[SH3/GWX/Commander:AAR] If it floats and doesn't say "quack", sink it!

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Mi preparo per un'altro passaggio e nel frattempo mi viene notificato l'affondamento del piccolo cargo che avevo danneggiato con l'88. Attacco due Greenville type, un siluro a testa. Uno credo di averlo colpito troppo a prua.



Poi, con il tubo posteriore, lancio un siluro contro l'ore carrier che avevo colpito precedentemente molto a prua. L'impatto é perfetto e con mio stupore la nave praticamente esplode. Mai vista una cosa così.







Subito dopo anche uno dei Greenville Type affonda, l'altro se la caverà.




Lancio poi l'ultimo siluro (sembra dagli screen ne avessi un'altro ma non ricordo dove lo ho buttato) contro un Empire Type anch'esso afflitto da pesanti esplosioni sul ponte.



Abbandoniamo quindi questo convoglio ormai decimato e dirigiamo verso Cadiz per i rifornimenti e le riparazioni. Nel convoglio c'era anche un sommergibile che non ho voluto attaccare perché si rischia di sprecare troppi colpi: sono molto difficili da colpire e bisogna restare a distanza perché rispondono al fuoco.




Durante la navigazione per Cadiz incrociamo un grosso cargo Albionese ma purtroppo abbiamo solo le munizioni per l'antiaerea a bordo e lo lasciamo andare.




Giungiamo a Cadiz a tarda sera e anche questa pattuglia é conclusa.




L'azione contro il convoglio mi é piaciuta molto: potevo spremerlo di più ma é stato comunque molto divertente.

Gli incontri con i neutrali mi hanno fatto perdere molto tempo.

L'affondamento del cargo argentino é stata una gran sfiga: dovevo fare più attenzione ma con quelle condizioni meteo se vedi la bandiera é già tardi per lanciare. Troppi giorni senza prede mi hanno spinto a lanciare comunque, la prossima volta forse ci penserò meglio. Se il bersaglio é lento può valer la pena di fare un primo avvicinamento per scoprire la nazionalità ed eventualmente un secondo per l'attacco vero e proprio.

I risultati della pattuglia sono stati buoni comunque, nonostante 4000 ton del neutrale affondato. Abbiamo mandato giù 4 navi da guerra per 5000 ton circa e 9 mercantili per più di 45000 ton.

 

Complimenti!

Mi stupisce che 4 navi da guerra siano state praticamente impotenti contro un singolo sommergibile. Tra l'altro lo scontro contro di loro si è svolto principalmente in superficie.

E il sottomarino inglese come si è comportato durante la battaglia? Ha dato fastidio o si è tenuto a distanza?

 

Beh, con il CT non avrei sicuramente giocato a chi mira meglio perché la potenza di fuoco é troppo superiore alla mia. Già contro le fregate é dura. Le corvette devo dire é abbastanza facile mandarle giù: bastano pochi colpi e il fuoco di risposta non é tanto voluminoso. Se le affronti una alla volta é fattibile, ma si usano molti colpi perché bisogna tenerli alla distanza, almeno 4000 metri altrimenti iniziano ed essere precisi i loro tiri. Ci vuole quindi anche il mare ben calmo e una buona mira con l'88.

Ho avuto modo di far pratica nelle missioni precedenti e le corvette non mi spaventano finche sono distanti, con le fregate é meglio fare più attenzione. Tra l'altro non si comportavano neanche male: serravano sparando con le artiglierie di prua e poi quando secondo loro erano abbastanza vicini viravano di 90 gradi per poter sparare con tutti i pezzi. Poi una volta danneggiate e con incendi a bordo il comportamento cambiava e diminuiva drasticamente la loro aggressività.

Il CT lo ho affondato con un siluro, per primo. Poi ho notato che le scorte un po' dormivano e non mi hanno infastidito più di tanto. Ho provato quindi ad attaccarle una ad una, se compariva una seconda nave da guerra mi immergevo subito. E un po' alla volta infatti ho eliminato le scorte. Per fortuna l'ultima nave che ho identificato era una corvetta, temevo fosse un'altro CT.

Il sottomarino faceva normale fuoco contro di me quando ero troppo vicino, come gli altri mercantili armati. E come loro stava nella sua posizione nel convoglio e non ha fatto niente di particolare.

