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AAR - A.S.I. 10 settembre 1940

Discussione in 'The Operational Art of War' iniziata da rob.bragg, 14 Febbraio 2012.

  1. rob.bragg

    rob.bragg

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    Scenario predisposto con il fondamentale supporto di Huirttps e Sicut Leones, ai quali vanno tutti i miei ringraziamenti.

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    Definizioni Scenario :

    Mappa : da Tripoli al Delta, dal Mediterraneo alla latitudine di Giarabub / Siwa;

    scala 1 hex = 5 km

    Date : dal 10-09 (AM) al 9-12-1940 (PM)

    Turni = 2 per giorno (giorno / notte)

    OoB = storico, a livello dibattaglione / cp.indipendente, con organici delle TO&E ufficiali (vedi nota h)

    Mappa strategica (a est della Sirte)

    ASI - 10-09-40 - Mappa Strategica (a ovest della Sirte).jpg

    Mappa operativa dell'area degli scontri di frontiera

    ASI - 10-09-40 - Mappa Operativa (1).jpg

    Abbiamo cercato di ricostruire lasituazione alla data nel miglior dettaglio possibile; purtoppo la dislocazione di alcuni reparti era dubbia e le fonti davano indicazioni discordanti; in questi casi abbiamo proceduto secondo buon senso.

    Note :

    a) il sistema di replacements di TOAW è stato praticamente disattivato, perché irrealistico, soprattutto per questo scenario. Esistono, alla start date dei minimi “pool” di risorse. Per il resto i rinforzi arrivano o tramite unità organiche (alle date storiche) o sotto forma di “convogli” (unità riserva con mix armi-uomini, che giunte in teatro devono essere sciolte per far affluire le risorse ai pool stessi).

    b) Molti parametri sono stati fortemente modificati, per meglio caratterizzare la guerra nel deserto :entrenchment rate, engineer rate, movement, supply, ecc.

    c) Supply : con il sistema dellapatch 3.4 (avanzato). Supply Points a Tripoli (principale), Bengasi (secondario) e Tobruk (ridotto); Suez & Alessandria (principali), M.Matruh(secondario). Ferrovia Alessandria –M.Matruh attiva. Supply level iniziale medio/basso per entrambi i contendenti.

    d) Le forze britanniche (soprattutto la 7th A.D.) hanno una proficiency iniziale un po’ più alta.

    Tra le italiane, molto scarsi i Libici (tranne il Gr.Maletti).

    e) Readiness molto bassa per tutte le unità tranne il XXIII Corpo, il CCL, il Gr.Maletti italiani e la 7thA.D. britannica.

    f) Forze aeree : proficiency ereadiness buona per entrambe.

    g) Night Proficiency : molto bassa (20%) per entrambi. Quindi fattibili movimenti, bombardamenti di artiglieria. Combattimenti “a rischio”

    h) Quasi tutte le unità sono in teatro sono sotto-organico, di un livello compreso tra il 10 e il 30%

    i) Trasporto aereo molto limitato per entrambi. Ogni G.U. ha a disposizione una “autocolonna” (supply) per migliorare il livello di rifornimenti locale.

    j) I Britannici hanno a disposizione 2 BB (Warpite e Malaya) + 2 Sqn DD per eventuali azioni costiere. Non sono possibili sbarchi.

    Home Rules :

    1) non è possibile concentrare in un hex (5 km) più di un Rgt / Brigata rinforzata (4-6 unità e sottounità)

    2) La Mediterranean Fleet può fare azioni di fire support di durata max mezza giornata (1 turno), poi deve rientrare ad Alessandria e deve rimanerci almeno 1 settimana.

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    Giocando in solitario, human vs human (l’AI è improponibile) è necessario (tentare) di essere assolutamente imparziali, facendo finta di non conoscere le intenzioni avversarie e soprattutto prendendo le proprie sulla base solo di quanto emerge dalla propria FoW.

    Inoltre ho cercato appositamente di commettere un po’ di errori, per ciascuna parte, e svolgere azioni che io personalmente - in una ottica di “partita” - non avrei compiuto (o realizzato in modo diverso), per calarmi quanto più nella parte. Quindi ho voluto tentare più una simulazione che un “wargame” libero, ipotizzando in particolare un POD (ragionevole) sia per gli italiani sia per i britannici.

    Caratterizzazioni :

    - Wavell : prudente
    - O’Connor : impetuoso
    - Messe : prudente, ma risoluto
    - altri generali italiani prudenti / “vecchia scuola”. Non indipendenti.

    Stile di Comando :

    a) italiano = accentrato (Messe); modifiche dei piani non immediate
    b) britannico = decentrato; O’Connor e la 7th A.D. hanno molta libertà d’azione. Flessibilità

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    Introduzione e POD, Italia

    Dall’inizio di settembre il Duce era molto inquieto e sempre più scontento dell’operato di Graziani.

    Il 4 settembre si decise a convocarlo a Roma e, dopo un breve colloquio, gli comunicò che aveva deciso di sollevarlo dall’incarico.

    Ciano nel suo diario già da giorni riportava : <<Duce seccato con Graziani ; parla di sostituirlo con Messe o Vercellino …>> (Nota : corrisponde a verità : riportato in Montanari, Le Operazioni in A.S., Vol.I, pg.136, ma con riferimento alla situazione intorno al 12 ottobre; ovviamente, e purtroppo, non se ne fece niente)

    Mussolini convoca Messe per la mattina successiva (5 settembre) : in un breve incontro, il Duce gli conferisce l’incarico di comandante supremo per l’ASI. Gli comunica, con “logica geometrica” obiettivi e mansioni : lanciare immediatamente una offensiva verso M.Matruh, schiacciare i britannici e conquistare il Delta. Per il resto, massima libertà d’azione.

    Messe in serata vola in Cirenaica e convoca a Tobruk, dove stabilisce un comando provvisorio, tutti i comandantidi CdA e di divisione, oltre a quelli della R.A. Riunione fissata per il 7 mattina.

    7 settembre, ore 10:00 : la riunione inizia; Messe viene ragguagliato su forze, disposizioni, logistica, piani : Graziani ne aveva predisposti 3, optando poi per l’ultimo : un aavanzata solo lungo la litoranea, utilizzando il solo XXIII CdA (Bergonzoli),il Gruppo Div.Libiche (GDL, Gallina) e il CCL (Comando Carri Libia, Babini) da Bardia verso Sollum, Halfaya e Sidi Barrani, con le Div.Libiche in testa, “Marmarica”e “Cirene” subito dietro, il CCL e la “23 marzo” (CCNN) in riserva. Il Gruppo Maletti a proteggere il fianco lungo il ciglione di Sollum. Tutte le altre unità presenti in Cirenaica ferme, per problemi di rifornimento e di approntamento : “Sirte” e XXI CdA nell’aera di Cirene, “28 ottobre” (CCNN) intorno a Maddelena (nel Gebel cirenaico), “Catanzaro” e XXII CdA a Tobruk, “3gennaio” (CCNN) a El Adem, artiglieria e supporti di armata tra Bengasi e Tobruk; GaF a Tobruk, Bardia, Rid.Capuzzo, Rid.Maddalena; “Raggr.Sahariano” a Giarabub.

    Purtroppo non è possibile modificare in breve tempo lo spiegamento e l’approntamento delle forze. Ma Messe valuta attentamente la situazione : il “ciglione” dell’altopiano libico non è superabile (nemmeno dalla fanteria) se non dalla rotabile costiera a Sollum, dalla pista del passo di Halfaya e dal varco di Bir Sofafi. E’ una posizione difensiva molto forte, ma aggirabile. Un movimento unicamente frontale deve sperare di non trovare forte opposizione britannica.

    Quindi, Messe decide di tornare al piano originario (POD italiano) : la “23 marzo” (motorizzata) insieme al 2°Raggr.Carri (Trivioli, CCL) costeggeranno il ciglione, da Bir Ghirba, per Bir Sofafi, Misheifa, fino ad est di Sidi el Barrani (isolandola), marciando sulle piste dell’altopiano del Deserto Libico. Nel caso di forte resistenza britannica a Sollum – Halfaya, distaccheranno unità per aggirare ed attaccare da tergo quelle posizioni. Le Div.Libiche attaccheranno Sollum / Halfaya, cercando di sloggiare i britannici, ma lasceranno poi il passo alle “Cirene” e alla “Marmarica”, con il supporto del 1° Raggr.Carri (Aresca, CCL). Il Gruppo Maletti (3a Libica) sosterrà l’avanzata della “23 marzo”, coprendola sul suo fianco destro (verso il deserto). La R.A. dovrà ottenere la superiorità aerea e svolgere azioni di interdizione, controllando anche i movimenti della Mediterranean Fleet.Occupata Sidi el Barrani, dopo alcuni giorni di sosta, la marcia riprenderà verso M.Matruh, sempre con una direttrice costiera ed un avvolgimento dal deserto.

    Disposizioni e movimenti preparatori : dal 10 al 12 settembre, di notte (per evitare caldo e ricognizione / interdizione britannica), ridispiegamento delle unità verso le nuove aree di concentramento, (purtroppo) con lunghi e faticosi spostamenti lungo le piste del deserto. Superamento della frontiera ed attacco a Sollum alle H.6:00 del 13 settembre, dopo una breve preparazione di artiglieria da parte del XXIII CdA.

    Si ipotizza un eventuale uso dei due battaglioni parà (“Fanti dell’Aria” libici e 1° Nazionale) del Gruppo Tonini per isolare M.Matruh e distruggere ampi tratti di ferrovia e rotabile, riducendo i rifornimenti nemici. Poi sganciamento nel deserto. Da decidere. Gruppo Tonini allertato.

    Si ipotizza anche un eventuale attacco da Giarabub a Girba e Siwa, condizioni meteo permettendo, con un btg.sahariano.

    La Divisione Sabratha, nell’area di Tripoli, dovrà eventualmente cedere rimpiazzi e materiali. Stesso discorso per la 4a Libica, a favore del GDL.

