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[MDS II] L'Orso Russo si sveglia

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Mikhail Mengsk, 27 Maggio 2009.

  1. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Dopo aver terminato il mio minimod, intraprendo una campagna con la Russia.

    Obiettivi a breve termine: potenziare enormemente l'industria, allacciare rapporti con le repubbliche ex-sovietiche per poi riannetterle, sostenere il fronte antiamericano.

    Obiettivi a medio termine: impadronirmi del Medio Oriente

    Obiettivi a lungo termine: schiacciare la potenza americana e portare la guerra in Nordamerica :contratto:


    2003-2005

    Biennio poco impegnativo: gli USA piegano l'Iraq il 25 Giugno, ma devono subire continue rivolte contro l'occupazione, seguite al rifiuto di instaurare un governo autonomo in sostituzione al regime di Saddam Hussein. Gli Israeliani fronteggiano le rivolte palestinesi a Gaza.

    La leadership russa punta su un rapido quanto potente sviluppo industriale, ma per prima cosa deve sbarazzarsi della pesante eredità sovietica che la incatena ancora. Tanto per iniziare, smobilito TUTTE le divisioni che non siano del 2000 (paccate di divisioni degli anni 80, più qualcuna degli anni '90), riduco la marina di 2/3 eliminando navi obsolete, e dimezzo l'aviazione con lo stesso criterio.

    Intere sezioni di confine rimangono sguarnite, ma sono confini che condividiamo con i nostri partner commerciali e politici, nessun rischio. L'esercito russo viene riorganizzato in una serie di armate d'assalto composte da fanteria meccanizzata moderna e divisioni corazzate, più un HQ per i fronti principali.

    Le armate stazionano principalmente nella Russia Europea, ma presidiano anche le provincie strategiche di Murmansk, Vladivostok e al confine con l'infida Georgia.

    Il biennio passa veloce, mentre i ricercatori finanziati dallo Stato recuperano velocemente il gap con le nazioni occidentali. I PI iniziano a crescere vertiginosamente, avendone la gran parte impiegata nella costruzione di industrie nel centro del paese (aree di Mosca e di Kazan).

    La rinnovata potenza russa intimidisce la Bielorussia, e Mosca decide di premere per una riannessione dello stato confinante. Dopo qualche tentennamento, la Bielorussia cede e viene annessa il 28 Aprile 2005. La Russia guadagna prestigio internazionale, e gli USA reagiscono tentando di mandare spie nel territorio russo. Tuttavia, la solida rete del controspionaggio (affidato all'FSB) sventa tutti i tentativi, mentre l'SVR infiltra agenti negli Stati Uniti.

    L'ammodernamento dell'esercito e dell'aviazione è a buon punto: metà delle forze di terra è aggiornata al 2005, ogni divisione ha una brigata di rinforzo (almeno 2 brigate di antiaerea in ogni armata, temo l'aviazione USA). L'aviazione può contare su un'impoennte forza di caccia per la supremazia aerea, su diverse squadriglie di caccia multiruolo (entrambi i tipi aggiornati al 2005) e su alcuni strategici e CAS meno recenti.
     
  2. peppino93

    peppino93

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    finalmente l'orso è uscito dal letargo non vedo l'ora che inizi lo scontro cn l'aquila.:sbav:
     
  3. Logan

    Logan Guest

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    Bel mod complimenti, vogliamo sapere come continua mi raccomando! :approved:
     
  4. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Eh complimenti, mica l'ho fatto io il mod :asd: magari XD

    Io ho aggiunto solo qualche evento, bilanciato (IMHO) i valori di attacco al suolo delle unità aeree, e aggiunto stasera qualche immagine alle brigate e divisioni russe.
     
  5. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    2006
    Guerra in Medio Oriente

    Il 2006 si apre con la proposta cinese di alleanza: il Patto di Shanghai diventa molto più di un semplice partenariato commerciale e militare. Adesso un solido blocco asiatico minaccia l'egemonia mondiale degli USA!

    In Europa invece il 2006 vede il governo nazionalista croato varare nuove e durissime leggi contro le minoranze etniche all'interno dei suoi confini. Le leggi di fatto creano una netta separazione in vere e proprie classi sociali. A nulla valgono le proteste dell'UE: i Croati si preparano a dichiarare la legge marziale in tutte le zone dove le minoranze sono presenti.