 

Non me ne intendo molto di guerra navale, ma credi sia realistico questo comportamento o un limite dell'IA del gioco?
Durante gli attacchi aerei, per esempio, ho notato che, con un po' di abilità e fortuna, si possono abbattere squadriglie intere. Una sorta di ecatombe in cui la preda veste i panni del pedratore.

 

Sicuramente l'azione contro quel convoglio non é stata troppo realistica.

Però c'é da dire una cosa: il convoglio era grosso e scortato da solo 4 navi (1 CT, 2 FF e una corvetta). Il CT, che dovrebbe essere il più pericoloso, l'ho fatto secco subito.

Ora il convoglio quindi ha rimasto 3 navi per scortare almeno una quindicina di cargo e, qualsiasi cosa facciano, le scorte saranno sempre poche. Non sono molto esperto neanche io ma non credo fosse facile prendere una decisione: mandare una o due navi a caccia del sub aggressore e lasciare il convoglio praticamente senza scorta era una scelta preferibile a mantenere le 3 navi a scorta del convoglio? Non lo so ma sicuramente con 3 scorte di buchi ne rimangono parecchi, se le scorte calano ancora non si parla più neanche di buchi.

Ho notato che il numero di navi che si sganciano dal convoglio per darti la caccia dopo un attacco dipende molto innanzitutto da quante navi di scorta ha il convoglio e questo mi sembra abbastanza realistico.

Anche il fatto che, una volta danneggiate, le navi scorta diminuiscono la loro aggressività mi sembra abbia senso.

L'unica cosa forse veramente non realistica é la balistica: essendo il vento costante in un dato periodo diventa credo troppo facile mettere a segno dei centri anche da 5000/6000 metri, se il mare é abbastanza calmo. Quindi loro ti mancano quasi sempre, difficilmente ti prenderanno in pieno (ipotizzando un 1 contro 1 da più di 4000 metri dove il sommergibile é parallelo alla direzione di tiro per minimizzare la sagoma). Tu riesci a sparare meglio e dopo qualche colpo a segno iniziano gli incendi sul ponte e probabilmente si danneggiano anche le loro armi. Ora il loro volume di fuoco é calato, metti a segno qualche altro colpo ed é fatta.

Questo l'ho testato dalle Fregate in giù, contro i CT non ho ancora avuto il coraggio. E poi sono solo al 40', già dal 41' dovrebbe cambiare un po' la musica.

 

[Missione 11, 18 Ottobre 40]

Salpiamo da Cadiz dopo aver riparato i danni e rifornito il battello di carburante e munizioni.

Dobbiamo tornare a Lorient ma cogliamo l'occasione per fare un po' di pesca nella zona ed Ovest di Gibilterra che si é sempre dimostrata pescosa.

Agganciamo subito dei contatti, un piccolo convoglio. Ci avviciniamo ma sono Francesi ed abbandoniamo.




Poi un contatto singolo: un piccolo cargo. Ci avviciniamo moltissimo per assicurarci che la nave non sia armata poi emergiamo a brevissima distanza e la facciamo a pezzi con l'88.




Altro contatto, passenger/cargo, stessa tattica. Studiamo da molto vicino in immersione per sapere se é armato o no e poi, visto che non é armato, emersione e fuoco mortale.




Altro passenger/cargo e questa volta presumiamo a priori che non sia armato, visto il precedente. Fuoco, al solito, con l'88 e spacchiamo a metà lo scafo.




Sempre nella stessa notte, incrociamo una nave passeggieri spagnola.





Evidentemente la nostra attività della nottata ha attirato le attenzioni di un CT della RN ma noi gli tendiamo una bella imboscata. Lanciamo i lprimo siluro della pattuglia, uno dei due soli elettrici a bordo. Ottimo centro e il CT é andato.




In giornata perdiamo tempo per un contatto che si rivela poi una piccola imbarcazione spagnola.





Poi, in serata, peschiamo un grosso mercantile che schiantiamo all'istante col primo siluro: detonazione magnetica, impatto ottimo.




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Poco dopo la mezzanotte intercettiamo i messaggi radio di un grosso convoglio che dirige verso di noi. Dirigiamo prontamente per intercettare.



A giudicare dai contatti sonar il convoglio é ben scortato. Comunque riusciamo a penetrare lo schermo difensivo approcciando da nord-est.