    Totale forze direttamente impegnate: 18 btg.metropolitani (6 motorizzati) e 16 libici (4 motorizzati), 3 btg.mitraglieri, 6 cp.C/C con 47/32, 6 btg.carri “L” e 2 btg.carri “M”, 5 Rgt.Artiglieria divisionale (totale 13 Gruppi) e 1 di CdA (con 3 Gruppi); 4 Gruppi pesanti di Armata, in arrivo da Bengasi, unità di supporto. ( = 284 L3, 72 M11/39)

    R.A. : 2 Gr.CT (Cr.32), 3 Gr.CT (Cr.42), 3 Gr.Ass. (Ba.65 / Ba.88), 10 Gr.BT (SM.81 / SM.79)

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    Introduzione e POD, Gran Bretagna

    La Western Desert Force (Wavell /O’Connor) il giorno 10 settembre ha questo dislocamento :

    7th A.D. – Support Group, a Sollum e Halfaya, con 2 Mot.Inf.Bns (1st /KRRC, 2nd /Rifle Bde ), 3rd RHA (AT, 2pdr) e 4th RHA(25 pdr);

    7th A.D. – 4th A.Bde a Buq Buq, con 6th RTR (Cruiser) e 7th Hussars (MkVI);

    7th A.D. – 7th A.Bde a El Maktila, con 1st RTR (Cruiser) e 8th Hussars (MkVI);

    11th Hussars (Morris AC) tra Esc Scegga e El Hamr, in ricognizione sul lato interno dell’altopiano;

    HQ Provisional Brigade a M.Matruh, con 5 Mot.Inf.Bns, 1 Mot.MG.Bn. e supporti;

    Totale forze ad ovest di M.Matruh: 7 Mot.Inf.Bns, 1 Mot.MG.Bn, 2 Lt.Tank Bns (“Rgt”), 2 Cruiser Tank Bns (“Rgt”), 1 AC Bn. (“Rgt”), 4 RHA/FA Bns (“Rgt”). ( = 114 MkVI , 88 Cruiser)

    Desert Air Force : 3 FS (Gladiators) e 5 BS (Blenheim), schierati tra M.Matruh, Fuka e Alessandria.

    (i primi Hurricane sono previstiper la metà di ottobre).

    Inoltre sono presenti :

    4th Div.Indiana (su 2 brigate indiane ed una brigata britannica – 16th – “attached”; una terza brigata indiana in arrivo), in completamento / addestramento (readiness bassa), tra Sidi Aneish / Maaten Baggush e Alessandria;

    2nd Div.NZ (1 brigata) nel Delta, in completamento / addestramento (readiness minima);

    6th Div.Austr. (2 brigate) nel Delta, in completamento / addestramento (readiness minima):

    Altri Mot.Inf.Bns e alcune unità di artiglieria nel Delta, alle dirette dipendenze della WDF.

    Una unità di “forze speciali”(50th LRPU), con camionette armate, è presente a Siwa.

    I depositi nel Delta sono drammaticamente vuoti. Rimpiazzi per uomini e armi possibili solo sciogliendo altre unità, almeno fino all’arrivo dei primi Convogli.

    I primi rinforzi significativi sono attesi a Suez per la fine del mese di settembre, con i convogli AP-1 eAP-2 , partiti dalla G.B. alla fine di agosto (con 3 RTR, uno dei quali conMatilda II).

    O’Connor stabilisce quanto segue:

    a) nel caso di avanzata italiana lungo la SOLA litoranea, resistenza a Sollum / Halfaya con il Support Group della 7th A.D. ed eventualmente della 4th A.Bde.

    b) nel caso di contestuale aggiramento sull’altopiano, lungo il ciglione, sganciamento e lenta ritirata (con retroguardia in operazioni di disturbo) verso il trinceramento di M.Matruh. Eventuali contrattacchi di opportunità.

    Quindi O’Connor (POD britannico) decide di provare a resistere nel trinceramento di Sollum / Halfaya, fino a quando un eventuale aggiramento italiano non metta a rischio queste posizioni. Solo allora si procederà ad una lenta ritirata, con azioni di retroguardia, fino a M.Matruh ed al suo campo trincerato. Del resto l’obiettivo primario è guadagnare tempo e rallentare l’avanzata italiana, per permettere il completamento delle unità già presenti nel Delta e l’arrivo dei primi convogli.Wavell e O’Connor sanno che se dovesse cadere il campo trincerato di M.Matruh non ci sarebbero altre zone predisposte a difesa fino al Delta.

    Dislocazione iniziale delle forze

    ASI - 10-09-40 - Dislocazione iniziale.jpg
     
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  2. rob.bragg

    rob.bragg

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    10 settembre 1940, giorno – Supercomando

    Meteo : caldo – cielo : terso

    Completamento predisposizioni permovimento. Nulla da segnalare.

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    10 settembre 1940, giorno – Western Desert Force

    Meteo : caldo – cielo : terso

    Nulla da segnalare.

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    10 settembre 1940, notte – Supercomando

    Movimenti lunghi e faticosi nel deserto (20/25 km di marcia per le unità appiedate, lungo le piste del deserto).La “23 marzo” dalla Balbia a ovest di Bardia verso sud, “Cirene” e “Marmarica” lungo il Trigh Capuzzo, verso la Rid.Capuzzo. Le Div.Libiche da sud verso la Rid.Capuzzo, l’artiglieria del XXIII CdA da Bardia verso sud. L’artiglieria d’Armata da Bengasi (!) lungo la Balbia verso Cirene, Tobruk, … Tutte le piste si incrociano a Sidi Azeiz : gran confusione !!!

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    10 settembre 1940, notte – Western Desert Force

    Movimenti e concentramenti italiani verso la frontiera. Probabile prossimo attacco. Direttrici ancora non determinate. Il 1st/KRRC riceve l’ordine di trincerarsi a Sollum; il 2nd/RifleBde, con il supporto del 4th RHA ad Halfaya. Artiglieria del 3rd RHA, schierata pochi km a est di Halfaya, in supporto a entrambi.

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    11 settembre 1940, giorno – Supercomando

    Meteo : caldo – cielo : leggermente coperto

    Come da piani operativi, la Regia sposta la parte più moderna degli aerei su campi più avanzati.

    I Gruppi CT su Cr.42 da El Adem a Menastir, i Gruppi di SM.79 di Maddelena a El Adem e i Gruppi di SM.79 di Benina a Gambut. Per il giorno 12 è previsto - condizioni meteo permettendo - un attacco sui campi di volo dell’area di M.Matruh.

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    11 settembre 1940, giorno – Western Desert Force

    Meteo : caldo – cielo : leggermente coperto

    Movimenti italiani cessati durante il giorno. Forticoncentramenti a ovest della Rid.Capuzzo. Continua trinceramento a Sollum / Halfaya

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    11 settembre 1940, notte – Supercomando

    Riprendono movimenti verso le posizioni iniziali. Le aree di accesso verso Sollum ed Halfaya rappresentano un“imbuto”, attraverso il quale devono passare e posizionarsi sia le unità delGDL che quelle del XXIII CdA.

    Unità della 2a Libica superano il confine, in ricognizione a est di Bir Ghirba, mentre il Gruppo Maletti sconfina a Gasr el Abd. Nessuna presenza o reazione britannica.

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    11 settembre 1940, notte – Western Desert Force

    Unità italiane (non identificate) superano il confine da Bir el Ghirba in direzione Halfaya; a sud altri sconfinamenti da Gasr el Abd sulla pista per Der el Hamr (11th Hussars muove incopertura verso questa località).

    Forti concentramenti sempre intorno a Sidi Azeiz. Nessuna modifica agli ordini operativi.

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    12 settembre 1940, giorno – Supercomando

    Meteo : caldo – cielo : sereno

    La R.A. attacca con 2 Gruppi SM.79 i campi volo di Maaten Baggush, e, con altri 2 Gruppi, Fuka, con scorta di Cr.42. Pesante reazione c/a britannica e molti duelli aerei.

    M.Baggush : ns.perdite 3 SM.79 e4 Cr.42; stima perdite avversarie : 1 Blenheim e 1 Gladiator

    Fuka : ns.perdite 2 SM.79 e 7 Cr.42; stima perdite avversarie : 3 Blenheim e 2 Gladiator

    Operazione sostanzialmente fallita. Delusione nei comandi della Regia e a Supercomando.

    Senza superiorità aerea anche l’operazione del Gruppo Tonini è momentaneamente sospesa.

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    12 settembre 1940, giorno – Western Desert Force

    Meteo : caldo – cielo : sereno

    Attacchi aerei italiani su M.Baggush e Fuka. 2 ns.aerei distrutti. 15 aerei avversari abbattuti o danneggiati.

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    12 settembre 1940, notte – Supercomando

    Dispositivo di attacco completato.

    H.5:00, le Artiglierie del XXIII CdA, del GDL e della 1a Libica bombardano il campo trincerato di Sollum. Quelle della 2a Libica la zona del Passo di Halfaya.

    La Colonna Maletti a sud percorrecirca 30 km lungo la pista verso Der el Hamr.

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    12 settembre 1940, notte – Western Desert Force

    Bombardamento di preparazione su Sollum ed Halfaya.

    7th A.D. OpOrd. : attacco italiano imminente - “minimize losses” !

    Possibile aggiramento sulla pista che costeggia il ciglione, verso Bir Sofafi (colonne italiane già avvistate verso Der el Hamr). In caso di sfondamento italiano, disimpegno delle forze verso Buq Buq, con azioni di retroguardia.

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    13 settembre 1940, giorno – Supercomando

    Meteo : caldo – cielo : leggermente coperto

    Gallina (GDL) è preoccupato. Le due posizioni di Sollum ed Halfaya non sono aggirabili, ma solo attaccabili frontalmente dalla rotabile costiera che scende attraverso il ciglione (Sollum) e dalla pista del deserto (che porta al passo di Halfaya). Il supporto di artiglieria è scarso (l’artiglieria di armata è ancora in viaggio). Non si può schierare che un reggimento per volta : il 1° della 1a Libica a Sollum e il 3°della 2a Libica ad Halfaya.

    Bisognerebbe aspettare ancora qualche giorno, lasciare che l’aggiramento della “23 marzo” proceda e puntare tutto su Halfaya, isolando Sollum. Ma in pochi giorni non è stato possibile cambiare totalmente i piani preparati da mesi. [NB : “errore” voluto per seguire il piano originario che contemplava un attacco diretto dei Libici su Sollum, dalla litoranea] E il Duce ha il fiato sul collo di Messe.

    H.6:00 Attacco su Sollum – il 1°Rgt Libico attacca con il supporto del I Carri M (distaccato provvisoriamente) , dell’artiglieria divisionale e di corpo. Truppe britanniche (stimate in un Rgt.di fant.mot. rinforzato) resistono nel centro abitato, con forte fuoco di artiglieria proveniente da est diHalfaya – Ns.perdite : circa 150 uomini (morti/feriti) e 1 Carri M. Stima perdite avversarie : qualche decina di uomini.

