Slitherine & Matrix Games press event – 2a parte

Panzer Corps

Ci sono pochi altri casi nella storia del videogiochi in cui il publisher dichiara  esplicitamente di aver realizzato il sequel di un gioco di cui non detiene i diritti commerciali!  Panzer Corps viene presentato senza mezzi termini come l’erede di  Panzer General. Il gioco, originariamente sviluppato da SSI, è venerato e giocato da intere generazioni di giocatori. Vedendo scorrere le schermate, le similitudini con il gioco originario sono sorprendenti.  Gli sviluppatori, The Lordz Games Studio, non sono affatto degli sprovveduti ed hanno credenziali importanti. Vantano la realizzazione di Napoleolon Total War 1 e 2. Dichiarano di aver lavorato per mantenere lo spirito del gioco originale cercando di migliore specifici aspetti . Le unità hanno più o meno le stesse caratteristiche del gioco originale, mentre movimento e combattimento sono pressoché identici al sistema originale. Migliora decisamente l’interfaccia. Comunque, come nel gioco originale, sarà possibile giocare soltanto tenendo i tedeschi. Frequentando i forum degli appassionati stupisce l’attesa che si sta creando intorno a questo gioco. Sono passati 17 anni, Microsoft ha prodotto 7 sistemi operativi, i computer sono decine di volte più veloci e il gioco vanta una versione freeware, Panzer General Forever, che continua a raccogliere consensi fra gli irriducibili. Eppure, nonostante tutto questo,  c’è voglia di vedere rifiorire questo grande classico in  un progetto forte. Con quanto abbiamo potuto vedere è ancora impossibile capire se il gioco riuscirà  o meno nel suo intento.

Una curiosità. Ricordate Panzer general? in base al risultato della missione si acquisivano “punti prestigio” per acquistare unità nelle missioni successive. Il sistema è stato replicato nel nuovo gioco, ma per evitare il rischio di avere scenari squilibrati, il nostro avversario si adeguerà ad acquistare un numero di unità congruo.

Time of Fury

Già dal nome è possibile intuire che si sta parlando del seguito di Time of Wrath, dopo che lo stesso engine era stato impiegato sul teatro del Pacifico (Storm over the Pacific). Rispetto a Panzer Corps  è un poco più complesso e quindi rivolto ad un pubblico più maturo. Ha un sistema economico, basato sui punti produzione ottenuti catturando le città, e un sistema di eventi che richiede al giocatore di prendere decisioni di carattere politico. Vanta anche un sistema diplomatico. Insomma, pur mantenendo un basso livello di difficoltà, ci sono tutti gli ingredienti dei grandi giochi su scala strategica, ma non sempre la modellazione degli elementi citati risulta però soddisfacente per i giocatori più esigenti. L’ampiezza della mappa e il semplice e divertente sistema di combattimento sono invece i punti di forza.

Lecita la domanda su quali siano le modifiche rispetto al predecessore, Time of Wrath. La simulazione della guerra navale è ora più precisa e ampia. Gode, insomma, degli sviluppi che si erano resi necessari per gestire la simulazione del fronte del Pacifico. E’ stata rimodellata la gestione delle linee di rifornimento, ora più complessa e realistica. E’ stato introdotto un sistema di PBEM molto flessibile che permette di giocare con  più di 2 giocatori in modo anche cooperativo. Naturalmente tramite PBEM++. E’ stata introdotta la caratterizzazione delle unità in base alla nazionalità. E’ una novità interessante: appare corretto che i corazzati russi e tedeschi siano più efficienti della media, che la fanteria russa permetta unità più numerose  e che sia più efficiente grazie alla tattica delle ondate, ma i giocatori più legati alla fedeltà storica  troveranno però inesatto applicare a giochi su scala strategica questa caratteristica in modo indistinto.

Per esempio, la fanteria russa del 1941 era tutt’altro che iperefficiente. Ma Time of Fury, come i suoi predecessori, non è pensato per i giocatori più esigenti. Il prodotto è cresciuto parecchio dalla prima improponibile apparizione (“Road to Victory”), e potrebbe comunque soddisfare un numero importante di wargamer.

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