Lanciamo ben 4 siluri ma solo due, se ricordo bene, impattano. Un siluro passa sotto e non impatta, un'altro non si é armato per tempo (perché sono coglione) mentre due impattano rispettivamente contro un ore carrier e un large merchant (ero di fretta e ho fatto pochi screen di queste fasi).



Poi ci immergiamo per evitare di collidere con un cargo e gli passiamo sotto, ancora credo che non siamo stati individuati.



Abbiamo l'unico siluro elettrico rimasto nel tubo 1 ma riusciamo a ricaricare il tubo 2 per un ultimo tiro. Miriamo un large merchant e lo centriamo. A questo punto siamo sicuri di essere stati individuati, non abbiamo una buona potenza di fuoco e decidiamo di immergerci il più a fondo possibile e darcela a gambe.



In superficie ci danno la caccia senza sosta per più di un'ora. Ci sono ben quattro navi che ci martellano e le cariche esplodono molto vicine ma alla fine desistono e non riescono a causarci danni.



E' stata estenuante ma ce l'abbiamo fatta e le tre navi colpite sono affondate. Il convoglio però é ormai troppo lontano ed é molto ben scortato lo lasciamo quindi andare senza rimorsi e ci rimettiamo a pescare come al solito.




Agganciamo col sonar e intercettiamo un contatto isolato. La zona é quella dove abbiamo già operato un paio di giorni prima e si nota la nave rotta a metà che ancora galleggia fumante.



La nostra preda é un cargo costiero e appurato che é inglese e disarmato viene prontamente punito.




Come si vede siamo vicinissimi a quello che rimane di un'altra nostra preda.




La pattuglia procede bene e incontriamo un cargo greenville. Il mare é sempre stato buono finora e mettiamo a frutto l'88. Cerchiamo di risparmiare colpi e lo affondiamo con calma.





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Nella tarda mattinata incrociamo un piccolo mercantile: giu di 88.





Verso sera becchiamo due cargo costieri e ancora 88, facile facile.




Poi le condizioni meteo peggiorano drasticamente e decidiamo di impostare la rotta per il riavvicinamento a Lorient. Nella tempesta agganciamo con il sonar e intercettiamo in piccolo cargo e facciamo un bel centro con un siluro.




Dirigiamo verso la griglia BF17 e il mare é ancora pessimo e i giorni passano. Becchiamo un contatto che ingaggiamo nella tempesta: fuori uno ma non sembra bastare. Ne lanciamo un secondo e é andata: trattavasi di ore carrier.





Il tempo poi si calma e ci capita una ottima preda: una grossa petroliera isolata.
Appurata l'assenza di armamenti e la bandiera Albionese ingaggiamo con l'88: i siluri scarseggiano.




Il giorno successivo la stessa sorte tocca ad un medium cargo.




Anche questa missione stiamo facendo strage grazie alla possibilità di usare spesso l'88 abbastanza indisturbati.


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La caccia continua in BF17 e questa volta becchiamo sola soletta una petroliera media. L'88 non lascia scampo.




Qualche ora dopo tocca ad un cargo costiero ma esauriamo i colpi di 88. Ci avviciniamo e completiamo l'opera con la mitragliatrice anti aerea.




La sera del giorno successivo incontriamo la nostra ultima preda: passenger/cargo. Non abbiamo colpi per l'88 e lanciamo l'ultimo siluro: centro. Anche questa volta diamo il colpo di grazia con la mitragliatrice.





Esaurite le nostre capacità offensive torniamo a Lorient dopo una pattuglia che ha avuto un ottimo successo.




Un totale di 19 mercantili affondati per 90000 ton e passa più un CT, eccellente.

Un paio di siluri almeno sono stati sprecati ma con l'88 abbiamo fatto l'inferno.

Il convoglio che ho incontrato, a differenza della pattuglia precedente, aveva troppe scorte e mi hanno dato parecchie rogne quindi mi ritengo fortunato ad aver incontrato l'altra volta un convoglio con scorte così scarse. Non ho avuto modo di avere contatto visivo ma le navi da guerra erano parecchie.

Con questa missione sono a pari con l'aar.

 

[Missione 12, 8 Dicembre 40]

Dopo una lunga pausa ecco che ritornano le avventure del rinomato U-33 e il suo equipaggio.