    H.6:00 Attacco su Halfaya – il 3°Rgt Libico attacca con il supporto del II Carri M (distaccato provvisoriamente) , dell’artiglieria divisionale e di corpo. Le forze britanniche (stimate in un Rgt.di fant.mot. rinforzato + un btg. C/C) resistono nel caposaldo. Controbatteria britannica – Ns.perdite : circa 170 uomini (morti/feriti) e 3 Carri M(distrutti / danneggiati). Stima perdite avversarie : non determinate.

    Messe ordina a Gallina di riprovare l’attacco. I reggimenti libici, provati, sono mandati nuovamenteall’attacco.

    H.12:00 Attacco su Sollum – il1°Rgt Libico attacca nuovamente, con il supporto del I Carri M, dell’artiglieria divisionale e di corpo. Le truppe britanniche continuano a resistere e non demordono – Ns.perdite : circa 200 uomini (morti/feriti) e 3 Carri M (distrutti / danneggiati). Stima perdite avversarie : qualche decina di uomini. Attacco sospeso. Il 1°Rgt Libico deve riorganizzarsi.

    H.12:00 Attacco su Halfaya – il 3°Rgt Libico riprende l’attacco, con il supporto del II Carri M, dell’artiglieria divisionale e di corpo. Le forze britanniche tengono saldamente le posizioni trincerate, supportate da artiglieria – Ns.perdite: circa 110 uomini (morti/feriti) e 7Carri M (distrutti / danneggiati). Stima perdite avversarie : non determinate. Attacco sospeso. Il 3°Rgt Libico deve riorganizzarsi.

    I Libici hanno il morale a terra. Messe sospende gli attacchi. Il I e II Carri M recuperano e riparano parecchi carri danneggiati. Perdite effettive a fine giornata : circa 450 uomini (morti/feriti/dispersi), 10 carri M, 2 Breda 20mm, 6 Cr.42 (da inizio campagna)

    Il Duce telefona da Roma infuriato.

    La colonna della “23 marzo”inizia l’aggiramento lungo la pista che porta a Bir Sofafi. Nessun contatto coni britannici.

    La Colonna Maletti raggiunge Derel Hamr, ove sembra siano presenti forze leggere blindate britanniche.

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    13 settembre 1940, giorno – Western Desert Force

    Meteo : caldo – cielo :leggermente coperto

    Il previsto attacco italiano su Sollum ed Halfaya si è verificato ed in entrambi i casi è stato brillantemente respinto. Perdite nemiche rilevanti (anche una decina di carri M). Ns.perdite :leggere (40 uomini e 2 pezzi da 2 pdr.)

    Sia il 1st/KRRC sia il 2nd/RifleBde sono in buone condizioni (morale ottimo), ma rischiano l’aggiramento. Il 1st/KRRC, in caso di sfondamento sul passo di Halfaya sarebbe circondato. Una ritirata da Sollum su Halfaya porterebbe poi ad un aggiramento di quest’ultima posizione.

    Colonne italiane avvistate sia sulla pista per Bir Sofafi sia nei pressi di Der el Hamr.

    Wavell a O’Connor : ripiegare su Buq Buq e Sidi el Barrani.

    O’Connor, viste anche le perdite inflitte agli italiani, chiede di provare a resistere ancora almeno un giorno,per infliggere ulteriori pesanti perdite al nemico.

    Wavell concede a O’Connor ancora un giorno, sperando di non rischiare troppo …

    Le posizioni nelle due località vengono riorganizzate.

    Viene ordinata una incursione dei Blenheim sui concentramenti italiani :

    Nel tardo pomeriggio, il No.45 BS ed il No.55 BS attaccano le truppe italiane concentrate intorno ad Halfaya : ns perdite 2 Blenheim e 3 Gladiator; il No.113 BS attacca i concentramenti nemici intorno a Sollum : ns perdite 6 Blenheim e 2 Gladiator. In entrambi i casi violenti dogfight con i Cr.42. Perdite nemiche (stimate) : circa 10 Cr.42. Bombardment assessment : non effettuato.

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    13 settembre 1940, notte – Supercomando

    In serata incursioni di Blenheim britannici sulle ns.forze a Sollum ed Halfaya. Lunghi duelli aerei, con una vittoria schiacciante dei ns. Cr.42. Lievi danni per le truppe a terra.

    Gallina si prepara ad una nuova giornata di furiosi combattimenti : il 2°Rgt Libico avvicenda il 1° davanti a Sollum, mentre il 3°Rgt Libico avvicenda il 2° davanti ad Halfaya. La mattina successiva l’attacco dovrà riprendere. Previsto questa volta anche l’intervento della Regia, con i Ba.65 e i Cr.32 in spezzonamento e gli SM.81 in bombardamento sulle posizioni di artiglieria arretrate britanniche.

    Procede l’avanzata della “23marzo” e del 2° Raggr.Carri (Trivioli, CCL), già a oltre 20 km a est diHalfaya, sul lato dell’altopiano.

    Nella notte un btg. Della Colonna Maletti (1/5° Libico) prova una ricognizione in forze su Der el Hamr. Forze britanniche presenti : l’intero 11° Ussari. Segue un aggiramento da sud della posizione.

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    13 settembre 1940, notte – Western Desert Force

    Vista le decisione di provare a difendere Sollum e Halfaya e visto il tentativo nemico di aggiramento con colonne in movimento verso Bir Sofafi, O’Connor decide di inviare la 7th A.Bde verso Misheifa, per difendere il lato sinistro dello schieramento ed intercettare le colonne italiane in movimento sull’altopiano, prima che muovano alle spalle del Support Group e della 4th A.Bde. Inoltre il 3rd/Coldstream Guards viene spostato da Bir el Aslas a El Maktila (poi verso Sidi el Barrani), percostituire la nuova riserva della 7th A.D.

    L’11th Hussars a Der el Hamr segnala ricognizioni in forze nemiche ed un tentativo di aggiramento da sud. OpOrd. : sganciarsi verso Bir el Chamsa se la situazione divenisse pericolosa. Mantenere assolutamente il contatto con la colonna nemica (3a Div.Libica ?) in movimento verso l’interno, con azioni di retroguardia.

    Siwa : il 50th LRPU non segnala alcun movimento italiano da Giarabub.

    La Desert Air Force segnala, dopo gli scontri aerei avvenuti nel tardo pomeriggio precedente, una leggera superiorità aerea avversaria sul campo di battaglia. Preferibile non utilizzare più i lenti Blenheims a diretto supporto delle forze di terra.

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    14 settembre 1940, giorno – Supercomando

    Meteo : caldo – cielo : sereno

    H.6:00 Attacco su Halfaya – il 4°Rgt Libico attacca con il supporto dell’artiglieria divisionale e di corpo edella Regia. Le forze britanniche continuano a resistere nel caposaldo – Ns.perdite : circa 100 uomini (morti/feriti). Stima perdite avversarie : non determinate.

    H.6:00 Attacco su Sollum – il 2°Rgt Libico attacca con il supporto di 3 Btg.Carri L, dell’artiglieria divisionale e di corpo e della Regia. Battaglia furiosa; ns perdite : 450 uomini e 5 carri L. Perdite britanniche elevate

    H.6:00 Attacco su Der el Hamr – il 5°Rgt Libico (Maletti) sloggia i britannici dalla località, perdite lievi; il 11° Ussari perde due autoblindo e un cannone C/C auto-portato e si ritira nel deserto verso nord.

    H.12:00 Ultima spallata su Sollum – il 2°Rgt Libico attacca nuovamente, con il supporto di 3 Btg.Carri L e del I Carri M, dell’artiglieria divisionale e di corpo e della Regia. Altra battaglia furiosa; ns perdite : 250 uomini. Perdite britanniche elevate. I britannici si ritirano su Halfaya. I carri L del XXI, LXII e LXXIII e i carri M del I entrano vittoriosi a Sollum, seguiti dai resti del 2°Rgt Libico, prostrato. Il 115°della “Marmarica” è subito dietro.

    Messe tira un respiro di sollievo. Se i britannici non si ritirano durante la notte, domani sarà possibile attaccare il passo di Halfaya su due fronti e conquistarlo ! E intanto la “23 marzo” e il 2° Raggr.Carri di Trivioli proseguono la loro marcianel deserto … La Cp.Bers.Motociclisti della “23 marzo” è a soli 20 km da Bir Sofafi.

    Segnalati problemi di munizioni all’Art.di CdA del XXIII, dopo i due giorni di scontri furiosi.

    - - -

    14 settembre 1940, giorno – Western Desert Force

    Meteo : caldo – cielo : sereno

    Giornataccia. Attacchi furiosi degli italiani su Sollum ed Halfaya.

    A Sollum il 1st/KRRC ha subito perdite elevatissime (è ridotto alla forza di una cp.) e ha dovuto ripiegare su Halfaya. Meglio la situazione in questa località, che fortunatamente ha resistito evitando l’accerchiamento dei superstiti di Sollum.

    La ritirata di impone.

    In serata ordine di ripiegamento su Buq Buq, a partire dai resti del 1st/KRRC. L’intero Support Group si riposiziona 5 km a est di Bir Tishdida, per poche ore di riposo.

    A sud, anche l’ 11th Hussars ha avuto perdite nello scontro con forze italiane della 3° (?) Div.Libica, e si è ritirato verso nord. E’ a corto di rifornimenti e rischia di rimanere incagliato tra due ganci del movimento italiano verso Bir Sofafi.

    La 7th A.Bde si disloca a Nibeiwa. E’ qui che cercherà di rallentare la colonna divisionale italiana proveniente dalla pista dell’altopiano.

    La Desert Air Force ha subito un forte "attrito" e ha bisogno di almeno 24 ore di tregua. L’unica unità mantenuta in CAP è No.80 FS.

    - - -

    14 settembre 1940, notte – Supercomando

    Finalmente ottime notizie.

    Non solo Sollum è stata conquistata, ma i britannici in rotta hanno frettolosamente abbandonato, in serata, Halfaya, subito occupata dalle ns.forze. 1° Raggr.Carri di Aresca durante la notte arriva a 10 km a est di Halfaya e riprende contatto con le forze nemiche in ritirata. Immediatamente dietro il 157° della “Cirene”, il 115° della“Marmarica”, le unità del XXIII CdA. Il GDL di Gallina è stato disposto in seconda schiera e potrà riorganizzarsi.