    Italia e Serbia, le nazioni che hanno più compatrioti oltreconfine, mandano ultimatum diplomatici alla Croazia, che cadono nel vuoto. In un estremo tentativo di proteggere le aree minacciate, entrambe le nazioni mandano corpi di interposizione per fermare l'avanzata delle truppe croate accompagnate da paramilitari nazionalisti.

    Il gesto è visto come un'ingiustificabile ingerenza dalla Croazia, le cui truppe sparano sulle forze di interposizione!

    Serbia e Italia non sopportano oltre, e il 24 Gennaio 2006 dichiarano guerra alla Croazia. La guerra è rapida e devastante, interrotta brevemente solo dalle trattative italo-serbe che stabiliscono la spartizione della Croazia. Il 10/2 il paese viene annesso e spartito: all'Italia vengono assegnate le province costiere, alla Serbia il resto.

    L'Italia, che per protesta contro l'inazione UE era uscita dall'UE stessa per dichiarare guerra liberamente, vi rientra poco dopo.


    A Marzo l'orso russo decide di sfoderare per la prima volta gli artigli. Desideroso di un confine con l'Iran (che si intuiva sarebbe stato prima o poi attaccato dagli USA), Putin dichiara guerra all'Azerbajan portando come pretesto il sabotaggio di alcune condutture che portano il petrolio di Baku in Russia. Il piccolo stato resiste fino al 24 Marzo, più per via della scarsità di vie percorribili che per abilità combattiva.

    Ma nel frattempo, qualcosa di MOLTO più importante accadeva più a Sud.

    Come previsto, gli USA infine decidono di rompere gli indugi: il 23 Marzo 2006, di fronte alla ormai concreta possibilità che l'Iran mettesse in funzione la centrale nucleare di Bushehr, gli USA lanciano un raid aereo che danneggia gravemente l'installazione!

    L'Iran, guidato dal neoeletto Mahmud Ahmadinejad, reagisce con un'attacco missilistico contro alcune basi americane in Iraq e in Bahrein. A loro volta, gli USA lanciano altri raid contro le basi missilistiche.

    La situazione precipita definitivamente il 4 Aprile, con l'esortazione dell'Ayatollah Kamenei alla Jihad globale contro il nemico yankee. La popolazione Saudita accoglie l'esortazione e costringe il governo, da sempre filo-USA, a cacciare gli americani dal suolo arabo. Il governo fantoccio dell'Afghanistan, benché impegnato duramente contro le rivolte talebane, entra in guerra a fianco della Coalizione.

    Tre giorni dopo è la Siria ad entrare in guerra. Il Pakistan, pressato da Washington, decide di supportarla concendendo il passaggio militare. LA mossa USA di ignorare l'India fa infuriare i dirigenti di Delhi, che sostengono invece la Cina.

    La guerra infuria: a Giugno le divisioni americane forzano il confine tra l'Iraq e l'Iran, mentre gli Inglesi invadono l'Arabia Saudita. Truppe iraniane invadono l'Afghanistan e puntano su Kabul.

    La Siria cerca di colpire gli americani alle spalle occupando in forze Karbala, ma subiscono l'attacco di Israele, che ha colto al volo l'occasione per annientare il suo eterno nemico.


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    Entro la fine di Giugno l'Iran ha annesso l'Afghanistan, ma le truppe americane sfondano ad Esfahan, muovendosi verso il cuore dell'Iran stesso. L'esercito siriano ha lasciato Karbala e ora si difende a Damasco.

    Il 30 Giugno intanto, il Kazakistan ha accettato la proposta russa di annessione. Il programma di riarmo russo è ormai quasi terminato, gli obiettivi iniziali sono stati raggiunti. Adesso la Russia è pronta nel caso in cui il conflitto si allarghi...


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    A Luglio le divisioni miste USA e israeliane schiantano la resistenza siriana, e il paese viene annesso dagli USA il 10 del mese. Il 30 Luglio Israele si rende conto di non poter fronteggiare una guerra mentre i Palestinesi si ribellano in continuazione a Gaza. Gaza era da molti anni un investimento in perdita, una voragine che inghiottiva sempre più soldi per la sua sicurezza. Con una decisione a sorpresa, il governo di Ariel Sharon cede Gaza all'Egitto!