Griglia destinazione: AM41, vicino a Rockall Bank.

Inizia la crociera e non succede niente per tutto il viaggio di andata. Unica unità incrociata un trasporto Nipponico.




Arrivati a destinazione sempre calma piatta. Passano le 24 ore di pattuglia senza novità. Decidiamo di pattugliare la zona ad Est di Rockall Bank.


Finalmente dopo una settimana di navigazione infruttuosa una preda: small merchant. Ci avviciniamo in immersione per identificare con sicurezza ed appurare la mancanza di artiglierie. Poi emergiamo a distanza ravvicinata e la fine della nostra preda é piuttosto rapida.




La mattina del giorno seguente un'altra preda: Empire Type. Questi modelli hanno un cannone a poppa ma l'U33 non é particolarmente spaventato. Ci manteniamo distanti ed iniziamo lo scontro di artiglierie. Inizialmente mira alla torretta armata ma nonostante qualche colpo sembra colpirla non smette di sparare e quindi cambio idea e dirigo il tiro sotto la linea di galleggiamento. Prima di affondare, però, un colpo fortunato del cargo Albionese ci colpisce causando danni facilmente riparabili e nessuna ferita all'equipaggio. Un po' abbiamo sbagliato ad avvicinarci troppo e a deviare dal posizionamento ottimale fornendo un profilo abbastanza largo da essere centrato. Poi abbiamo usato anche molti colpi dell'88, troppi, forse col senno di poi era meglio silurare. Non é certo stato un ingaggio idilliaco ma ero un po' fuori allenamento.




Verso sera incrociamo un Tramp Steamer e, appurato che non sia armato, lo falcidiamo con l'88 prima e l'antiaerea poi.





Continuiamo a pattugliare la zona in cui abbiamo individuato una rotta abbastanza trafficata. Affondiamo un petroliera media ma mi sono accorto di non aver fatto screen.

Poi tocca ad un altro Empire-Type che siluriamo e fa un gran botto.





Poi é la volta di un grosso mercantile per cui basta un siluro: ottimo.





Il pattugliamento procede senza intoppi e peschiamo un Greenvile Type che siluriamo.



Purtroppo il siluro non basta e più tardi ne dobbiamo lanciare un'altro non potendo usare l'88 per le condizioni del mare.




[...]

 

[...]


La situazione a questo punto della pattuglia é:

- carburante no problem
- antiaerea munizioni a volontà
- 88 meno di metà colpi
- siluri 3 anteriori e le due riserve esterne che non ho spostato perché il mare non me lo permetteva (regola che uso io, il gioco te lo permetterebbe)
- battello lievemente danneggiato


Intercettando le comunicazioni radio riusciamo a localizzare un convoglio e facciamo rotta per ingaggiare. L'avvicinamento funziona bene e scegliamo di bersagliare un grosso mercantile. Non voglio rischiare più di tanto col battello danneggiato e non abbiamo molti siluri da lanciare quindi decido di lanciare due siluri al bersaglio e svignarmela subito. Il primo siluro fa centro e mi viene notificato l'affondamento ancora prima che il secondo siluro raggiunga il bersaglio. Poi anche il secondo impatterà correttamente anche se inutile. Riusciamo poi a dileguarci senza problemi e facciamo rotta verso la zona ad Ovest dell'Irlanda per riavvicinarci a Lorient: abbiamo un siluro utilizzabile, due da spostare se il mare migliora, l'88 non usabile sempre per le condizioni meteo.




Incrociamo un Empire Type e lo siluriamo: i danni causati non sembrano decisivi. Talloniamo un po' ma poi desistiamo: non abbiamo modo di attaccarlo se il tempo non migliora. Facciamo rotta per Lorient.





Dopo qualche giorno il tempo migliora e facciamo inversione ad U: spostiamo i siluri e ricarichiamo i tubi. Abbiamo ora due siluri usabili e il tempo permette di usare l'88.


Incrociamo un medium cargo che bersagliamo con l'artiglieria.




Poi purtroppo incontriamo una tempesta ma almeno abbiamo i due siluri.




Agganciamo col sonar ma la preda é troppo piccola per rischiare nella tempesta e la lasciamo andare.