    Sulla pista per Bir Sofafi le unità avanzate sono in prossimità di detta località ma molto a corto di rifornimenti. All’interno il Gruppo Maletti è riuscito ad isolare l’11°Ussari britannico, e sta avanzando con una colonna su Bir Sofafi e con l’altra, molto più all’interno, su Bir el Chamsa.

    Il Duce ha telegrafato a Messe : <<Finalmente. Ben fatto. Incalzare inglesi senza indugio; non dare tregua. M. >>

    La Regia ha notato una forte diminuzione dell’attività aerea britannica. In compenso tutti i ns.Gruppi di volo sono in ottime condizioni, di spirito e di rifornimento.

    Le Artiglierie pesanti di Armata sono nelle vicinanze di Tobruk, ma in condizioni meccaniche penose !!!

    - - -

    14 settembre 1940, notte – Western Desert Force

    Ora il problema è quello di disimpegnare velocemente la 7th Armoured Division e riportarla sana e salva a M.Matruh.

    O’Connor traccia un bilancio per l’accigliato Wavell. Due giorni di battaglia hanno quasi eliminato dall’ordine di battaglia due divisioni libiche. Se la 7th (soprattutto l’11th Hussars, che è nella posizione peggiore) raggiungeranno M.Matruh senza altri danni, sarà stata una buona battaglia.

    OpOrd : la 4th A.Bde deve rimanere a Nibeiwa fino al transito , a sud, lungo la litoranea, del 7th Support Group. 11th Hussars disimpegnarsi ad ogni costo.

    H:22:00 lo sganciamento del 7th Support Group viene condotto brillantemente a termine. Le unità superano nella notte Buq Buq, dove si è posizionata in copertura la 7th A.Bde (6th RTR , 7th Hussars) e dirigono a tutta velocità su Sidi el Barrani. La 4th A.Bde (1st RTR, 8th Hussars) mantiene lo sbarramento a Nibeiwa; l’11st Hussars in ripiegamento verso Bir Sofafi, si sgancia dalle unità della 3a Libica (?), con una marcia forzata nella notte, ma incappa nelle forze esploranti italiane a pochi km da quella località e viene nuovamente impegnato. Si predispone a difesa.

    OpOrd. : distruggere tutti i depositi ed il materiale non trasportabile presente a Sidi el Barrani.
    Iniziare operazioni per il completamento dispositivo a M.Matruh.

    3rd/Coldstream Guards e 2nd/KORR, che avevano mosso da M.Matruh verso Sidi el Barrani, sono richiamate indietro.

    Desert Air Force : ordine a tutti gli Sqns (in “condizioni pietose”) di non ingaggiare combattimenti per tutto il giono successivo e recuperare il massimo numero di aerei e di efficienza.

    - - -

    15 settembre 1940, giorno – Supercomando

    Meteo : caldo – cielo : sereno

    Nella notte le forze britanniche si sono nuovamente sganciate, sia lungo la litoranea, sia nel deserto, ma l’11°Ussari è stato intercettato dai reparti avanzati della “23 marzo” e nuovamente impegnato.

    Messe ordina un’avanzata, la più rapida possibile da entrambe le direttrici; obiettivo della “23 marzo”(rifornimenti permettendo) è di piombare alla spalle di Sidi el Barrani, a El Maktila, cercando di intrappolare le forze britanniche.

    Lungo la litoranea, lo spiegamento deve prevedere : 1° Raggr.Carri(Aresca) in avanguardia con i carri L, poi a seguire “Cirene”, “Marmarica” e XXIII CdA. Il GDL per il momento si fermerà tra Sollum e Halfaya, a riorganizzarsi. Sulla pista interna, la “23 marzo” e il 2° Raggr.Carri (Trivioli) devono superare Bir Sofafi in direzione di Misheifa. Il Gruppo Maletti deve puntare su Bir el Chamsa e Bir el Qatrani.

    Ordini per la Regia : interdizione su tutte le direttrici.

    A Bir Sofafi, in tarda mattinata, i carri L del 2° Raggr.Carri attaccano l’11° Ussari, infliggendogli gravi perdite; i britannici si ritirano lascando sul campo 12 autoblinde. Solo 2 carri L persi da parte nostra (fondamentale il supporto della Regia); Bir Sofafi è occupata.

    Purtroppo a nord, lungo la litoranea, le carenze di mezzi non consentono alle ns.forze il meritato successo. Il 1° Raggr.Carri non riesce a riprendere contatto con i britannici, che la ricognizione aerea da già oltre Buq Buq. Ma soprattutto i battaglioni appiedati della “Cirene” e della “Marmarica” non possono tenere il passo con la travolgente avanzata, e sono già attardati di circa 10km. I carri non possono proseguire da soli e i fanti sono esausti. Messe ordina a Bergonzoli di approfittare della notte per ricongiungere le proprie forze.

    Il 6°Libico (Gruppo Maletti) invece di puntare a est, marcia verso Misheifa, per ricongiungersi alle altre unità (errore nelle comunicazioni o scelta di Maletti ?) Maletti ha anche deciso di lasciare gli squadroni di meharisti, che non tengono il passo delle colonne motorizzate e che hanno quasi finito i rifornimenti a Der el Hamr.

    Nell’estremo sud (Giarabub) tutto tranquillo.

    - - -

    15 settembre 1940, giorno – Western Desert Force

    Meteo : caldo – cielo : sereno

    La 7th A.D. si è sganciata con successo ed ha completato il concentramento intorno a Sidi el Barrani – El Tummar. Solo l’11th Hussars è completamente isolato. Comunicazioni perse. Senza rifornimenti, è bloccato poco a nord-ovest di Misheifa. Dovrà tentare di cavarsela da solo. La 7th A.D. deve proseguire a est verso M.Matruh, dove si sta completando il sistema difensivo, tra il mare e le alture di Minqar Qaim.

    - -

    15 settembre 1940, notte – Supercomando

    Perso il contatto con la WDF, che, sfruttando la sua completa motorizzazione, si sta ritirando in ordine oltre Sidi el Barrani.

    Le avanguardie italiane del 1°Raggr.Carri sono a Buq Buq e quelle del 2° Raggr.Carri a Misheifa. L’11°Ussari è stato circondato. La via per Sidi el Barrani è aperta.

    Messe annuncia al Duce che entro la mattina del 17 le truppe italiane saranno a Sidi el Barrani. Poi sarà necessaria una pausa per permettere alle fanterie di “serrare verso il fronte”, ed alle colonne di rifornimenti di raggiungere le prime linee.

    - - -

    prima parte – segue

    Lo scenario è molto lungo. La seconda parte ripartirà da dopo la riorganizzazione italiana / britannica, successive alla presa di Sidi el Barrani.
     
  3. generalkleber

    generalkleber

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    Bellissimo!!! Complimenti
     
  4. rob.bragg

    rob.bragg

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    26 settembre 1940, giorno – Supercomando

    Meteo : temperato – cielo parzialmente coperto

    Dal Diario del Gen.Messe, periodo15-16 settembre 1940

    16 settembre : oggi i resti dell’11° Hussari si sono arresi ai ns.della ‘23 marzo’; grande euforia tra le truppe e nei comandi. In serata, il 1°Raggr.Carri di Aresca (con una cp.di motociclisti in avanguardia) ha raggiunto Sidi el Barrani. Telegrafato notizia al Duce. Sulle strada da Sollum a Sidi el Barrani un lunghissimo serpentone di ns.truppe, appiedate, che nonostante il caldo, procedono verso la nuova meta.

    17 settembre : ordine alla ‘3 gennaio’ di cominciare lo spostamento da Sidi Azeiz verso Sollum, per poi proseguire e unirsi al XXIII CdA. Bergonzoli chiede di poter continuare immediatamente l’avanzata. Abbiamo completamente perso il contatto con le forze britanniche, che grazie alla superiore motorizzazione, hanno messo 50 km tra loro e noi. Fortunatamente, il fatto di aver distrutto l’11° Ussari ha ridotto il numero delle loro incursioni con autoblindate. In Italia i giornali titolano : ‘Wavell in rotta’ Purtroppo la misera situazione delle nostre forze non mi consente che di farle seguire a distanza da poche cp.motociclisti (che ho dovuto distaccare dalle divisioni del XXIII ed assegnare ad Aresca e a Trivioli), con il supporto della R.A., che ci ragguaglia dei principali spostamenti nemici.

    18 settembre : ho concordato con Bergonzoli di far procedere il 1°Raggr.Carri di Aresca fino a El Maktila (40 km est di Sidi el Barrani), mentre il 2° Raggr.Carri di Trivioli, con il concorso della Colonna Maletti, procederà di pari passo sul lato interno dell’Altopiano. Quindi riposizioneremo l’intero XXIII (‘Marmarica’, la ‘Cirene’, la ’23 marzo’, che seguiranno, in base alle proprie possibilità di movimento). e lì creeremo un dispositivo difensivo, inattesa che la situazione dei britannici sia più chiara. La linea di El Maktila è abbastanza difendibile, dato che ci sono solo 25-30 km tra il mare el’altopiano, e a quell’altezza solo due piste attraversano il deserto in direzione est-ovest. Le due divisioni libiche si riposizioneranno a Sidi elBarrani / Tummar e a Misheifa, come seconda schiera e per proteggere le retrovie.

    19 settembre : in Italia viene oggi proiettato nelle sale il cinegiornale Luce con le immagini della presa di Sidi el Barrani e dei prigionieri dell’ 11°Ussari. In patria il morale è molto alto.

    Non ho praticamente unità organiche da ricognizione, per incalzare i britannici e farmi un quadro completo della situazione. Superesercito dice chei primi battaglioni con le nuove AB.41 saranno pronti solo in primavera. Le poche AB.40 della PAI sono state purtroppo lasciate in Tripolitania, a presidiare il confine tunisino. Il primo Rgt,Bersaglieri (il 10°) arriverà forse tra un mese.

    Aresca è arrivato a El Maktila. La situazione rifornimenti è grave. Al 1° Carri è rimasto circa il 20% del carburante della dotazione standard. Al 2°anche.