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    Ma ad Est le cose vanno molto peggio per gli USA. Spaventati dalla penetrazione delle forze della Coalizione, le autorità iraniane richiamano i Basij, decine di divisioni di miliziani armati alla meglio, un'orda di carne da cannone da gettare contro gli infedeli.

    Diversamente dalla guerra degli anni 80 contro l'Iraq, i vertici militari iraniani usano i Basij con intelligenza. Lasciando il compito di fermare gli americani alle truppe regolari, usano le divisioni di Basij per attaccare le deboli retrovie della Coalizione. Dopo giorni di combattimenti, le due parti della tenaglia si chiudono il 16 Luglio ad Abadan. 4 divisioni USA vengono quindi accerchiate a Esfahan!


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    Nel frattempo, violente rivolte in Siria sfociano in attacchi alle truppe occupanti americane, mentre la Georgia fronteggia l'aperto secessionismo di Ossezia e Abkhazia, sostenute dalla Russia. La prova di forza russa in Azerbajan dissuade il governo Georgiano dal tentare di schiacciare i secessionisti.


    La guerra continua violentissima, e l'Iran adesso passa decisamente all'attacco. La sacca di Esfahan viene annientata (la peggiore sconfitta USA da decenni), e l'orda iraniana conquista Baghdad l'11 Dicembre 2006 dopo un'ardita azione d'assalto.


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    La Cina decide di premere su Taiwan per una riunificazione, sperando nel mancato appoggio USA a quest'ultimo a causa della guerra in Medio Oriente. Taiwan, per quanto tentato, rifiuta decisamente. C'è grande irritazione tra i vertici cinesi, e la Russia si prepara freneticamente ad un'entrata in guerra che sembra ormai imminente.


    Le armate d'assalto, orgoglio dell'Esercito, sono pronte.
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    Ogni divisione ha assegnata una brigata di supporto. Alcune sono affiancate da una brigata antiaerea, equipaggiata con semoventi AA Tunguska:
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    Altre divisioni sono affiancate da brigate di carri pesanti T-90:
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    Altre ancora da brigate con BMP-T
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    Alcune, infine, hanno a disposizione intere batterie aggiuntive di lanciarazzi BM-30 Smerch, che provvedono al supporto pesante per tutta l'Armata.
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    L'aviazione per lo più si affida agli intercettori e multiruolo SU-27 Flanker
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    E ai CAS Su-25
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    La qualità è indubbia, la quantità anche. Quando avverrà il battesimo del fuoco delle nuove forze armate russe?
     
  6. Atty

    Atty

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    Bell'inizio, solo una cosa: perchè la Russia è blu? o_O E il Kazakhistan giallo? Mi sono perso qualcosa?
     
  7. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Ho modificato io i colori di diversi paesi ;-)
     
  8. peppino93

    peppino93

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    non vedo l'ora che i russi invadano europa e america.
    continua cosi :D
     
  9. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Per quello c'è tempo, per ora mi "accontento" di buttare fuori la Coalizione dal Medio Oriente :asd:
     
  10. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Gennaio 2007
    Scoppia la Terza Guerra Mondiale

    Si giunge al fatidico 2007. Il 2 Gennaio la Cina lancia una serie di esercitazioni militari in grande stile nello Stretto di Taiwan. Taiwan protesta insieme agli USA, ma la Cina si sente ormai sicura di sé e prosegue, non fermandosi neanche quando un Boeing 747 civile taiwanese viene abbattuto per errore. Grandi manifestazioni pro-indipendenza si svolgono a Taipei e in tutta Taiwan, il cui parlamento si rifiuta di reprimerle. LA rottura con la Cina è ormai totale, e presto il Dragone decide di entrare in guerra.

    Gli USA entrano in guerra a fianco dell'alleato Taiwan, e la Russia scende in campo a sua volta. E' la terza guerra mondiale! L'Unione Europea però teme molto l'orso russo e la sua potenza militare. Riconoscendosi vulnerabile ad un'attacco terrestre attraverso l'Europa Orientale (specialmente dopo la riannessione della Bielorussia), l'UE rifiuta di prendere le armi per una delle due grandi fazioni, e rimane neutrale.