Poi arriva una preda decente: l'ennesimo Empire Type. Va abbastanza veloce e facciamo fatica a mantenerlo in vista quindi decido per un attacco in emersione. Lanciamo un siluro che purtroppo impatta ad un angolo pessimo e non esplode. Almeno il cargo ci ha avvistati e rallenta permettendoci di manovrare meglio per guadagnare posizione. Il secondo siluro impatta correttamente e sembra essere decisivo. Il cargo si ferma e si inclina pesantemente di lato ma purtroppo non accenna ad affondare. Aspettiamo una notte intera ma niente e desolati reimpostiamo rotta per Lorient.





Ancora una volta però invertiamo la rotta: il tempo é migliorato e tentiamo di riprendere contatto con il cargo danneggiato. Avvicinandoci alla zona che avevamo segnato incrociamo una corvetta con cui scambiamo qualche colpo: noi la danneggiamo e la corvetta se la da a gambe. La lasciamo andare e cerchiamo il cargo che era fermo ma niente da fare. Probabilmente con il mare calmo é riuscito ad andarsene e noi abbiamo solo sprecato siluri oppure é stato affondato da un onda più grossa delle altre e non mi é stato conteggiato.




Facciamo rotta, per la terza volta, verso Lorient e questa volta ci arriviamo per davvero.




Totale pattuglia 9 mercantili affondati per 50000 e passa ton e il battello un po' ammaccato: non male ma abbiamo sprecato siluri ed abbiamo avuto una grandissima sfiga con quei due Empire Type che abbiamo lasciato andare danneggiati.

 

[Missione 13, 18 Febbraio 41]

Dopo una lunga pausa a terra di più di un mese l'equipaggio dell'U-33 viene richiamato al dovere. Il battello é stato riparato e rifornito e la nuova missione ci porta alle Canarie a pattugliare la griglia DT23. A differenza della scorsa volta che ci siamo diretti alle Canarie ora salperemo da Lorient e il tragitto sarà molto più breve.


Detto fatto dirigiamo per la nostra destinazione e incontriamo il nulla assoluto. In pieno oceano inseguiamo un paio di contatti che si rivelano però neutrali: i soliti Argentini che viaggiano a luci spente.




Ormai vicini alla zona da pattugliare altro contatto neutrale: non ho identificato la bandiera ma le luci accese mi hanno tolto il dubbio.




Giunti quindi in griglia DT23 le 24 ore di pattuglia passano senza nulla da segnalre. Inizia quindi il riavvicinamento e decidiamo di fare rotta per lo stretto di Gibilterra che sappiamo essere un'ottima zona di pesca. Ancora piuttosto lontani dalla destinazione, sempre agganciando con il sonar, avviciniamo dei contatti: altri neutrali, mannaggia. Questi devono essere i mangiarane credo ma non perdo altro tempo ad identificarli, le luci bastano a tenermi alla larga.




Fino ad adesso una noia mortale, non abbiamo sparato un solo colpo ed abbiamo fatto fuori più di un quarto del carburante.


[...]

 

[...]

Ormai vicini allo stretto intercettiamo via radio un convoglio e siamo ben posizionati per intercettare: finalmente un po' di azione.

Le condizioni del mare sono pessime ma almeno é notte e riusciamo a penetrare per prendere una buona posizione di attacco.



Ci posizioniamo tra la prima fila e la seconda e fermiamo tutto. Puntiamo a due mercantili grandi che guidano rispettivamente la prima fila e la seconda. Aspettiamo il momento giusto e facciamo fuoco prima con il tubo posteriore a bassa velocità poi con quello anteriore ad alta velocità. Dopodiché macchine avanti e cerchiamo un'altro bersaglio. Non vedo gli impatti ma entrambi i siluri hanno detonato quasi simultaneamente.

La seconda nave della seconda fila é un ore carrier a cui vale la pena tirare un siluro. L'angolo non é buono e tentiamo di piazzare quindi un magnetico: nonostante il mare grosso, le basse distanze dovrebbero permetterne l'utilizzo. Purtroppo il tiro scade a prua, credo perché il bersaglio ha rallentato, peccato.