    20 settembre : inizia la predisposizione difensiva della linea di El Maktila. E’ arrivata anche l’artiglieria pesante d’Armata (10 giorni di viaggio da Bengasi, automezzi in condizioni pietose). La ‘3 gennaio’ è a Sidi el Barrani, in marcia. Le cp.motociclisti, in ricognizione, sono a 15 km ai M.Matruh, nessuna resistenza. La ricognizione aerea segnala notevoli trinceramenti da M.Matruh, verso sud, fino all’altezza delle alture di Bir Talab. Anche colonne britanniche in marcia da est verso il fronte.

    21 settembre : scontri aerei su Matruh. Ordino incursioni dei ns.splendidi SM.79 sulle posizioni britanniche anche per domani.

    22 settembre : nuovi scontri aerei. La sussistenza ha completato i primi depositi a Sidi el Barrani, con autocolonne in arrivo da Bardia. Ma il XXIII è già 40 km ad est. Una eterna rincorsa.

    23 settembre : il dispositivo intorno a El Maktila è quasi completo.‘Cirene’ e ‘Marmarica’ dal mare all’altopiano, con in seconda schiera l’artiglieria di CdA e d’Armata e la ’23 marzo’, in riserva. Tutte le unità abbisognano di riposo. A sud, il Gruppo Maletti e Trivioli coprono l’accesso alle due piste. Il GDL nelle retrovie. La ‘3 gennaio’ è ancora in marcia.

    24 settembre : il dispositivo britannico intorno a Matruh si va delineando. Sicuramente la 7a Corazzata ed una divisione indiana rinforzata, trincerate, con molti cannoni c/c, artiglieria e i reggimenti carri in riserva. La posizione sembra coprire un arco di circa 50 km da nord a sud, appoggiandosi interamente al limite del ciglione. Difficilmente aggirabile. Molto oneroso anche un attacco frontale. Il Duce e Roma insistono perché venga ripresa al più presto l’avanzata : ‘il britannico ha il morale a terra, continuano a ripetere’

    25 settembre : nulla di rilevante. Qualche scontro aereo.

    26 settembre : è giunto il momento di decidere qualcosa. Domani riunione con tutti i comandanti, per delineare un possibile piano. Situazione rifornimenti ancora precaria. Dispositivo britannico sempre più imponente, man mano che pervengono dettagli. Serv.Informazioni dal Cairo segnala anche l’arrivo di un Convoglio a Suez. Se si decide per una avanzata, ci sarà solo la posizione di Bir el Aslas difendibile, ma se un contrattacco britannico coglie le ns.colonne di fanteria in marcia, temo il disastro. I due Raggr.Carri e la’23 marzo’ possono non risultare sufficienti ad assicurare una copertura sufficiente, nella fase di riposizionamento. I dubbi mi assalgono e Roma insiste …

    Cosa decideranno Messe e Supercomando ? Che fare ? Prendersi il rischio ?

    La posizione di El Maktila consente il monitoraggio del dispositivo britannico, con 50 km di deserto (più di un giorno di marcia anche per le colonne motorizzate britanniche) e la Regia a fare da ‘cuscinetto’ … Ma un attacco potrebbe aprire le porte della via per Alessandria. Quale sarà la reale forze della Desert Force ?

    - - -

    26 settembre 1940, giorno – Western Desert Force

    Meteo : temperato – cielo parzialmente coperto

    Dal Diario del Gen.O’Connor, periodo 15-16 settembre 1940

    16 settembre : l’11th Hussars si è arreso. Era circondato e aveva finito i rifornimenti. Brutto colpo. Mi rimprovero di averlo lasciato troppo esposto e aver sottovalutato la velocità delle colonne italiane lanciate sull’Altopiano. Winston e Archibald tuonano.

    In serata sembra che gli italiani siano entrati a Sidi el Barrani, completamente evacuata.

    17 settembre : la 7th A.D. sta completando il ripiegamento verso M.Matruh. Ordine alla 11th Indian Bde e alla 16th Inf.Bde di portarsi immediatamente su M.Matruh, da Maaten Baggush e Sidi Musa. Il ‘Central Indian Horse’ deve muovere all’interno verso Bir Talab, a coprire il fianco sinistro esposto.

    Londra ordina di tenere Matruh ad ogni costo.

    Inviato ordine di movimento a cinque Mot.Inf.Bns in riserva nel Delta(1st/Essex, 2nd/Scots Guards, 2nd/Black Watch, 2nd/THLIR e 3/7 Rajput).

    18 settembre : gli italiani continuano ad avanzare. Speravamo in una sosta a Sidi el Barrani. Atteggiamento sorprendentemente aggressivo. Trinceramenti intorno a Matruh procedono. Unità della 7th A.D. interamente arrivate. Rifornimenti in arrivo via ferrovia.

    19 settembre : dispositivo definitivo tra M.Matruh e le alture di Bir Talab : 8 bns intorno al varco di ‘Charing Cross’, poi verso sud-est due brigate indiane (la 5th e l’11th); la 16th Inf.Bde in riserva a Matruh. Gli RTR e gli Hussars Rgts della 7th A.D. in riserva dietro le posizioni di ‘Charing Cross’, pronti a dare supporto e contrattaccare. Tutta l’artiglieria disponibile (4 reggimenti) sulle alture 5 km a est. I cinque battaglioni in marcia dal Delta dovranno costituire una seconda brigata in riserva e rafforzare il lato interno, a sud.

    20 settembre : unità esploranti italiane a pochi chilometri.

    21 settembre : scontri aerei.

    22 settembre : incursioni di bombardieri sul campo trincerato e sugli aerodromi di Maaten Baggush. Danni limitati

    23 settembre : ottime notizie. Il primo convoglio (AP-1) è quasi a Suez e a due giorni di navigazione c’è l’AP-2. Sono passati indenni nel M.Rosso.

    24 settembre : AP-1 sbarcato. Rimpiazzi e rifornimenti da inoltrare immediatamente verso il fronte.

    25 settembre : Lettera di Winston. Chiede cosa intendiamo fare ora che cospicui rinforzi stanno per raggiungere la WDF. Quattro ore di colloquio con Archibald. Rinforziamo al massimo Matruh, vediamo cosa fanno gli italiani. Se ci danno il tempo di completare l’addestramento dei nuovi Rgt.Carri e di schierarli … allora si vedrà.

    26 settembre : AP-2 a Suez. Inizia lo sbarco dei Cruisers e dei Matildas. Ora si può guardare con maggiore ottimismo all’immediato futuro. L’addestramento della NZ.Bde e delle due brigate australiane nel Delta procede. Il dispositivo a M.Matruh è quasi completato.

    Italiani fermi a El Maktila. La mancanza dei vecchi ussari del 11th, sull’altopiano, si fa sentire. Il lato interno è relativamente esposto, non sono chiare le intenzioni degli italiani e c’è il solo ‘Central Indian Horse’ a coprire il settore. I cinque battaglioni in arrivo dal delta dovrebbero migliorare la situazione.

    I ns.ricognitori aerei non danno un quadro preciso, e nelle ultime giornate solo cielo coperto.

    E la Western Desert Force, cosa farà : aspetterà immobile a Matruh l’attacco italiano ? E se gli italiani non dovessero attaccare ?

    seconda parte – segue
     
  5. generalkleber

    generalkleber

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    Emozionantissimo.
     
  6. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    molto interessante ed avvincente. Complimenti
     
  7. Amadeus

    Amadeus

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    Molto interessante!
    L'idea di calarsi nei panni dei singoli comandanti, tenendo conto del loro stile e della loro indole, prima di eseguire le mosse è eccellente. Come pure l'idea di simulare le peculiarità dei diversi stati maggiori tenendo conto di una maggiore o minore "inerzia" nel ciclo decisionale, a prescindere dal sistema C3I del motore di gioco utilizzato.

    Attendo impaziente ulteriori aggiornamenti (e ulteriori cartine)! :approved:

    Mi hai anche dato un'idea per un possibile AAR sulla seconda battaglia di Char'kov... ma, per tutta una serie di motivi, la vedo dura! :wall:
     
  8. rob.bragg

    rob.bragg

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    26 settembre 1940, notte – Supercomando

    Verbale riunione notturna al QG di Armata, a Tobruk : Gen.Messe, Gen.Bergonzoli (XXIII CdA), Gen.Babini (CCL), Gen.Maletti (Gruppo Maletti), Gen.Spatocco (‘Cirene’), Gen.Tracchia (‘Marmarica’), Console Gen.Antonelli (’23 marzo’), Gen.Gallina (GDL), Gen.Dalmasso (XXI CdA) e Gen.Pitassi Manella (XXII CdA); Col.Luccardi, comandante dell’Ufficio I della X Armata e cap. Guiglia, Rep.Intercettazioni X Armata, Col.Tonini (Gr.Mobile Tonini)

    Gen.Messe : <<Sig.ri, dobbiamo definire un piano d’azione, Roma insiste per una avanzata. Se abbiamo dei dubbi, è ora di tirarli fuori, e cercare di supportarli con evidenze che possano essere accettate dal Duce … Col.Luccardi, prego, ragguagli i Sig.generali sulla situazione e la disposizione delle ns.forze e di quelle britanniche …>>

    Col.Luccardi : <<Sig.ri, la disposizione delle ns.forze penso sia nota, ma la riepilogo : sul fronte di El Maktila, dal mare verso l’interno, sono schierate : ‘Cirene’ e ’23 marzo’ (che ha avvicendato in prima linea la ‘Marmarica’ ieri, in previsione di possibili movimenti offensivi verso Bir el Aslas); la ‘Marmarica’, con il 1°Raggr.Carri in seconda schiera, e con artiglieria del CdA e di Armata in supporto. Al di là del ciglione, sull’Altopiano del Deserto Libico, a presidiare le due piste parallele che da Misheifa portano al varco di M.Matruh, il Gruppo Maletti con 5° e 6° Libici e con in supporto il 2°Raggr.Carri. La 2a Libica è attualmente suddivisa tra Sidi Barrani, El Tummar e El Augerin, mentre la 1a Libica è a Misheifa, a presidiare quello snodo fondamentale. La ‘3 gennaio’, appena giunta da El Adem ed aggregata al XXIII, è a 20 km a ovest di Maktila. La situazione dei rifornimenti sta migliorando, ma non è ancora ottimale. In particolare mancano i munizionamenti per le artiglierie pesanti, le cui autocolonne sono ancora attardate e i carburanti non sono abbondanti.