    Il 3 Gennaio intanto la Gran Bretagna annette l'Arabia Saudita.

    Lo STAVKA manda due armate meccanizzate nel Caucaso e gli ordina di invadere il Kurdistan (fantoccio americano) passando dai territori iraniani. L'intera aviazione russa si scatena sui cieli iracheni, infliggendo perdite devastanti a quella della Coalizione, impreparata ad un assalto così repentino e massiccio.


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    SU-27 russi lanciano contromisure durante una missione in Iraq


    Ma il 7 Gennaio un imprevisto rischia di mandare al tappeto i piani russi: l'Ucraina preme per rinegoziare il prezzo delle forniture di gas russo. Sicuramente sobillata dagli USA (tutti si ricordano della mano americana dietro la "rivoluzione arancione"), spera di creare una crisi che spinga l'Europa in guerra contro la Russia.

    Il presidente Vladimir Putin decide di mantenere la linea dura, revocando le forniture all'Ucraina fino a quando questa non rinuncerà a qualsiasi pretesa di rinegoziazione. L'Ucraina reagisce prelevando illegalmente il gas dalle condutture che passano sul suo territorio, diminuendo drasticamente il flusso destinato all'Europa.

    La Russia reagisce sostenendo con forza la causa delle regioni russofone dell'Ucraina (praticamente tutta l'Ucraina sudorientale e la Crimea), che chiedono da anni maggiore autonomia da Kiev. Il governo ucraino concede un referendum autonomista per disinnescare la minaccia di una secessione, ma è una trappola.

    Il referendum passa con una percentuale schiacciante, e le regioni autonomiste dichiarano la loro secessione e il passaggio sotto l'egida di Mosca. Yushenko e gli USA sono furiosi, e l'Ucraina passa nella Coalizione, dichiarando guerra alla Russia.

    Grosso errore: l'esercito Russo era prontissimo. Due Armate d'Assalto sfondano sui fianchi delle armate ucraine, puntando su Kiev da sudest e da nordovest, lungo il Dnepr. Le truppe ucraine che avanzavano verso nordest vengono respinte da una serie di contrattacchi violenti di una terza Armata d'Assalto, mentre i SU-25 colpiscono le colonne ucraine in ritirata.


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    Il 19 Gennaio le forze Ucraine sono in gran parte tagliate fuori dai rifonimenti, mentre l'Armata d'Assalto del Distretto di Leningrado attacca Cherkassy minacciando di circondare Kiev. Le truppe ucraine sono allo sbando, incapaci di fermare le armate russe.


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    Il 27 Gennaio Kiev è circondata, e quasi tutto l'esercito ucraino è isolato in una serie di sacche in territorio russo.


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    Il parlamento Russo chiede la resa dell'Ucraina, ma l'orgoglioso Yushenko rifiuta, conducendo le rimanenti truppe ucraine a Kiev alla distruzione. La battaglia per la città dura pochissimo, visto che il centro città è dichiarato aperto. Una serie di sanguinosi scontri nella periferia esterna decide le sorti dell'Ucraina intera: il 2o Corpo d'Assalto, supportato dal Distretto di Leningrado, annienta la resistenza nemica e penetra nella città il 4 Febbraio. Il governo ucraino non ha altra scelta se non quella di firmare una resa incondizionata.


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    Truppe corazzate russe avanzano in Ucraina.


    L'Ucraina diventa uno stato fantoccio della Russia, e il suo esercito viene impiegato in funzione anti-sbarco sulle coste del Mar Nero. Nel frattempo, la guerra va avanti e l'Uzbekistan decide di rientrare a far parte della Federazione Russa, impressionato dalla potenza militare e industriale dimostrata dalla nuova Russia.

    L'Orso Russo è definitivamente tornato a ruggire.
     
  11. lucared95

    lucared95

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    grande partita fin qua!:)
    ma non era meglio annettere l'ucraina?
     
  12. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Sarebbe stato poco utile: mi sono igà preso le province orientali, che sono quelle assimilabili essendo a maggioranza russofona. Mi sarei preso sì dei PI succosi, ma anche una fracca di partigiani che non volevo dovermi sbattere per limitare.