Individuiamo però una preda golosa proprio al centro del convoglio: un incrociatore leggero che identifico velocemente come southampton class. Prepariamo gli ultimi due siluri che abbiamo pronti e lanciamo per poi darcela a gambe. Il primo siluro scade a prua ma il secondo impatta e poco dopo l'incrociatore affonda. Si trattava di un classe Dido che "vale" "solo" 5600 ton: il southampton sarebbe stato 10000 mi sembra ma pazienza. Anche i due mercantili danneggiati affondano e noi ci allontaniamo senza troppi problemi.


Il convoglio va a bassa velocità e noi manovriamo abilmente per riportarci in posizione di attacco senza farci individuare. La manovra ha successo e siamo in procinto del secondo passaggio dopo aver ovviamente ricaricato i tubi.




Ci inoltriamo più a fondo questa volta e ci troviamo tra la seconda e la terza fila. Il primo lancio lo facciamo contro l'ore carrier che avevamo mancato ed usiamo il tubo posteriore. Il tiro sembra buono ma il siluro non esplode e non so perché: forse fallato, forse troppo profondo. Mah.



Non ci facciamo scoraggiare anche se contro quel bersaglio é il secondo siluro sprecato e cerchiamo altre possibili vittime.

Individuati altri due grossi mercantili in terza e quarta fila. Fuoco su quello più lontano e poi su quello vicino poi velocemente ce ne andiamo: altre prede molto succose non ne abbiamo notate e i siluri iniziano a scarseggiare, voglio tenerli per finire eventualmente questi due cargo danneggiati.



Il mare é veramente pessimo: non possiamo usare l'88 e neanche spostare le riserve esterne (per regola interna che uso).



Questa volta non vogliamo superare il convoglio ma seguirlo ed attendere che i mercantili danneggiati rimangano indietro. Di uno ci viene segnalato l'affondamento. L'altro si sgancia dal convoglio proprio come volevamo e lo attacchiamo. Non avendo visto l'impatto del siluro che lo ha danneggiato non so dove puntare questo siluri e nel dubbio punto a sala macchine/serbatoio. Il siluro fa centro e in poco tempo la nave si ferma, motori morti.



Attendiamo non poco ma la situazione non evolve e infine lanciamo un terzo siluro a poppa: altro centro, la nave si inabissa.




Il convoglio ormai é andato e non abbiamo voglia di inseguirlo: l'abbiamo comunque munto abbastanza. Pattugliamo quindi un po' la zona e incrociamo un piccolo cargo che siluriamo senza intoppi.




Poco dopo altro contatto di piccola taglia, passenger/cargo: come sopra siluriamo senza intoppi.



Poco dopo l'affondamento avvistiamo una unità aerea non meglio identificata: noi ci nascondiamo sotto e loro comunque non sembrano averci avvistati.



Ci troviamo senza siluri usabili (i due di riserva esterni li sposteremo solo se il mare si calma) e non possiamo usare l'88. Iniziamo quindi il riavvicinamento sperando che il mare migliori.

Purtroppo le nostre speranze sono vane e a parte un piccolissimo miglioramento, da 15 a 12 m/sec di vento, niente da fare: decidiamo di tornare in porto piuttosto che stare a zonzo aspettando un miglioramento. La pattuglia quindi si conclude senza aver potuto sparare un solo colpo di artiglieria e non avendo avuto modo di usare le riserve esterne.

Il bottino é comunque soddisfacente: poche navi ma grosse, nessun danno subito e abbiamo anche seccato un CL.

 

(errata corrige: la missione precedente era iniziata il 18 Gennaio e non Febbraio come ho scritto nel titolo)

[Missione 14, 18 Marzo 41]

Meno di una settimana e siamo ancora in mare. Le griglie che ci vengono assegnate sono sempre più distanti: questa volta EK 78, a sud-est di Capo Verde.

A nord della penisola Iberica incrociamo naviglio Francese.




Poi riusciamo ad agganciare un peschereccio Inglese e attacchiamo con l'88, a nord ovest della penisola Iberica.




Sempre in zona, continuando per la nostra strada, agganciamo dei contatti sonar mercantili: un piccolo convoglio sembra che viaggia a media velocità. E' notte e ci avviciniamo prevalentemente in emersione andando sotto ogni tanto per aggiornare i contatti sonar. A un certo punto una bella sorpresa, nave da guerra che prima non avevamo sentito punta verso di noi. Noi gli diamo la poppa e rimaniamo a periscopio preparando il tubo posteriore. Avvistata l'unità si rivela essere un CT e procede a zig zag verso di noi. Lanciamo e tratteniamo il fiato e per un pelo riusciamo a colpirlo a poppa e velocemente affonda. Rimangono i cargo ora senza più la scorta e procediamo con l'attacco.