    Nostri reparti motociclisti esploranti sono a pochi chilometri da Matruh, in posizione assai rischiosa, sorvegliando le intenzioni nemiche. In totale, in area di operazioni disponiamo di 18 btg. di fanteria metropolitana, appiedata; 6 battaglioni di fanteria metropolitana autoportata (la ’23marzo’), 12 btg.di fanteria libica, appiedata e 6 autoportati (Maletti), per un totale generale di 42 btg.di fanteria. 6 btg di carri L e 2 di carri M, 4 rgt. di artiglieria pesante (149/35), 3 di CdA (100/17 e 105/28), 4 di artiglieria divisionale e 4 libici.

    Lo schieramento britannico pensiamo che sia trincerato sulla posizione di Matruh lungo un arco che, dal mare, seguendo il ciglione, arriva fino alle alture di Bir Talab. La litoranea e le piste provenienti da Misheifa si incrociano in un punto 15 chilometri a sud della linea costiera, in una località chiamata dai britannici ‘Charing Cross’ e da lì proseguono: la litoranea nuovamente verso la costa, per Matruh, Gerawla, Qasara, Sidi Haneish e Maaten Baggush (in quell’area ci sono gli aerodromi più avanzati della Desert Force), mentre la pista corre parallela all’interno, attraversando una serie di uadi perpendicolari alla costa, che (al di furo della pista stessa) rappresentano un serio ostacolo per forze moto-corazzate. Da Gerawla parte anche l’unica pista nord-sud, che porta alle alture di Bir Talab , a circa 40 chilometri. Oltre solo deserto e soprattutto nessuna pista est-ovest.

    Riteniamo che i britannici schierino circa 15-18 battaglioni di fanteria motorizzata appartenenti alla 7a Corazzata, alla 4a Indiana e a 2/3brigate indipendenti, con in supporto i 4 reggimenti carri Cruiser della 7a ed un numero imprecisato di reggimenti di artiglieria campale (forse 5 o 6) ed anticarro. Il nucleo di forze più rilevante è ancorato al passaggio di ‘Charing Cross’, con campi minati, battaglioni anticarro e di fanteria, trincerati e con il supporto dei Cruiser subito alle spalle. Le brigate indiane sembrano essere dislocate nella parte meridionale del fronte. Tutte queste unità sono a pieni effettivi, con rimpiazzi giunti da pochi giorni, e con abbondanti scorte di munizioni. Matruh è anche il capolinea della ferrovia dal Delta, che i ns. Sparviero bombardano quasi giornalmente. Cap.Guiglia, prego … >>

    Cap.Guiglia : <<Sig.ri, le intercettazioni radiofoniche degli ultimi giorni ci hanno confermato la presenza di molti reparti che non erano nell’area fino a una settimana fa. Il morale dei britannici sembra buono, scherzano spesso. I reparti coloniali indiani sono comandati da ufficiali inglesi e sono molto rispettati. Abbiamo inoltre intercettato alcuni messaggi che si riferiscono a reparti di carri a noi non noti. E’ quindi purtroppo possibile che i convogli segnalati dal SIM a Suez trasportassero realmente nuovi reggimenti carri. Non abbiamo intercettato nulla che lasci presagire movimenti offensivi del nemico, che sembra concentrato nel miglioramento delle difese … >>

    Gen.Messe : <<Bene Sig.ri, questa è la situazione. Abbiamo una netta superiorità in fanteria, ma appiedata; abbiamo probabilmente più cannoni. Ma meno carri, soprattutto medi. E una notevole inferiorità in termini di mobilità. Il nemico è ancorato ad una forte posizione difensiva, non aggirabile dal deserto e comunque non avremmo forze sufficienti per farlo in forze, oltre a mancare le piste.

    L’unica condotta possibile, se si decide per l’azione offensiva, è un investimento del campo trincerato con la fanteria, come schermo, mentre le unità mobili sfilano a sud lungo la ‘pista delle uadi’, per poi calare al tergo dei britannici a Gerawla.

    Quindi : ‘Cirene’ e ‘Marmarica’ – con la ‘3 gennaio’ in riserva – impegnano il lato nord del ciglione e il grosso delle forze britanniche, in direzione Matruh, con il supporto di tutta l’artiglieria pesante e della R.A.; non mi aspetto che avanzino, ma solo che riescano a costruire una solida linea difensiva sulla linea delle scarpate, bloccandovi il nemico; la ’23 marzo’, l’intero Comando Babini e il Gruppo Maletti sfileranno sulla pista a sud fino all’altezza di Gerawla. Lì si divideranno : la ‘23 marzo’ ed un Raggr.Carri verso la costa, ad isolare i britannici, il secondo Raggr.Carri orientato a fungere da schermo verso est e il gruppo Maletti ad impegnare le brigate indiane a sud.

    E’ un piano molto rischioso. Se dovessimo fallire, una ritirata sarebbe fatale per tutti i battaglioni appiedati. Ricordo a Voi tutti, che dopo la vittoria di Sollum, i britannici misero facilmente 50 chilometri tra le loro forze in ritirata e le ns colonne appiedate all’inseguimento. Motivo per il quale la vittoria non è stata completa. Per questo, ho ordinato : al XXII CdA e alla ‘Catanzaro’ di affrettare il movimento verso Sollum / Halfaya. Il XXI, con la ‘Sirte’ e la ’28 ottobre’ avvicenderanno Pitassi Manella nella piazzaforte di Tobruk.

    Prima di lasciarvi la parola, desidero concedere un intervento al Col.Tonini… >>

    Col.Tonini : <<Sig.ri buonasera, l’operazione prefigurata dal Gen.Messe prevede anche un ardito attacco dei due battaglioni di paracadutisti che ho l’onore di comandare. Saremo lanciati nell’area di Maaten Baggush, alle spalle del dispositivo nemico, con l’obiettivo di interrompere per qualche giorno le comunicazioni, distruggere tratti di ferrovia e se possibile attaccare gli aerodromi. E’ una mossa che probabilmente il nemico non si aspetta. Non abbiamo un piano preciso per il ricongiungimento, a meno che la nostra offensiva abbia un grande successo ed i nostri reparti avanzati cir aggiungano in tempo; altrimenti ci disperderemo nel deserto … >>

    Gen.Messe : <<Gen.Bergonzoli, prego, e poi voialtri tutti… >>

    Gen.Bergonzoli : <<Generale, non ho dubbi, faremo vedere i sorci verdi agli inglesi …>

    Gen.Gallina : <<Il mio ruolo ?>>

    Gen.Messe : <<Gallina, i suoi libici dovranno coprirci la ritirata nel caso peggiore … Appena l’Armata inizierà il movimento offensivo, le vostre due divisioni prenderanno le posizioni di Maktila e lungo le piste; le ricordo che a Sollum non avete fatto gran bella figura …>>

    Gen.Babini : <<Se incontrassimo i nuovi carri britannici ? Di che modello sono ?>>

    Col.Luccardi : <<Dovrebbero essere Cruisers e leggeri, come quelli attualmente in organico alla 7a Corazzata … >>

    Gen.Babini : <<Si, ma quanti in più ?>>

    Gen.Messe :<<Ho deciso di attaccare ora per prendere i britannici in contropiede, prima che quei carri siano disponibili …>

    Console Antonelli :<<Le mie Camicie Nere non vi deluderanno …arriveremo alle spalle degli inglesi; proteggeteci il fianco nord e noi, con icarri di Babini, faremo il resto …>

    Gen.Messe :<<Bene. Inoltreremo il piano a Roma questa notte, e gli ordini di operazioni ai comandi, domani mattina; Inizio del movimento offensivo il 28 notte, 60 ore per completare il dispositivo a ovest di Bir el Aslas; attacco all’alba del 1 ottobre, … condizioni meteo permettendo ... Abbiamo bisogno di 4 o 5 giorni di bel tempo ... predisponete i vs. ordini operativi conformemente a quanto riceverete e inviatene una copia entro domani sera al Comando d’Armata. Bergonzoli coordina l’attacco verso nord delle fanteria, ilGen.Console Antonelli quello delle forze mobili. Sig.ri … >>

    La decisione è presa …

    PS 1 : ho voluto pensare questo piano, anche se non ne sono pienamente convinto, per testare il rischio di una simile operazione nel deserto con forze che per due terzi sono appiedate, contro uno schieramento meno numeroso ma interamente motorizzato. Non so nemmeno io se i nuovi Cruisers e Matildas potranno arrivare in tempo e in che condizioni, quindi al momento la situazione carri è di parità … Ma non lo dico né a Messe né a O’Connor … J

    PS 2 : grazie a tutti

    ASI - 10-09-40 - Mappa Operativa (2).jpg

    ASI - 10-09-40 - Mappa Operativa (3).jpg

    Il Piano di Operazioni di Messe (segretissimo)
    ASI - 10-09-40 - Mappa Operativa (4).jpg

    terza parte - segue

    PS : Luccardi e Guiglia sono personaggi storici :)
     
  9. generalkleber

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    Noto nella cartina inglese che alcune unità sono posizionate in "T" non nell'esagono adiacente ma a due o tre esagoni di distanza. C'è un motivo?
     
  10. rob.bragg

    rob.bragg

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    Si, se metti in [T]actical reserve le unità di artiglieria e le unità HQ che contengono artiglieria, possono dare supporto di fuoco a tutte le unità "in range". Visto che la scala è 1 hex=5km, la portata delle artiglierie medie / pesanti varia dai 2 ai 3 hex. A fine turno, se non sono in contatto, metto sempre gli stacks di HQ / Art. in [T], dato che - vedi introduzione - ho ridotto moltissimo (tramite parametri della patch 3.4) la possibilità di fare "dig-in" (in pratica quelle unità, senza genieri, ci mettono 2/3 turni a trincerarsi)
     
  11. generalkleber

    generalkleber

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    Ho capito. Per QG e artiglieria ok: però ci sono anche unità di fanteria motorizzata
     
  12. Sicut leones

    Sicut leones

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    Complimenti , molto ben fatto , mi fai venire voglia di provare Toaw3!

    Una curiosità , puoi "simulare" il recuperare truppe fresche spostando indietro qualche Btg inf particolarmente provato da sostituire con uno fresco prelevato da una delle divisioni non impegnate come la Sirte e la Sabratha?

    Se preventivato in una giornata dovrebbe essere possibile usare gli stessi camion per arrivare a Sollum , scaricare le truppe esauste e caricare quelle fresche o aggiuntive , visto che la sosta prevista è di due/tre giorni vi è anche un certo margine..
     