    Adesso invece ho un fedele alleato che con le sue truppe superstiti (mi sono curato di non annientare totalmente l'esercito ucraino) potrà fornire una certa copertura del fronte del Mar Nero e dell'Europa Orientale fiancheggiato da una sola armata russa. ;-)
     
  13. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Febbraio-Luglio 2007
    La conquista del Medio Oriente


    Mentre il Distretto di Leningrado guidava le operazioni in Ucraina, il Distretto del Caucaso lanciava la sua offensiva contro il Kurdistan filoamericano. Diverse proposte erano state avanzate al leader curdo Massud, ma la morsa americana impediva al popolo curdo di accettare l'onorevole patto proposto da Mosca. Era quindi necessario condurre i Curdi al sicuro dai loro stessi leader, che ne avrebbero altrimenti causato la distruzione.

    Il 5 Febbraio 2007 tre Armate d'Assalto entrano a Kirkuk e iniziano l'occupazione del paese fronteggiando solo resistenze simboliche da parte di milizie locali. Le pessime condizioni stradali rallentano la passeggiata militare, mentre l'aviazione russa continua a limitare drasticamente quella della Coalizione. Aerei cinesi iniziano ad operare dalle basi russe insieme all'aviazione federale.

    Nel frattempo truppe americane sbarcano a Kaliningrad sotto la copertura di un imponente gruppo da battaglia. Nessuna unità russa era presente: Kaliningrad era stata considerata indifendibile già nel 2003 e le unità di stanza portate a Leningrado.


    Una grossa flotta sottomarina composta da Typhoon II e Lada tenta di attaccare i convogli di rifornimenti americani che transitano nell'oceano Indiano, ma con scarsissimo successo. La marina russa non esce dai porti, ma anche così non sfugge alle azioni della marina della Coalizione, superiore in maniera schiacciante. Murmansk e Leningrado sono duramente colpite da TF da bombardamento, mentre la flotta stanziata a Vladivostok viene distrutta in una grande battaglia navale nella baia di Tsushima, esattamente come successe un secolo fa contro i Giapponesi.

    Unico successo in mare la distruzione di una baldanzosa flottiglia inglese guidata dalla portaerei Illustrious, annientata da uno squadrone di sottomarini Typhoon II e Lada nel mare di fronte alla base di Murmansk. La Royal Marine si vendicherà distruggendo la Flotta Artica di superficie nel corso della guerra tramite attacchi aeronavali.

    Nonostante le potenti difese antiaeree (4-5 in tutti i porti), le portaerei della Coalizione continueranno a bombardare i porti russi per tutta la durata della guerra.


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    F-18 americano lancia un missile


    Ma torniamo alla guerra terrestre, che mostra un andamento decisamente più favorevole alla Russia ;).

    Il 15 Febbraio infatti il Kurdistan viene conquistato completamente, e il suo governo costretto a diventare un fantoccio russo. Per il bene del popolo curdo, ovviamente.


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    Con la ripresa dei flussi di rifornimento, l'Armata del Medio Oriente comincia ad organizzare attacchi contro le posizioni americane in Siria e Iraq. La resistenza è durissima, nonostante la pressione iraniana gli Americani resistono a Baghdad e Hilla. Karbala viene presa e persa più volte.

    A fine febbraio una forza d'assalto americana conquista le Curili senza opposizione. Il successo convince gli USA della mancanza di opposizione armata in Estremo Oriente, ma un tentativo di invasione a Vladivostok finisce in tragedia quando diviene chiara la presenza di una potente Armata d'Assalto russa nelle vicinanze delle spiagge dello sbarco. I russi fanno sbarcare l'intera forza americana senza opposizione, per poi lanciare un contrattacco devastante sul fianco e annientare l'intero corpo sbarcato in una cruenta battaglia durata 3 giorni. La repentinità e la violenza dell'assalto impediscono agli Americani di ritirare le truppe sbarcate, che vengono quindi totalmente distrutte. Migliaia di prigionieri americani cadono in mano russa, insieme a tonnellate di equipaggiamento.