Abbiamo a che fare con quattro mercantili e iniziamo l'attacco in supericie con l'artiglieria dalla distanza. Il secondo cargo della fila, Greenville Type, si é già dimostrato aggressivo sparandoci contro ed optiamo per un passaggio in immersione per liberarcene e studiare meglio la situazione. Siluriamo senza problema il Greenville che si appresta ad affondare e verifichiamo la situazione degli altri due mercantili in coda: anche qui uno é armato con due pezzi sui fianchi.



A questo punto sambra abastanza sicuro attaccarli da dietro e procediamo con grande successo: tutto il convoglio viene annientato.





Agganciamo inoltre un grosso cargo isolato e lo coliamo a picco con l'88 in uno scontro di artiglierie.




Continuando per la nostra rotta verso sud incrociamo un cargo Americano.




Poi tempesta per giorni e giorni, sulla rotta incrociamo alcuni convogli vicini ma sono scortati e senza visibilità é un gran casino. Arrivati in griglia destinazione abbiamo solo avvistamenti aerei da cui dobbiamo nasconderci. Passano le 24 ore e ci togliamo da lì. In allontanamento agganciamo col sonar un cargo e poi un'altro un po' distaccato, bassa velocità entrambi. Ci mettiamo quindi in posizione per attaccare il primo e facciamo centro passiamo poi a curarci del secondo. Sono entrambi piccoli cargo.




Il primo si ferma ma sembra galleggiare, il secondo viene colpito ed affonda praticamente subito. Poco dopo affonderà anche l'altro.





(...)

 

(...)

Pattugliamo un'altro giorno circa la zona dove abbiamo pescato i due mercantili ma poi facciamo rotta verso nord: se proprio non incontriamo niente per la strada al largo di Gibilterra avremo sicuramente occasione di lanciare gli ultimi siluri.

Arrivati se ricordo bene ormai in zona di caccia al largo dello stretto veniamo avvistato da una unità della RAF e non evitiamo lo scontro. La prima passata fila liscia, la seconda passata son dolori ed abbiamo danni consistenti e il servente AA ferito lievemente. Approntiamo le riparazioni essenziali e sostituiamo il servente, l'aereo tenta un terzo passaggio ma viene abbattuto prima di poter causare ulteriori danni. Si trattava di un Hudson.




Agganciamo un piccolo convoglio che però si rivela essere Francese e niente di fatto questa volta.




Poi come al solito la zona non delude e gli avvistamenti fruttuosi si susseguono. Un piccolo mercantile asffondato con un siluro ed un secondo per cui il primo siluro non bastava ed abbiamo dovuto dare il colpo di grazia.





Segue un grosso mercantile, il primo siluro ho mancato, tentavo di usare il detonatore magnetico anche col mare grosso: ho notato che a bassa distanza spesso ha successo. Poi innervosito lancio altri due siluri che centrano il bersaglio e lo affondano all'istante.




A questo punto abbiamo solo due siluri e ancora colpi di 88 che però non possiamo usare al momento. Ulteriore avvistamento, due cargo in fila. Un grosso mercantile ed un ore carrier: tentiamo la sorte con un siluro per ognuno. L'esecuzione é buona e la fortuna é dalla nostra: altri due affondamenti, yay!




Le nostre scorribande volgono al termine per questa volta e facciamo ritorno a Lorient senza niente di interessante da segnalare.




Pattuglia molto buona per tonnellaggio ma il battello ha subito troppi danni: forse dobbiamo iniziare ed evitare gli scontri con la RAF che sta diventando pericolosa.

 

mi spiace interromperti, ma sto giocando come te con il commander, GWX e realismo al 100%.
c'è una cosa che non riesco a capire, ognit anto mi arrivano messaggi da alcune navi con scritto dove sono
25°3'N 09°45'W
COME CAVOLO TROVO QUESTE COORDINATE?

 

Scusate se ho interroto ma non riesco a fare tutto quello che vorrei...

La maggior parte di quei messaggi la puoi ignorare tranquillamente. Sono solo "scenici".