Gary Grigsby’s World at War

Le Forze Armate
Esercito:
Milizia – ha compiti quasi esclusivamente di presidio vista la sua debolezza, ma per contrastare i partigiani va più che bene.
Fanteria – ottima sia in funzione di complemento alle forze d’attacco che come forza di presidio.
Paracadutisti – stesse qualità della fanteria con in più il grande pregio di poter essere paracadutati anche a grande distanza.
Artiglieria – fondamentale negli stretti, dove diviene micidiale per qualunque nemico tenti l’attraversamento, per il resto è un buon complemento alle forze d’invasione me inutile contro la resistenza.
Antiaerea – non basta mai… se siete scarsi in caccia è l’unico rimedio per contrastare le incursioni aeree.
Corazzati – rappresentano la spina dorsale delle vostre forze d’invasione! La vittoria potrà dipendere dall’uso sapiente che ne farete.
Aeronautica:
Caccia – hanno compiti d’interdizione, andrebbero utilizzati come scorta dei bombardieri e come intercettori degli aerei nemici che attaccassero aeree strategicamente fondamentali.
Bombardieri tattici – ottimi per gli attacchi a terra
Bombardieri pesanti – come i “tattici” ma con in più la possibilità, da sfruttare, di trasportare le truppe aviotrasportate.
Aerosiluranti – la cosiddetta aviazione di marina, ottimi per gli attacchi al naviglio nemico.
Marina:
Trasporti – necessari per i movimenti di unità oltre mare.
Cacciatorpediniere ed Incrociatore Leggero – ottima nave da guerra di supporto a minor costo rispetto alle sorelle maggiori.
Sommergibili – a mio parere troppo deboli rispetto alla realtà storica.
Incrociatore Pesante e Corazzata – grande potenza di fuoco ed un’ottima ammiraglia per la nostra flotta.
Portaerei – la regina del mare, la componente aerea la rende una formidabile unità da combattimento.

Alcune precisazioni
WaW si presta ad una configurazione delle difficoltà molto personalizzabile per ogni utente. Oltre al classico settaggio delle difficoltà avremo la possibilità di attivare o no la nebbia di guerra per rendere visibili o meno le unità nemiche al di fuori del nostro raggio visivo. Inoltre potremo optare per l’automatizzazione della produzione (personalmente non lo consiglio) e soprattutto per attivare o meno le regole dei rifornimenti avanzati. Per queste ultime opzioni consiglio una via di mezzo: gestire la produzione senza però occuparsi personalmente della dislocazione dei rifornimenti che renderebbero tutto più complesso e macchinoso per chi affronta il gioco alle prime partite, anche se più reale.
Diplomazia, sì o no?
In WaW una parte diplomatica non esiste, se si eccettua la schermata riassuntiva delle relazioni diplomatiche tra le cinque potenze rappresentate nel gioco.
Non vi nascondo che l’assenza di questa feature mi ha suscitato qualche perplessità nei momenti iniziali dell’esperienza ludica con WaW… perplessità però che sono andate mano a mano a scemare. Perché?
Perché la scelta di non includere una diplomazia attuale è stata una decisione di profondo intuito e gusto strategico. La genialità della cosa sta nel costringere il giocatore a fare i conti con degli eventi ineludibili, che qualsiasi scelta egli compia, avverranno comunque. Questo ci spinge a giocare in un modo quasi scacchistico dovendo prevedere le prossime mosse, nostre e dell’avversario, nei prossimi turni, con tutte le eventuali variabili e proporre gli esatti contrattacchi, in quel luogo ed in quel momento con le divisioni già preventivamente allertate e posizionate in aerea. Conquistare quel tal stato “politically frozen” (stati alleati o neutrali che si attivano all’avverarsi di determinate azioni)? Quante divisioni dovremo lasciare di stanza per garantire l’ordine pubblico?
Ciò da gusto all’azione e ci fa esultare quando vincendo una battaglia ci rendiamo conto che la vittoria è stata il risultato delle nostra capacità di leggere ed analizzare lo scenario tattico-strategico.

La parola al tecnico
La grafica di WaW è semplice ma efficace… quindi non attendetevi chissà quali animazioni in tridimensionale, effetti luce etc. D’altronde i ‘veri’ intenditori di strategici sanno che sono ben altre le cose da valutare. L’interfaccia è ben fatta. Non è invasiva in quanto è costituita da una semplice barra orizzontale posizionata in alto che lascia uno schermo pulito e dedicato completamente alla mappa di gioco. L’audio è sufficiente allo scopo, e la musica è ben scelta, anche se forse un po’ di assortimento in più non avrebbe guastato.
L’IA, ovvero Intelligenza Artificiale, che troppo spesso rappresenta il punto debole di molti giochi che possiedono tutto per attrarre ma alla prova dei fatti mancano della sostanza; questo non è il caso di WaW. L’IA è davvero di prim’ordine, capace di porvi sempre dei problemi anche a livelli normali-medi di difficoltà.
Il gioco è stabile, in ore e ore di gioco non ho mai sofferto nessun crash o problema che dir si voglia e nonostante questo Matrix, alla data della scrittura di questo articolo, è giù uscita con la sua prima patch.
Tirando le somme
In conclusione WaW è un gioco valido sotto ogni punto di vista. Non si griderà al miracolo per la grafica ed il suono ma l’IA, principale elemento di valutazione per un gioco strategico, è di ottima fattura. Il prezzo è pieno… ma d’altronde con l’acquisto, vista la certificata serietà di Matrix Games, sarete certi di possedere un prodotto che sarà supportato nel tempo con miglioramenti e correzioni dei rari bugs presenti.

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