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    Colonna meccanizzata russa in movimento verso Vladivostok


    La guerra in Medio Oriente continua furiosa. Il 29 Febbraio gli Americani lanciano un'imponente offensiva aerea per riprendere il controllo dei cieli iracheni. F-16, F-22 e SU-27 si scontrano nei cieli di Najaf nella più grande battaglia aerea che si vedesse dalla Seconda Guerra Mondiale.

    La scarsità di rifornimenti americani fa la differenza: avendo un ridotto carico missilistico e un'autonomia drasticamente ridotta, gli F-16 alla lunga vengono falciati dai SU-27 equipaggiati con i nuovi rivestimenti Stealth appena sviluppati dai Russi. La schiacciante vittoria consegna definitivamente lo spazio aereo del Medio Oriente all'Aviazione Russa.


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    SU-47 russi abbattono un caccia americano sopra Najaf


    A Marzo il comando del Distretto di Mosca (3 Armate d'Assalto), visti gli scarsi progressi nell'Iraq strenuamente difeso, decide di spostare il peso dell'offensiva verso la Siria scarsamente munita. Nel frattempo l'Armata del Distretto del Caucaso (1 Armata d'Assalto)


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    Ad Aprile però un'inaspettata controffensiva israeliana ricaccia indietro ben due Armate russe! 6 divisioni israeliane comprese 3 corazzate riconquistano Damasco e puntano verso Dair az Zawr, minacciando di isolare l'armata del Distretto di Mosca ad Aleppo.

    Ma è una difficoltà momentanea: l'aviazione russa scatena i SU-25 contro le colonne israeliane, rallentandole e permettendo al Distretto di Mosca di riorganizzarsi. Il 7 Aprile una controffensiva delle 3 Armate d'Assalto schianta la resistenza israeliana a Damasco.


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    Un Merkava distrutto in una cittadina presso Damasco.


    La prima settimana di Maggio vede il Distretto di Mosca sfondare anche le linee del Golan strenuamente difese ed occupare Haifa. L'offensiva (Operazione Golia) raggiunge presto Tel Aviv, e si evolve in una manovra avvolgente attraverso il deserto ad Hedjaz e Jawf. Il 27 Giugno le truppe del Distretto di Mosca si ricongiungono con l'armata del Distretto del Caucaso in un'offensiva congiunta che sbaraglia le linee americane a Najaf.

    Nel frattempo l'8o Corpo Cavalleria Aerea si dirige verso Ryadh per liberare l'Arabia Saudita dal controllo inglese.

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    Truppe russe catturano alcuni carri Merkava 4 distrutti dai T-90.


    Il 9 Luglio i due Distretti finalmente riuniti lanciano un'inarrestabile offensiva verso Bassora. Le truppe americane difendono il porto fino all'ultimo proiettile, consci che la perdita degli enormi depositi di rifornimento lì presenti avrebbe significato la loro fine.

    Due giorni dura la violentissima battaglia. Alla fine uno sfondamento delle divisioni corazzate russe a Khorramshahr minaccia di circondare Bassora, e il comando americano decide di lasciare la città. I Marines sono gli ultimi a ritirarsi, cercando disperatamente di far saltare i depositi di rifornimenti, ma invano. Le Spetznatz russe vengono portate avanti dai BTR-T russi e riescono con un'azione fulminea ad eliminare le squadre di demolizione americane.


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    BTR-T avanzano portando in prima linea le Spetznatz.


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    Abrams americano distrutto a Bassora.


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    Un soldato americano guarda preoccupato un Bradley appena distrutto dai Russi.


    Bassora è caduta, migliaia di tonnellate di rifornimenti cadono nelle mani dei Russi, che continuano ad incalzare gli americani in ritirata. Ben presto la ritirata ordinata diventa una rotta incontrollata, che si conclude ad Esfahan.


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    Veicolo americano distrutto durante la ritirata.


    Il 21 Luglio le armate russe lanciano l'ultimo attacco della guerra in Medio Oriente contro 15 divisioni americane isolate nell'area di Esfahan. Esauste, demoralizzate, martellate dagli Smerch e dalle punte corazzate russe, le truppe americane si arrendono in massa. Migliaia e migliaia di prigionieri vengono portati verso campi provvisori in Iraq, mentre i pochi battaglioni superstiti vengono spazzati via uno dopo l'altro. Il 24 Luglio cessa ogni resistenza, la guerra in Medio Oriente è finita.