  13. rob.bragg

    rob.bragg

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    Ho capito. Parli dei 3 btg. di fant.mot.inglesi intorno a Gerawla; quelli sono in [T] per ricordarmeli :) Sono i 3 btg.inglesi più malconci, che ho messo lì in riserva. Li ho segnati [T], per ricordarmi di controllarli.

    No : è un limite di TOAW. Una unità entra in gioco con un suo organico "standard", può ricevere rimpiazzi in base a quell'organico, ma non altri "equipment". Se un btg fanteria appiedata non ha autocarri in organico, non li avrà per tutto lo scenario.

    Tieni presente poi che una unità motorizzata può fare circa 60/70 km in un turno, su strade principali. Ma se la spremi, aumenta molto la "fatica" di uomini e mezzi e si riduce la "readiness", oltre al livello di supply. Inoltre un viaggio così lungo lo puoi fare di notte. Di giorno, più il movimento è lungo, più alte le probabilità di essere oggetto di Air Interdiction - che fa parecchi danni.
    Per le unità appiedate, stesso discorso, ma con distanze ridotte a circa un terzo.

    L'unico 'trucco' per rinforzare unità malandate è "sciogliere" una unità 'sorella' nelle retrovie. I suoi uomini / mezzi affluiranno al pool e da qui alla prima unità, in 2/3 turni. La seconda unità, quella sciolta, verrà riformata a distanza di tempo (10-20 turni) se presente nel pool almeno il 50% degli organici teorici.

    Ma è 'un trucco'. ...

    provalo ... :)

    ciao
     
  14. generalkleber

    generalkleber

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    A questo punto... non è che puoi fornirci lo scenario e ci facciamo una partita? Tornando ai btg in Tactical, ma tenerli in tatctical, e quindi con la possibilità di consumare altir punti movimento, non comporta un'ulteriore usura?
     
  15. rob.bragg

    rob.bragg

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    No, se rimangono fermi in modalità Tactical non consumano, come se fossero in modalità "mobile" (ma fermi) o "digged in" / "entrenched"

    PS Non li tengo in [L]ocal Reserve, perchè in quel caso la AI ha la pessima abitudine a spedirli incontro a chiunque si avvicini ... :)

    Ti giro il file dello scenario più che volentieri, ma come si fa a fare l'upload di un file in NWI ?
    NB non è completamente testato - non mi assumo responsabilità :)
     
  16. rob.bragg

    rob.bragg

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    1 ottobre 1940, giorno – Supercomando

    Meteo : Ghibli !

    Dal Diario del Gen.Messe, periodo 26 settembre – 1 ottobre 1940

    27 settembre : oggi i reparti motociclisti esploranti hanno preso contatto con le linee nemiche, lungo l’intero arco del campo trincerato di Matruh. Le forze britanniche (indiane) dislocate a sud della “pista delle uadi”sono più ingenti di quanto previsto. La ricognizione aerea riferisce di ulteriori colonne nemiche in movimento da est verso Gerawla. Mi consulto con Bergonzoli. Forse abbiamo sottovalutato la minaccia di un contrattacco nemico dal fianco del deserto, nonostante la mancanza di piste est-ovest. Preallerto la ‘3 gennaio’, per un diverso ordine di movimento, verso sud.

    28 settembre : Comando d’Armata giunto in nottata a El Maktila; il movimento offensivo dell’intero dispositivo è iniziato : sono in ambascie. Le ns. lunghe colonne sono visibilissime dall’aria ed anche da terra, con le nuvole di sabbia che sollevano. Il XXIII CdA si sta disponendo a scaglioni, lungo la litoranea. Più ci avvicineremo a Bir el Aslas, maggiore sarà il rischio, maggiore la ns.esposizione ed impreparazione ad un improvviso attacco britannico con forze moto-corazzate. Le ore passano e le mie ansie aumentano. Stiamo rischiando troppo ?

    29 settembre : pessime notizie. Solo oggi si è scoperto che le carte non sono corrette. La scarpata che corre parallela alla costa all’altezza di Bir el Aslas ed in direzione ‘Charing Cross’ è molto più impervia di quanto ci risultasse. Il 2°Raggr.Carri proveniente da sud potrebbe avere parecchie difficoltà. Valuto la possibilità di dividere le forze di Babini e lasciare il solo 1°Raggr.Carri sulla direttrice principale, a supporto della ’23 marzo’ e far attaccare ‘Charing Cross’ direttamente da sud, dalla pista. Dividere le forze ma ottenere un movimento avvolgente. In questo caso il Gruppo Maletti dovrà anch’esso predisporsi offensivamente, lungo lo stesso asse. Veloci consultazioni con Bergonzoli e Babini. Nuovi ordini in corsa alle forze in movimento. La ‘3 gennaio’ deve correre, a marce forzate, per porre argine al fianco destro. Dio non voglia che i britannici attacchino ora !

    E il tempo sta peggiorando … ma forse è un segno dall’alto.

    30 settembre : Ghibli ! E’ arrivato ora, ma in fondo al momento giusto… La visibilità è ridotta a zero, i ns. poveri ragazzi arrancano nelle nuvole di sabbia. Persi i contatti con molti reparti. Il movimento, per quanto possibile, prosegue sulla base degli ultimi ordini di ieri. L’operazione è rinviata di almeno 48 ore, al 3 ottobre. Informata Roma.

    La ‘Cirene’ e la ‘Marmarica’ hanno raggiunto le posizioni di partenza e si stanno trincerando; i supporti di CdA e di Armata e le artiglierie stanno assumendo le posizioni previste. Rifornimenti in ritardo. In compenso nell’area di concentrazione prevista per la ’23 marzo’ e per il CCL di Babini (ora solo il 1° Raggr.) c’è gran confusione. Stessa cosa sul fianco destro, dove Maletti e il 2°Raggr.Carri stanno prendendo contatto con i reparti esploranti in loco da giorni. Purtroppo la ‘3 gennaio’ è in forte ritardo, suddivisa a scaglioni, in pieno deserto … Ma i britannici sembrano immobili.

    1 Ottobre : il Ghibli soffia forte. La situazione del ns dispositivo si va normalizzando, fatto salvo per la ‘3 gennaio’. Il Gen.Console Morsari è piombato qui al comando, urlando … l’ho minacciato di arresto se non avesse immediatamente raggiunto le sue camicie nere nel deserto … Da come è risalito sulla sua Alfa coloniale, è evidente che le mie urla sono più efficaci delle sue.

    Da ieri gli aerei non volano. Stiamo perdendo il controllo di ciò che avviene in campo avverso, ma vale anche per il nemico. Passo parte della giornata a discutere con Luccardi e Guiglia sulle ultime intercettazioni. Sembra che il traffico cifrato sia molto aumentato nelle ultime 72 ore, mentre le trasmissioni in chiaro sono quasi scomparse. Si stanno preparando …


    1 ottobre 1940, giorno – Western Desert Force

    Meteo : Ghibli !

    Dal Diario del Gen.O’Connor, periodo 26 settembre – 1 ottobre 1940

    27 settembre : gli italiani muovono da El Maktila ! La notizia in poche ore è rimbalzata dal Comando della Desert Air Force fino a Londra. La ricognizione riferisce di lunghe colonne in movimento sia lungo la costa che all’interno nel deserto. Ci siamo. Riunione telefonica con Wavell e Dill. Insistono per un iniziale atteggiamento difensivo. La linea di M.Matruh è sufficientemente forte. Attrito intenso e controffensiva. In ogni caso, decido – con l’assenso di Archibald – di rinforzare l’ala sinistra, sul deserto, spostandovi la 16th Bde da Qasara. I mot.inf.bns in arrivo dal Delta prenderanno posizione in riserva al posto della 16th. I nuovi RTR arrivati con il AP-2 stanno ancora sbarcando materiali. Difficilmente saranno della partita.

    28 settembre : contatto ! Le ns. linee segnalano in più ponti movimenti di pattuglie esploranti italiane e brevi scontri a fuoco. Intervenuta anche l’artiglieria. Ordino di far cessare immediatamente il fuoco da parte dei Rgt.campali, per evitare che il nemico individui le posizioni mimetizzate negli uadi. Nessuna risposta, per ora, fatta salva la circostanza di un attacco consistente.

    29 settembre : le forze italiane sono completamente scaglionate, con lunghe colonne, a est ed a ovest di Bir el Aslas. Chiedo ad Archibald il permesso per una ricognizione in forze con un paio di RTR, per distruggere le avanguardie nemiche. Rifiutato. E’ un grave errore. Avremmo potuto infliggere un duro colpo al morale degli italiani. Il Servizio Meteo informa dell’arrivo di tempeste di sabbia, previsto per domani e per almeno tre o quattro giorni. Lo show down è quindi rinviato …

    30 settembre : il Ghibli è arrivato, e Archibald ha fatto appena intempo a raggiungermi qui a Matruh. Definiamo il piano definitivo : la 7th A.D., rinforzata con la ‘Provisional Bde’, tiene la linea principale lungo il perimetro del campo trincerato, con i reggimenti carri in riserva e quattro reggimenti di artiglieria. Le due brigate indiane della 4th divisione sono scaglionate a sud verso le alture, fino a Bir Talab, dove l’estrema sinistra dello schieramento è presidiata dal ‘Central Indian Horse’. La 16th Bde si sta posizionando alle spalle degli indiani, mentre i 5 battaglioni arrivati dal Delta sono ora in riserva, lungo tutto il perimetro principale. Dopo l’iniziale attacco italiano, in funzione dell’evoluzione della situazione, tenteremo di disarticolare lo schieramento nemico prima con contrattacchi locali e poi, se si presenterà una opportunità favorevole, lanciando gli RTR lungo l’asse costiero e le tre brigate a sud (le 2 indiane e la 16th) in un avvolgimento dal deserto.

    1 ottobre : le tempeste di sabbia hanno bloccato qualsiasi ricognizione, ma siamo pronti. Le fanterie italiane si stanno trincerando a poca distanza dalle ns. linee a nord, mentre a sud la 4th indiana riferisce solo di movimenti di pattuglie. Nulla di importante lungo il loro perimetro … molto strano …

    Domani, 2 ottobre o dopodomani, 3 ottobre 1940, la prima battaglia di M.Matruh.

    quarta parte – segue
     
  17. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    Sono molto ansioso di sapere come andrà la battaglia
     
  18. rob.bragg

    rob.bragg

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    La ‘prima’ Battaglia di M.Matruh

    6 ottobre 1940, giorno – Supercomando

    Meteo : temperato – cielo : terso

    Il Ghibli è cessato. Il dispositivo di attacco è stato completato secondo le ultime istruzioni del Gen.Messe : la ‘Cirene’ con il supporto dell’intero CCL di Babini è pronta adattaccare le posizioni britanniche a ‘Charing Cross’. Alle sua sinistra la ‘Marmarica’.

