rotta per l'oriente, che vedevano ovunque torpediniere giapponesi... ma temevo davvero la presenza dei cavalieri avversari nelle mie retrovie e sui fianchi.
     

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