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    Artiglierie lanciamissili russe martellano le postazioni americane ad Esfahan


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    Marines USA difendono le loro posizioni durante l'attacco finale dei Russi.


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    Truppe meccanizzate russe avanzano verso le ultime sacche di resistenza.


    Il giorno stesso vengono aperti negoziati per la stesura di una tregua duratura. 24 di incessanti trattative portano al Trattato di Mosul, che sancisce la definitiva assegnazione dell'intera area mediorientale alla sfera d'influenza russa. La Coalizione è obbligata a tenere le sue truppe lontano dal Golfo Persico e dal Mar Rosso.

    Per ora, la Terza Guerra Mondiale è finita.

    La Russia è la nuova padrona del Medio Oriente, e inizia a riorganizzarlo. Al Kurdistan viene assegnato il Dair ar Zawr, regione storicamente contesa ai Siriani. L'Arabia Saudita viene ripristinata con un governo fantoccio russo. Siria e Israele rimangono sotto occupazione russa in attesa di trovare un'adeguata sistemazione. L'Iraq, spartito tra Iran e Russia, rimane necessariamente incompleto.Nel frattempo truppe di occupazione cinesi (in prestito) garantiscono l'ordine e la pacifica convivenza tra arabi ed ebrei.

    Un vasto programma di ricostruzione viene varato, insieme ad un'equa distribuzione delle terre e delle risorse in Palestina.


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  14. Blede

    Blede

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    Figo, ma...

    Leningrado ??!?!?!?!?!?!?!? E da quando Putin è comunista ?????
     
  15. Profeta

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    L'orso russo si è svegliato di brutto!!
     
  16. Mikhail Mengsk

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    Nel gioco non gli hanno cambiato nome, e non so se anche nella realtà è rimasto lo stesso dell'epoca sovietica.
     
  17. Malvagio91

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    Ottimo AAR! :)
     
  18. navy94

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    no è diventato san pietroburgo...
    comunque bella partita!!! non vedo l'ora di vedere il resto!!!!:love::love:
     
  19. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Agosto 2007 - Agosto 2008
    La guerra per l'Anatolia


    Con l'egemonia russa in Medio Oriente ormai ufficializzata, ci si aspettava un periodo di relativa pace nella regione. Ma nessuno aveva previsto l'imminente crisi greco-turca.

    Il 10 Agosto 2007 infatti un referendum a Cipro sancisce la volontà del piccolo paese di rimanere indipendente dalla Grecia e dalla Turchia. La Turchia però fa la voce grossa, per distrarre la popolazione da una situazione interna rovente tra integralisti islamici e forze laiche. Un ultimatum a Cipro viene inviato, e dopo il rifiuto dei ciprioti di sottomettersi, la Turchia dichiara guerra al piccolo stato.

    La Grecia e l'UE intera protestano duramente, minacciando sanzioni pesantissime contro la Turchia. Questa persevera nell'aggressione, sopportando le sanzioni.

    La Grecia chiede un intervento militare, ma nessuno vuole impegnarsi. Esasperata, forma un'alleanza con Cipro e dichiara a sua volta guerra alla Turchia. L'Armenia, desiderosa di vendicare il genocidio del suo popolo e di riprendersi le province irredente, accetta la proposta di alleanza della Grecia.

    E' di nuovo guerra, quindi.

    La Russia osserva con attenzione: può essere l'occasione giusta per prendere il controllo del Bosforo! L'opportunità giusta arriva con la richiesta dell'Armenia di fornire armi e munizioni a prezzo di favore, in cambio del riconoscimento armeno dei diritti russi sul Bosforo. La Russia accetta.

    Gli USA rispondono fornendo a loro volta armi alla Turchia, ottenendone in cambio l'uso delle basi militari del paese.

    Per tre mesi le sorti della guerra non cambiano, ma è l'installazione di vere e proprie basi americane in Turchia a far pendere la bilancia. Vladimir Putin e il suo governo considerano la presenza massiccia degli Americani in Turchia un mancato rispetto degli accordi di pace di Bassora.