    Immediatamente dietro la ’23 marzo’. Sulla sua destra, a coprire il fronte del deserto, lungo le scarpate, prima il Gruppo Maletti e poi, sull’estrema, la ‘3 gennaio’. A supporto l’intera artiglieria della X Armata e del XXIII CdA.

    Nelle retrovie, il XXI CdA e la‘Sirte’ hanno raggiunto le proprie posizioni difensive a Tobruk, la ‘28 ottobre’ a El Adem, il XXII CdA e la ‘Catanzaro’ a Sollum e Halfaya, dove si sono trincerate.

    La Regia Aeronautica ha avanzato, nelle giornate precedenti e nonostante il tempo orribile, lo schieramento dei caccia e dei bombardieri di 50 km a est, con i Cr.42 a Buq Buq, i Cr.32 (supporto aterra / mitragliamento) a Bardia e tutti i gruppi di SM.79 e SM.81 tra Tobruk e El Adem.

    ASI - 06-10-40 (1) (ITA-view).jpg

    La posizione di M.Matruh – 6ottobre – fonte : Ufficio I della X Armata

    ASI - 06-10-40 (2) (GBR-view).jpg

    La posizione di M.Matruh – 6ottobre – fonte : S2, W.D.F.

    - - - - - - - - - - - - - - - - -

    ASI - 06-10-40 (3) (TOT-view).jpg
    Campo di battaglia, vista d' 'insieme'

    Ho giocato la battaglia tre volte, con durata variabile dai 3 ai 5 giorni (6-10 turni), usando approcci diversi, ma con più o meno il medesimo risultato.

    Nessuna possibilità di vittoria italiana, perdite rilevantissime : migliaia di uomini, quasi tutti i carri L e M del CCL, decine di aerei. Perdite inglesi in rapporto 1 : 4 circa (caccia a parte, ove si è registrata una sostanziale parità) . Possibilità concreta di essere aggirati da sud.

    Note orografiche : l’intero fronte è delimitato da scarpate, con ovvi vantaggi per il difensore. I passaggi sono solo attraverso la strada litoranea verso ‘Charing Cross’ e dalla pista a sud, verso le posizioni del CCLe la stessa ‘Charing Cross’. I due hex‘Charing Cross’ + quello subito a sud costituiscono il varco di circa 10 km presente attraverso l’area delle scarpate, ove si incrociano la strada e lapista e da dove poi si può muovere verso est (‘pista delle uadi’) e verso nord (Matruh). A sud, deserto senza piste est-ovest. Le truppe appiedate possono fare a malapena 10 km in 12 ore (1 turno), e più si spingono a est più perdono rifornimenti – vedi la situazione iniziale, con le forze del GruppoMaletti e della ‘3 gennaio’ già ‘in riserva’.

    Note sulla disposizione difensiva britannica : 10 mot.inf.bns (2+3+3+2) nella zona centrale del fronte, trincerate (con il supporto di 2 ATG bns), da nord a sud di ‘Charing Cross’, più 3 mot.inf.bns in riserva. 2 Rgt.carri a nord del ciglione e 2 a sud, in riserva e con possibilità di intervenire su tutta l’area minacciata (generalmente 1+1 in ‘Tactical / Local Reserve’ e 1+1 in riserva) e 4 Artillery Rgts (in pratica l’intera 7th A.D. + 3 brigate ‘provisional’e supporti di CdA). A sud tre brigate (9 Bns) della 4th Ind.D., dislocate lungo la pista nord-sud (grazie alla loro mobilità possono raggiungere velocemente le aree della 7th A.D.)

    Piano 1 : attacco concentrico su ‘Charing Cross’ (‘Cirene’e CCL), appoggiato da un attacco di supporto a nord (‘Marmarica’), con la speranza di sfondare e penetrate lungo la ‘pista delle uadi’. Le difese sono formidabili (3 mot.inf.bns + 1 ATG bn., trincerati + 1 btg.fanteria in riserva, appena dietro); almeno 1 rgt.carri inglesi (a turno in ‘tactical / local reserve’) interviene sempre a supporto. Perdite enormi. Nessuno sfondamento. I rgt. di prima schiera ‘consumati’ nella prima giornata, quelli in seconda schiera nella seconda, perdite carri 3:1 in favore dei britannici (che hanno btg. di 2pdr trincerati); la ‘23 marzo’ che deve posizionarsi a difesa per evitare il contrattacco e lo sfondamento inglese.

    ASI - 06-10-40 (4) (Piano 1).jpg

    Piano 1

    Piano 2 : CCL e ‘Cirene’ puntano all’area a sud di ‘Charing Cross’ (nel ‘varco’), sempre appoggiati da un attacco di supporto a nord (‘Marmarica’), con la speranza, anche in questo caso, di sfondare e penetrare lungo la ‘pista delle uadi’. Come sopra. Le difese sono anche lì insuperabili (3 mot.inf.bns + 1 ATG bn., trincerati, + 1 btg.fanteria in riserva, appena dietro); almeno 1 rgt.carri inglesi (a turno in ‘tactical / local reserve’) interviene sempre – anche in questo caso – a supporto. Perdite enormi. Nessuno sfondamento. Risultato analogo al precedente.

    ASI - 06-10-40 (5) (Piano 2).jpg

    Piano 2

    Piano 3 : attacco a nord, verso la costa, attraverso le scarpate, con la ‘Marmarica’, la ‘Cirene’ che supporta da sud e il CCL che segue e supporta, con il suo posto preso da una legione della ‘23marzo’.

    Sfondamento iniziale lungo la costa, ma poi truppe esauste (= ferme, ‘movimento esaurito’). I Britannici spostano 3 mot.inf.bn, per vie interne e contrattaccano, con il supporto dei due rgt. carri presenti a nord del ciglione. Grande battaglia di carri, per 24 ore (2 turni). Alla fine i ‘nostri’ vengono rigettati indietro.

    In questo caso ho provato anche un contrattacco britannico, avvolgente da sud, con la ‘4th Indiana’. Le forze inglesi, motorizzate, riescono abbastanza facilmente a muovere anche attraverso il deserto e minacciano immediatamente l’area a sud del trinceramento della ‘3gennaio’, costringendomi a muovere verso sud le poche riserve mobili (‘23marzo’)

    ASI - 06-10-40 (6) (Piano 3).jpg

    Piano 3

    Nota : lancio di paracadutisti a est di Gerawla, per interrompere le linee di rifornimento inglesi.

    Ho tentato il lancio del Btg.‘Fanti dell’Aria’ (non potendo aerotrasportare più di un btg.per volta = turno). Disastro. Aerei intercettati dai Gladiators. Risultato : btg.frammentato in 3 gruppi, due distrutti (dissolti) e uno arrivato in pieno deserto.

    Conclusioni

    La posizione è probabilmente imprendibile per le forze italiane. I britannici hanno tutti i vantaggi : motorizzazione, movimenti per linee interne, possibilità di aggiramento dal deserto. I limiti delle forze italiane sono sicuramente :

    a) fanterie appiedate : anche nel migliore dei casi (sfondamento) non possono sfruttare il successo e subiscono la maggiore mobilità avversaria.

    b) carri medi : troppo pochi (una cinquantina, dopo la battaglia di Sollum / Halfaya), per riuscire a sfondare. Gli inglesi hanno pezzi AT trincerati e in seconda battuta contrattaccano con i loro Rgt carri (che avendo ‘scambiato’ squadroni, hanno sempre una discreta quantità di Cruiser) - I carri L se lanciati all’attacco subiscono perdite pazzesche (anche da fanteria con fuciloni AT).

    c) unità organiche da ricognizione : perché mai divisioni mandate a combattere nel deserto non dovevano avere almeno un battaglione da ricognizione ciascuna (con blindo ecc.) ? E’ una carenza operativa che risalta perfino in un gioco. Impossibilità a controllare i varchi ed il fianco esposto.

    d) logistica : i rifornimenti sono troppo scarsi. Dopo 48 ore di movimento tutte le unità sono a ‘secco’ (munizioni), mentre gli inglesi, con la ferrovia fino a M.Matruh, hanno un vantaggio enorme.

    Considerazioni

    L’atteggiamento di Graziani, che non volle avanzare oltre Sidi el Barrani aveva un fondamento operativo. Le forze italiane – appiedate – non avrebbero mai sfondato la linea di M.Matruh e più marciavano verso est, più si allontanavano dalle linee di rifornimento, più rischiavano un contrattacco britannico.

    In fase di movimento, gli inglesi avevano un vantaggio tattico, operativo e strategico enorme, pur avendo forze inferiori (e la ritirata da Sidi el Barrani ne è un esempio). Avevano in sostanza l’iniziativa, sia in fase offensiva che difensiva.

    Che poi Graziani abbia disposto la X Armata in condizioni penose anche dal punto di vista difensivo, subendo – in dicembre – una sconfitta di proporzioni epiche, è un altro discorso.

    IMHO, il R.E. avrebbe dovuto essere profondamente ‘ripensato’ – in termini quantitativi e organizzativi – dopo la sconfitta della Francia. Tre mesi non sarebbero certo bastati, ma qualcosa si poteva certo fare.

    Ma, d’altro canto, il tempo giocava a sfavore. Più i mesi passavano, più gli inglesi si rafforzavano, ed una guerra ‘parallela’ diventava impossibile. Se BM avesse accettato, il 3 settembre 1940, l’offerta fatta da Jodl a Marras, per l’invio della 3.Pz.D., probabilmente il corso – a breve termine – della guerra nel deserto sarebbe cambiato.

    FINE
     
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  19. generalkleber

    generalkleber

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    Ottimo. Peccato solo che sia finito. Era tutto molto avvincente. Grazie a Rob.Bragg per il racconto e per aver provato lo scenario. Ho persino appreso qualcosa e questo è sempre un bene. Grazie ancora.
     
  20. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    Ottimo AAR, complimenti
     

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