    Il 23 Novembre 2007 la Russia dichiara guerra alla Turchia. Subito la Coalizione si erge a difesa della Turchia, dichiarando quindi guerra anche ad Armenia e Grecia.

    Le armate russe irrompono dalla Siria verso Nord sfondando facilmente le linee turche. L'aviazione russa è impegnata in aspri combattimenti sopra l'Anatolia Centrale contro l'aviazione della Coalizione. Il 13 Dicembre il 7o Corpo d'Assalto arriva a Samsun, spezzando in due la Turchia.


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    In un mese le armate russe disintegrano la resistenza turca nell'est del paese, e invertono la rotta. Un pugno corazzato di 15 divisioni sfonda nella valle di Konya e punta verso Nord-Ovest. Il 2 Febbraio truppe russe raggiungono Izmit,sul Bosforo. Ankara è circondata.


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    Equipaggio di un T-90A in mezzo ad una mandria di bovini durante una pausa nei combattimenti nella Valle di Konya.


    Le divisioni turche sono allo sbando, e la loro disfatta definitiva si concretizza nell'annientamento della sacca di Bursa il 26 Febbraio (NOTA: NELLO SCREEN C'E' SCRITTO 26 GENNAIO PERCHE' AVEVA CRASHATO E RICARICANDO AVEVO CHIUSO LA SACCA PRIMA), quando un'assalto combinato da Istanbul (conquistata pochi giorni prima con un coraggioso assalto anfibio) e Izmir annienta ben 11 divisioni turche.

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    L'Armenia, inizialmente entusiasta dell'intervento russo, si rende conto della facilità con cui la Russia sta schiacciando la Turchia, e teme per i suoi diritti sulle regioni della Turchia Orientale. All'improvviso, revoca l'accesso militare alle forze russe e rifiuta di pagare ulteriori rate degli armamenti già forniti.

    Questo ignobile atto manda su tutte le furie i vertici russi, che non esitano a dichiarare guerra al piccolo stato il 3 Marzo 2008.


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    Colonna russa in movimento tra i monti del Kurdistan turco.


    Nel mezzo di questa nuova esplosione di violenza, il Turkmenistan chiede l'annessione alla potente Federazione Russa, venendo accolto l'11 Aprile.


    Nello stesso mese, una devastante crisi economica colpisce gli Stati Uniti. Originata dalle altissime spese di guerra, alimentata da un sistema finanziario al limite della pirateria legalizzata, ed esasperata da una crescente disuguaglianza sociale, la crisi travolge il paese. La rabbia popolare per la recente disfatta in Medio Oriente esplode nuovamente di fronte all'ennesima sconsiderata entrata in guerra; imponenti manifestazioni bloccano le principali città, e ci sono numerosi episodi di violenza.

    Le lobby liberiste votano contro ogni tipo di nazionalizzazione delle imprese in fallimento, peggiorando enormemente l'impatto della crisi sulla popolazione. I colossi bancari crollano, trascinando con sé l'industria automobilistica e il comparto assicurativo. La produzione industriale crolla drammaticamente.


    Il 16 Aprile tutta l'Anatolia è ormai in mani russe. Turchia e Armenia firmano la resa lo stesso giorno.


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    L'Armenia diventa uno stato fantoccio, e ottiene dalla Turchia tre regioni dell'Anatolia Orientale, da lei rivendicate. La Turchia se la cava relativamente bene: nessun governo fantoccio è instaurato, ma deve cedere il Bosforo e alcune province nel sud-est del paese. Due province vengono assegnate al Kurdistan russo.

    La Coalizione accetta una pace bianca, sfogandosi con la Grecia e Cipro, entrambe annesse il 5 Agosto.

    Tre giorni dopo, l'8 Agosto 2008, per la prima volta la capacità industriale russa supera quella americana! L'effetto combinato degli enormi investimenti in nuovi impianti e nuove tecnologie, unito alla crisi USA, ha fatto il miracolo!
     
  20. patton87

    patton87

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    No, il nome glielo han cambiato ma sulla mappa (e nei nostri cuori) resta sempre Leningrado. Se ci clicchi leggerai San Pietroburgo, per cambiarlo sulla mappa occorre un lavoro molto più pesante. Stessa cosa a Volgograd, alias Stalingrado
     

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